Borse: un semplice inverno o un? era glaciale??


Piano Bar di Virginio Frigieri

Borse: un semplice inverno o un' era glaciale?…

 

Sappiamo come è iniziata, ma è impossibile stimare quando sarà veramente finita.

All'inizio si parlava di 100 o forse 200 miliardi di dollari, poi man mano che passava il tempo i numeri si gonfiavano, 500, 800, no più di 1000 adeesso 1300, e una maledetta fretta di far passare il piano Paulson prima che altre banche, e assicurazioni, tracollino al tappeto come tanti mattoncini di un gigantesco domino su scala mondiale. Alla fine vince Prechter che queste cose le aveva iniziate a scrivere nella seconda metà degli anni '90. Se non finirà tutto a rotoli, come diceva lui sarà solo grazie a interventi della politica e delle autorità monetarie che faranno anche carte false pur di impedire il più grande crash della storia dell'umanità. Ma se il mercato fosse lasciato andare con le sue gambe staremmo già in pieno day-after.

Se a Natale qualcuno vuole andare a farsi una vacanza in OHIO, a Cleveland (600.000 abitanti, un cittadina tipo Bologna) troverete dei villini, in legno che fino a due anni fa costavano 130.000$ regalati a 900$ col cambio favorevole fanno circa 600 euro. Non ci comprate nemmeno una lavatrice se è di quelle di marca buona. D'accordo che Cleveland sta diventando una città fantasma con intere vie disabitate (vittime dei pignoramenti bancari) in mano ai senza tetto e agli sciacalli che segano due assi e si rubano anche le condutture di rame…  però se avete 3000 euro da buttare via, vi comprate cinque villini… se anche ve li radono al suolo, solo che non si mangino la terra, tra vent'anni, qualche figlio o nipote potrebbe trovarsi in mano un piccolo tesoro… poi Cleveland è anche in riva a un lago…  E' in corso la deflazione creditizia. Le sane vecchie regole dei nonni, negli ultimi quindici anni sembravano essere passate in cavalleria e i nonni sembravano all'improvviso diventati dei coglioni… Bastava andare in una banca a chiedere soldi per qualsivoglia futile desiderio , e ve li davano… ci si poteva indebitare in modo smodato anche per cose assolutamente voluttuarie come un mega televisore LCD da appendere su una parete del salotto piuttosto che per una vacanza in qualche località amena.

Ma state attenti, perché nonostante la crisi dei mutui subprime abbia fatto suonare più di un campanello di allarme verso il debito facile, le banche anche da noi continuano a dare mutui al 100% come fossero bruscolini. Cioè il fenomeno non è ancora scomparso.

Durante i quattro anni dal 2003 al 2007 se andate a cercare troverete anche qualche mio vecchio articolo, in tanti abbiamo detto e scritto ad un certo punto che non ci si stava a capire più una mazza.. e Frigieri si scaldava… ?C'era una volta l'analisi Intra Market?…bischerate diventate obsolete in meno di un decennio… e Tomasini chiosava ?it is all one market…? perché in effetti è questo che abbiamo vissuto in quel periodo  … o tutto su o tutto giù contro ogni logica.

Poi arrivò maggio 2007… il famoso SMS ?LIQUIDIAMO TUTTO IL PROTAFOGLIO AZIONARIO?, anche se il sottoscritto ha continuato a pensare da rialzista almeno fino a settembre dello scorso anno… anche perché Milano è stata una delle prime ad iniziare la discesa, ma altre piazze europee hanno proseguito la salita fino luglio e New York e alcune asiatiche son o salite fino a Ottobre.

Però alla fine uno dopo l'altro i vari mercati azionari, hanno cominciato a venir giù come ?angeli caduti in volo?.

Un capitolo a parte ha riguardato il comparto dei metalli preziosi, dove l'oro continua a salire lento durante tutto l'inverno ed arriva a rimettere la testa sopra quota 1000 a marzo di quest'anno per poi ridiscendere fino a quota 700. Il petrolio e i grani hanno dato spettacolo per conto loro ed è probabile che trovino la fine della corsa attorno alla fine di quest'anno. Insomma lentamente ma inesorabilmente stiamo ritrovando i principi dell'analisi Intramarket.

Solo che essendo questo passaggio da inflazione a deflazione creditizia, delicato e complesso, assistiamo continuamente a rimbalzi, sfasamenti , ritracciamenti tali da confondere indifferentemente ora l'esercito dei rialzisti quanto quello dei ribassisti.

Tuttavia come ricordava il prof.Arcucci non più tardi di due o tre mesi fa, in mezzo a tutto questo scombussolamento qualche punto fermo cè. Uno è che anche i mercati più ostici che sembrano destinati a non crollare mai, in realtà sono molto vicini alla caduta perché questo passaggio da inflazione a deflazione creditizia, c'è ed è un fenomeno mondiale che poco o tanto tocca tutti e l'inversione  che abbiamo di fronte è un inversione di trend primario (come minimo di Super Cycle se non addirittura di Grand Super Cycle). Da qua ne deriva che quando saranno terminati questi rimbalzi asincroni e questi movimenti sfasati, le probabilità di un ritorno alla simultaneità 2003-2007, segnerà per l'appunto l'inizio in una sorta di era glaciale, dominata solo dalla deflazione creditizia con dei ribassi  che faranno sembrare la crisi del '29 una cosuccia da educande.

 

Nel frattempo mentre viviamo in trepidazione le ore di questo ?week-end di paura? per capire che fine fa il maxi piano di Bush, apprendiamo dal Il Sole 24 di oggi, una lista di ?buone notizie? che la metà basta e avanza.

Apprendiamo così che anche le Poste Italiane nelle polizze Vita hanno infilato e quindi sono esposte su obbligazioni Lehman Brothers per un qualcosa come 100 milioni di euro. Fortis (la banca belgo-olandese) crolla del 23% e rischia seriamente il crack oltre a rischiare di essere la ?debuttante? che ?apre le danze? anche nella vecchia e stolta ?Europa che non c'è, se non per la moneta?, mentre il Fondo Monetario Internazionale, invita le autorità europee a predisporre da subito dei piani d'emergenza per l'Europa e a modernizzare radicalmente il sistema di vigilanza (segno che quello attuale non vigila una mazza)

Tremonti infonde ottimismo dicendo quello che sto dicendo qua (che siamo solo all'inizio)  e per la gioia di chi ha un mutuo da pagare l'Euribor schizza ai massimi. Pechino impone un giro di vite al funding bancario delle banche estere, mentre AIG nonstante il maxi-prestito della Fed è comunque ancora in affanno , a caccia di liquidità per altri 30-40 miliardi…

 

Dal fronte è tutto…  chi vuole cominciare a riempire qualche damigiana, inizi pure.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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