BANCHE NON QUOTATE: CACCIA ALL'INOPTATO


Quando le banche non quotate effettuano un aumento di capitale nasce la facolta',per i soci,di richiedere i diritti eventualmente inoptati. Questi infatti non sono venduti in borsa come per le societa' quotate.

 

Ebbene Banca delle Marche,un titolo da oltre cinque  anni seguito dal lombardreport.com, ha oggi comunicato l'esito del recentissimo aumento di capitale.

La  sottoscrizione aveva avuto un clamoroso successo ,Il 99,88% delle azioni è stato sottoscritto. Una percentuale bulgara.

Rimanevano 114.004 azioni non sottoscritte.Una inezia.. Le richieste dei soci sono state per circa 40 MILIONI di azioni. Quasi 400 volte la disponibilita'.

 

Questa è la prova inequivocabile che  le banche non quotate-come da un decennio  sentenzia  il lombardreport.com-rappresentano uno degli investimenti piu' attraenti.Non se ne sono accorti i settimanali finanziari,che le hanno sempre snobbate nonostante che abbiano azionariati da 20,000/50.000 soci(  Banca Marche,Vicenza, Puglia e Basilicata,Pugliese,Bari, Veneto Banca,Pop S.Felice sul Panaro,Valsabbina,  Spoleto Credito e Servizi,Piacenza , Cattolica Montefiascone etc etc etc etc etc).In pratica ci sono circa 200.000/300.000  soci di queste banche-in maggioranza si tratta di  popolari -che solo sul lombardreport.com trovano  spesso notizie concernenti il mondo delle popolari e spesso le loro banche.

Un settore che da un  decennio non fa che  offrire maxi soddisfazioni,anche ngli anni bui del periodo  2001-2003.

 

 

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)

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