Il 22 aprile le agenzie di stampa (ADN Kronos, ad esempio) riportavano una nota della Banca Popolare di Verona e Novara, controllante del Credito Bergamasco, in cui si annunciava che Creberg non sarà soggetto a nessun delisting o cessione.
Il 2 maggio sono stati comunicati i dati trimestrali sostanzialmente stabili (il primo trimestre del 2005 si è chiuso con un margine da interesse in calo a 65,3 mln e con un margine di intermediazione invariato a 103,6 milioni di euro. Il risultato lordo di gestione è diminuito del 4,2% a 46,9 mln e l'utile delle attività ordinarie si è attestato a 35,6 mln (-1,7%). L'utile netto è aumentato dello 0,2% rispetto al primo trimestre del 2004, attestandosi a 21,047 milioni di euro.)
Osservando il grafico si nota che spesso il titolo fa delle false partenze seguite da storni abbastanza decisi ed occorre inoltre prestare attenzione alla scarsa liquidità, ma alla fine delle fiera, esprime una tendenza al rialzo abbastanza netta e volumi in aumento. Al di là dei dati ufficiali qualcosa bolle in pentola?
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