Si rispolvera la vecchia polemica del "danni" provocati dall'adesione al sistema europeo ed all'applicazione dell'euro.
Si dimenticano gli enormi vantaggi,per una economia sempre claudicante,offerti da tale mossa. La lira probabilmente sarebbe drasticamente scivolata contro marco e dollaro, soffocata da interessi sul debito pubblico elevatissimi se non avessimo optato per la adesione..Altro che il 2% circa pagato ora: i tassi avrebbero raggiunto livelli argentini.. E gli interessi,aumentando il maxi-debito(vera mina vagante del nostro sistema per cui dobbiamo "ringraziare" la classe politica degli anni '70 ed '80 ),lo avrebbero ingigantito in maniera esponenziale.
Ma la polemica ci offre la possibilità di criticare l'immobilismo della Banca Centrale Europea. Davanti ad una recessione pesante ed a disoccupati record in Germania ed in altre Nazioni e ad un semi-azzeramento dei tassi statunitensi la nostra Banca Centrale si è limitata a pochissime mosse. Ha osservato senza intervenire il pragmatismo statunitense effettuato azzerando i tassi di interesse.Con conseguente caccia all'euro e ulteriore sopravvalutazione della nostra moneta.
I nostri rappresentanti politici,anziché discutere su argomenti simili al sesso degli angeli,dovrebbero seriamente impegnarsi per ottenere in sede UE un comportamento piu' dinamico e duttile della nostra Banca Centrale.
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)