C' era una volta …
un Potente Industriale che si avvaleva,per la sua sicurezza,di un consistente numero di gorilla. Con tale epiteto venivano chiamate negli anni ''70 le guardie private che lo scortavano.Erano tempi cupi.I rapimenti erano all ' ordine del giorno .Il riscatto rappresentava la fonte piu' importante di introiti per un manipolo di delinquenti.
Il nostro Noto Industriale operava pesantemente in borsa,secondo maligne ma indubbie e provate illazioni,ove erano anche quotate le sue azioni. Il nostro povero gorilla,desideroso di cimentarsi anche sul mercato mobiliare,cercava di carpire i colloqui del suo eminente protetto con tutti gli altri industriali del Paese dei Balocchi. Origliava alle porte del castello del Capo,cercava di diventare intimo delle persone piu' vicine all 'Eminenza Grigia da lui giornalmente protetta dai farabutti. Ma nessuna "dritta",come viene chiamata in borsa la soffiata, era mai sgorgata dal suo Padrone.
Il nostro amico gorilla stava impazzendo.Leggeva sui giornali delle operazioni probabilmente compiute dal suo "protetto" senza averne mai captato nessun indizio.
Non si parlava ancora di insider trading.I guadagni,in borsa,avvenivano percio' solitamente con qualche buona imbeccata. La famosa "dritta"Possibile che lui,in giornaliero contatto con uno dei Numi del mercato mobiliare e della vita industriale del Paese dei Balocchi ,non potesse approfittarne ?
Il tempo passava,le azioni della societa' della quale proteggeva l 'Eminenza Grigia oscillavano paurosamente nei due sensi,ma lui rimaneva accanto al suo Padrone-con la pistola carica sempre pronta per rintuzzare eventuali rapimenti-senza potere operare nell 'agone borsistico.. Inoltre gli amici implacabilmente gli chiedevano notizie del Gran Capo e sullo sviluppo aziendale.Erano sicuri che il gorilla operasse in borsa in tutta segretezza e lo ritenevano ormai ricco. Se chi va con lo zoppo impara a zoppicare,chi affianca il Grande Finanziere-Industriale -si pensava erroneamente- non puo' non guadagnare. Non c'è forse il detto che chi va al mulino si infarina ?
Un bel giorno pero' il nostro omino viene improvvisamente bloccato in un angolo buio e tetro del Castello ,ove nessuno poteva sentirli parlare.,dal Potente Industriale Con insolita ed imprevedibile affettuosita' Sua Eccellenza chiede familiarmente al nostro gorilla se aveva qualche risparmio da parte Perché in tal caso avrebbe potuto acquistare le azioni della sua societa'. Doveva fare un importante annuncio dopo pochi giorni E percio' le azioni dovevano inequivocabilmente salire…Non era mai successo in tanti anni di lavoro .Il gorilla non stava piu' in sé dalla gioia. Subito immagino' i folli guadagni che potevano scaturire dall 'operazione. La vecchia 600 sarebbe stata immediatamente cambiata con qualche autovettura piu' potente. Le corte vacanze non sarebbero piu' avvenute a Rimini,ma al Forte.La fantasia lavorava. Ma c'era il problema dei soldi. Per guadagnare bisogna avere acquistato E per guadagnare tanto bisogna avere acquistato tanto…E lui non aveva molti soldi.Anzi…
Contatta percio' il solito amico bancario (tutti ne conosciamo qualcuno)che gli spiega la facilita' con cui in borsa si possono moltiplicare i soldi con i "premi".Una opzione di acquisto che furoreggiava negli anni '70. La liquidazione di borsa era allora mensile.Visto che il discorso del Mega-Capo doveva avvenire entro una settimana bastava acquistare premi corti,scadenti percio' nella stessa liquidazione di borsa.Il costo dell premio era percio' contenuto.Una ragione in piu' per acquistarne una marea.
Il bancario spiego' all ' omino-speculatore che effettivamente la stampa aveva spesso ventilato la possibilita' di mega accordi o addirittura di cessione della societa' per cui lavorava il gorilla. Mostro' infatti un quotidiano finanziario di pochi giorni prima che vaticinava una mega-operazione.
Il nostro gorilla ,sempre piu' eccitato e convinto che quella fosse l ' Occasione - Della -Vita,vendette percio' i (pochi)Buoni del Tesoro detenuti,frutti dei sudati risparmi di sei anni di massacrente attivita' per puntare tutto il controvalore su quei premi di cui aveva appena sentito parlare.
Il nostro omino non stava piu' in sé dalla gioia.Il Grande Giorno stava arrivando.Accompagno' ,come al solito,il Grande Capo alla Conferenza tenuta nel tardi pomeriggio..Fra poche ore sarebbe stato ricco.
La conferenza stampa era attesissima.La "crema" della finanza e della stampa era presente. Il Grande Capo inizio' a snocciolare una sfilza di cifre.Mostrava agli astanti la crescita aziendale,culminata con un incremento del 20% dell 'utile.Ma il nostro omino-speculatore non noto' alcune eccitazione in platea al termine della Conferenza. Era pero' sicuro che quei giornalisti non avessero capito niente. Non aveva detto il Gran Capo che doveva comunicare cose importanti ?Dormì percio' tranquillo in attesa della seduta successiva di borsa.
Il giorno dopo l'azione rimase sui prezzi precedenti L 'omino divenne nervoso e contatto' il suo guru-bancario di fiducia.Questi fece il ferale commento che.alla borsa non importava niente di un incremento dell 'utile (che era tra l'altro largamente previsto) ma voleva le famose novita'.Aspettava di sentire le magiche parole " incorporazione","fusione" "cessione".Senza queste parole non c'era ragione di acquistare i titoli. Che rimasero percio' sugli stessi livelli fino alla fine della liquidazione. Il premio si azzero' e non venne esercitato.
Il nsotro omino perse percio' tutti i suoi sudati risparmi. Per fortuna seppe stoicamente sopportare la perdita e non si vendico'….
Morale della favola. Le soffiate possono essere pericolose.Anche se provengono da una Fonte Mitica.Ed inoltre non mettete mai tutte le uova nello stesso paniere.
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)