Ieri la rottura dei massimi a due anni del mercato italiano. Si apre una nuova fase. A volte per leggere bene i grafici occorre avere a mente il quadro macroeconomico in cui si svolge la grande partita dei mercati. Ormai è opinione consolidata che la ripresa sia in corso negli USA, lo ha confermato il dato sulla occupazione della settimana scorsa e soprattutto lo ha confermato il dato sui prezzi di ieri. Se i prezzi salgono negli USA è certo per le pressioni dei prezzi del petrolio ma anche e soprattutto perché la domanda preme. Altrimenti non avrebbe senso la forte impennata dei rendimenti dei titoli di Stato che si è avuta di conseguenza. Tanto che molti ora propendono per una svolta nella politica monetaria USA. Insomma, l'aria è quella del rovesciamento di tendenza a livello macro.
A questo punto la domanda successiva che sorge naturale è: perché ieri il breakout sull'Europa mentre invece gli indici USA sono ancora sotto la resistenza ? Lo spiegava un report di Goldman Sachs che ho letto ieri. Perché siccome l'Europa segue di circa 12 mesi il ciclo USA a questo punto della congiuntura il premio per il rischio delle azioni europee, che hanno languito fino ad oggi, è minore che quello USA. In parole povere gli USA hanno fatto il primo scatto anticipando la ripresa, ora l'Europa sta anticipando la sua ripresa mentre gli USA stanno fermi. I primi sono partiti subito, gli altri seguono a ruota e ora siamo al riallineamento.
Del resto questo quadro è anche confermato dal recente rapporto di KPMG sul trading on line. Gli scalper sono in difficoltà perché manca la volatilità (tipico fenomeno delle fasi di accumulazione) mentre si amplia la schiera dei trader overnight, ovvero dei padri di familia che si riaffacciano sulla Borsa. E teniamo conto che si tratta di investitori che stanno investendo quello che è rimasto da parte dopo il crollo e non quello che la prossima ripresa economica porterà. Insomma, appena arriveranno i soldi della ripresa (tra 12 mesi) vedremo un bel trend al rialzo. Come ai vecchi tempi. E' una ruota che gira, del resto, quella della Borsa.
