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Borsa: dalla storia il sogno del trading di Borsa come mezzo e soprattutto come fine esistenziale


Borsa: come sintetizzare l'universo Borsa in un pugno di parole ? Bisogna uscire dal cerchio del denaro, bisogna andare a parlare di Borsa senza inciampare nel trabocchetto della ricchezza. Perché, francamente, la Borsa ha a che fare con l'aldilà, con il rapporto con gli altri, con il fine esistenziale di ciascuno di noi. Borsa come sogno, Borsa come realizzazione dell'individuo. E viene a mente quella leggendaria frase scolpita sotto la loggia dei mercanti veneziani a Bruges: ad usum mercatorum cuiuscumque gentis ad nationis. Sì, perché la Borsa in quanto mezzo per fini superiori è trascendentale alla razza ed alla nazionalità. La Borsa è il luogo dell'immaginifico più che del commercio e della concretezza degli affari. Il trader di borsa, sia esso rinascimentale oppure moderno, va in Borsa per affermare sé stesso, per dare completezza al suo io, per dimostrare la sua esistenza attraverso l'accumulazione dei profitti e l'umiliazione del prossimo, anzi forse meglio attraverso la spoliazione del prossimo dai suoi averi. Perché la borsa è il luogo, come ricorda Oscal Wilde, dove gli stupidi vengono separati dai propri denari. E dove si afferma l'individuo singolo, l'io che non è mai cooperativa e non è mai comunità. Il trader di Borsa è per definizione il lupo solitario, ?il lupo è lupo perché è solo? dice un vecchio proverbio russo. E in questo individualismo, in questa katarsi individuale che si compie attraverso la Borsa, che il trader aspira al trascendente, alla perfezione del successo. I soldi non sono un fine, sono il mezzo per la affermazione in Borsa. I commerci, i traffici del mercante medievale, le operazioni di scalping del trader moderno accumulano ricchezze e attraverso le ricchezze aspirano alla natura trascendente dell'uomo. Chi potrebbe negare che i veri trader, i Soros, i Drunkenmiller, gli Eckhardt, i Simons, sono al di là dell'umano nelle loro ricchezze, sono in quella dimensione dove la ricchezza è talmente ricca che non serve a niente e si ritorna ai valori di base. Soros finanzia la transizione dei paesi dell'Est, Simons finanzia la ricerca scientifica di alcune malattie rare. La Borsa ha donato la redenzione al trader di successo, gli ha dato le chiavi per l'aldilà. Attenti quindi a considerare la Borsa come un luogo semplicemente dove si possano accumulare ricchezze, la Borsa è il portone di San Pietro, un portone basato sul denaro ma finalizzato a sentimenti che puntano diritto al cielo.

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