Il 2006 rimarrà sicuramente un anno ben scolpito nella mia mente: la nascita del mio secondogenito Stefano, le splendide vacanze passate quest'estate in serenità, la buona salute mia e della mia famiglia, la manifestazione del 1° aprile 2006 che ha riscosso un successo insperato ed un risultato economico nel trading che va al di là di ogni mia più ottimistica previsione.
Ora non sarebbe serio stare a sottolineare le operazioni riuscite, anzi quando si parla fra trader diffido sempre di coloro che sono soliti parlare dei trade fenomenali riusciti alla perfezione, mentre rimango molto attratto dai colleghi che sono soliti ricordare quelli andati male, i loro errori, le loro debolezze anche perché solitamente si rivelano essere poi i migliori e quelli da cui apprendere qualcosa.
E così ho deciso di usare questo?Bilancio 2006? per parlarvi dei miei errori di quest'anno dai più grandi (anzi dal più grande…) al più piccolo cercando di non dimenticarne nessuno:
Aumento di capitale Kme: quasi quasi ho vergogna a parlarne, ma avete presente quando sbagliate completamente tutto? Ecco io qui sono riuscito a battere qualsiasi mio record negativo acquistando diritti che poi si sono AZZERATI. La botta psicologica (ed economica…) fu importante, ma come sempre dico se si va ad analizzare perché si è sbagliato anche una grossa perdita può diventare un ottimo investimento per il futuro. Innanzitutto era un periodo in cui alcuni problemi personali mi assillavano e io non diedi loro importanza, ma quando fu il momento di uscire con una piccola perdita questo fatto mi tolse lucidità e tardai quell'attimo che fu fatale su titoli che si deprezzavano del 50% al giorno. Inoltre commisi un grave errore di presunzione: per gli aumenti di capitale ci vuole un po' di esperienza cosa che a me nel settore manca tuttora e il mancarmi l'appoggio del buon Chiapponi che stava godendosi le meritate vacanze mi portò a questo risultato disastroso.
Convertibile Beni Stabili: ho seguito il mercato dei diritti, guadagnadoci qualcosina operandovi short intraday, ma non capii che, anche se il settore a me non piaceva, intorno a 102-103 un po' andava acquistata senza fare tanto lo schizzinoso. Morale della favola: convertibile che aprì intorno a 105 e che adesso veleggia oltre 120 e Mariani a fare il cosiddetto trader guardone (ovvero guarda gli altri guadagnare)
Convertibile Bper 2008: venduta troppo presto, errore abbastanza frequente nel sottoscritto dove, nonostante qualche passo avanti, i margini di miglioramento sono ancora enormi
Obbligazione Dexia Inflazione + 3 indici: nell'estate 2005 capii che questa era una delle migliori obbligazioni sul mercato e tra 105 e 107 ne accumulai veramente tantissime. Anche qui come con la Bper 2008 non ho capito niente al momento di vendere perché avrei potuto alleggerire e non farle fuori tutte tra 116 e 117. Adesso valgono 123 ? 124…
Mercato azionario da ottobre a novembre: io mi ero fissato che il mercato dovesse stornare e così nonostante intraday continuassi a lavorare quasi esclusivamente al rialzo (della serie: ?per me scende, ma compro…?) mi ero imbottito di put 36000 marzo. In questo modo ho praticamente fatto come quello che va in autostrada a 130 km./h con il freno a mano tirato, perché una parte del guadagno conseguito in intraday me lo sono ?fumato? con queste put. Per onor di verità c'è da dire che in quel periodo non potevo spesso seguire tutta la seduta e, quindi temendo uno storno dei mercati, il fatto di avere in portafoglio le put mi dava un certo sollievo al capitale psicologico; sollievo psicologico pagato forse un po' troppo caro…
Come tutti gli abbonati avranno notato la mia operatività, ancora una volta, si è profondamente modificata. Del Mariani tutto analisi tecnica del 2001-2002 è rimasto poco (le compressioni di volatilità, i nuovi massimi e i nuovi minimi a due mesi, VFI e poco altro) e la maggioranza delle mie operazioni nascono dalla ricerca di inefficienze, dalla attenta lettura dei book, dalla ricerca di arbitraggi, dalla ricerca di spread e dalla ricerca di sottovalutazioni nelle obbligazioni convertibili.
Ho assolutamente abolito le entrate al superamento di un livello o sulla perdita di un livello in quanto, dopo anni di esperienza, preferisco cercare un'entrata intraday il più delle volte anticipando. Proprio dalle obbligazioni convertibili è arrivato quest'anno oltre il 60% del mio utile ed ecco spiegato la mia grande attenzione verso questo settore. Altra particolarità del mio trading: ormai lavoro quasi sempre titoli illiquidi e anzi, a voler essere sincero, più sono illiquidi e più mi diverto fedele al mio motto: ?Dove c'è spread denaro-lettera, c'è pane!?. Attenzione però che mai consiglierei a un neofita che si avvicina a questo lavoro ad avvicinarsi ai titoli illiquidi perché solo dopo 7 anni di costante e attenta lettura dei book mi sono sentito pronto a lavorare massicciamente questi titoli.
A tutti un Augurio di Buon Natale e Felice 2007!
rm@remomariani.com