Sono prevenuto nei confronti di Autogrill.Ho gia' candidamente confessato su queste colonne che su Autogrill sono sempre stato spiazzato dai fatti. L ho sempre considerata molto cara.Percio' sbagliero' anche questa volta rispondendo alla richiesta di due amici.
Ma i numeri ronzano nella testa e non soddisfano le clausole che caratterizzano la ricerca di situazioni allettanti del lombard.
L 'utile consolidato nel 2003 è stato di 50,2 milioni di euro.Autogrill capitalizza 2900 milioni di di euro. Rapporto p/e …superiore a 59.
E rapporto capitalizzazione/mezzi propri superiore a 11,3.
Debiti abbastanza contenuti(poco sopra 800 milioni di euro) ma da ricordare.
Eppure la borsa,stimolata dalla possibile vendita,ha spinto le quotazioni in 12 mesi da 6,95 euro a 12,60 euro. Ma i Benetton volevano ancora di piu'. Non avevano d 'altronde fissato un prezzo di conversione delle obbligazioni convertibili in circolazione -emesse nell' estate 1999-molto elevato ?
E non si citava l 'interesse di Fondo Clessidra,BC Partners,KKR,,Permira, Clyton Rice, Tamburi etc etc per Autogrill ?
Denaro chiamava denaro. E le quotazioni crescevano in attesa dell ' OPA. Al culmine della violenta caccia alle azioni viene-sorpresa !- pubblicamente dichiarato dalla proprieta' che Autogrill non è piu' in vendita.
Il titolo non ha reagito violentemente al ribasso come poteva sembrare logico. Dai massimi ha perso solo un euro .In pratica come l 'indice di borsa.
Questo probabilmente significa che il mercato non crede ( o non vuole credere……..)alla smentita.
Ma non chiedete al lombardreport.com di lanciare un consiglio di acquisto in attesa della tanto sospirata OPA. Non mi permetterei mai di consigliare un acquisto di un titolo con P/E 59 e C/MP pari a 11. Auguro ovviamente buona fortuna agli speculatori rialzisti.Ma la filosofia del "primo non prenderle" imperante nel lombard mi obbliga a ricordare agli amici l 'elevatezza della quotazione.Il rapporto rischio/guadagno pende pericolosamente verso la prima parola.
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)