autostrade meridionali: analisi di una una lettera implacabile da due anni


Un record difficilmente  riscontrabile tra le utility: Autostrade Meridionali è crollata da 42 a 15 euro in un paio di anni.

Torniamo sull'argomento in quanto l'azione è una nostra vecchia conoscenza.Gli amici del lombardeport,com hanno infatti cavalcato il lungo rialzo triennale  da 20 a 42 euro per venderla a 38 euro poco piu' di un anno fa  come da indicazioni del trailing stop-loss.

Francamente non si capisce cosa possa essere accaduto,in quanto contemporaneamente la controllante Atlantia che utilizza le stesse metodologie contabili e aziendali continua a stazionare non molto lontano dai massimi.Ma sul titolo c'è una mano che implacabilmente si presenta in lettera da moltissimi mesi. E non si tratta dei grandi azionisti che rimangono,come  comunicato alla Consob,con quote invariate di capitale.

I risultati di Autostrade Meridionali,anche se in leggera discesa,non erano deludenti. Il rapporto p/e è  ampiamente sotto  10 (Il Sole 24 Ore) contro l'astronomico 34 della controllante mentre l'azione ha reso  oltre il 5% contro  il 3% della controllante Atlantia.

 

Pochi giorni fa PLUS consigliava in un dettagliato ed interessante articolo  addirittura  il delisting delle Autostrade Meridionali.

 

Noi ci focalizziamo invece  su una norma legislativa riportata anche nei bilanci delle Autostrade Meridionali:

" la legge stabilisce che in caso di mancato rinnovo della concesisone alla scadenza del 2012  gli oneri dei  lavori identificati in concessione quali nuove spese vengano rapportati alla durata della concessione del Piano Finanziario (anno 2024) e non alla durata della concessione (2012) come avviene per gli altri investimenti in beni devolvibili"

 Questa l'importante e totalmente dimenticata normativa pubblicata anche sui bilamci Autme.

In pratica nel 2012 se le Meridionali ottengono il rinnovo della concessione il mercato non potra' che salutare favorevolmente questa eventualita'.

Ma se questo non avvenisse la societa',oltre la patrimonio,verrebbe ad avere una plusvalenza  ulteriore derivanete dalla suddetta legge.

Un amico del lombardreport.com aveva chiesto in assemblea,in aprile, quanto avrebbe potuto  incidere tale rimborso.Una stima approssimativa,magari attualizzata ,anche a spanne largissime per sapere almeno vagamente l'entita' che attualmente sarebbe pagata da un subentrante. Ebbene la risposta è stata che il calcolo era troppo difficile.

Chiaramente un titolo che crolla del  65% senza ragioni per quanto concerne  l'attivita' aziendale o la quota di controllo deve avere qualche altra ragione che noi non conosciamo.

Non si puo' entrare su una azione che scende così fortemente in presenza di una mano che da moltisismi mesi sveve e svende le azioni.L'analisi tecnica ci impedisce di operare. Quindi anche se l'articolo è nella rubrica degli "investimenti a s scarso rischio" fin quando rimarra' una lettera così forte non deve essere cosniderato come tale!

Ma se la situazione aziendale sembra proseguire discretamente e  la concesisonaria mostra rapporti p/e inferiori a 10 e  un sorprendente parametro capitalizzazione /mezzi propri inferiore largamente a 0,80 (mentre la controllante e' a 3,56) perché la controllante non interviene? Cosa sanno nella controllante che noi non sappiamo?

 

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)

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