Abracadabra: quello che è successo ieri è il classico esempio di come i mercati ragionino con una testa che non è umana. Ed è l'ennesima riprova, casomai ce ne fosse bisogno, che il tempo che ogni giorno perdiamo per capire ciò che è di per sé incomprensibile è vano.
Quando ieri ho visto lampeggiare sul monitor la notizia che UBS e Citigroup annunciavano tagli consistenti agli utili di bilancio a causa della crisi dei mercati del credito istintivamente ho puntato il mouse sul pulsantino rosso di sell del Tradestation. Ed invece il Dow Jones ha toccato il massimo storico di 14.087.
Stamattina tutti a sbracciarsi sui media finanziari sul quid ed il quare di questo apparente controsenso, con la maggioranza decisa che propende per la tranquillità come prestatore di ultima istanza che la FED ha infuso sui mercati con il taglio di 0.5 dei tassi di interesse. Bisognerebbe chiedere agli arguti commentatori se hanno spiegato, in cotanta coralità di intenti, il rialzo di ieri solo con il senno del poi o se lo hanno anche cavalcato sui mercati, ma queste sono domande insidiose che è bene tralasciare.
Sta di fatto che siamo sui massimi del Dow Jones e confesso che questo è un aspetto che deve fare pensare, per una serie di ragioni che vado ad enumerare:
1. siamo all'inizio di ottobre e
quindi in un momento stagionale favorevole al rialzo degli indici
2. se doveva succedere qualcosa di brutto con la crisi subprime sarebbe già successo finora, i mercati ragionano così e quindi piu' passa il tempo piu' essi saranno sempre piu' incuranti delle cattive notizie. E ieri ne abbiamo avuto una prova.
3. De facto le società non finanziarie
continuano a postare utili e questo è un aspetto importantissimo
4. In Europa la crescita non corre ma nemmeno langue
5. Gli effetti della globalizzazione si contemperano, diciamo Wal Mart può contemperare il caro petrolio
Morale: il pendolo delle probabilità pende verso il rialzo e mano a mano che ci avviciniamo a novembre, mese fatidico per il rialzo dopo la famosa "liquidazione dei morti", vediamo sempre piu'
titoli che mostrano i muscoli, tra cui gli ultimi che abbiamo acquistato.
