La massa monetaria USA è cresciuta in tre mesi dell' 85%.Il maggiore incremento percentuale. Le rotative americane lavorano notte e giorno. Gli effetti sui prezzi non si sono ancora sentiti. E non si sentiranno per almeno un anno( o piu') in quanto prima c'è da tamponare la deflazione. Ma l'esperienza ci insegna che prima o poi un raddoppio della massa monetaria ( e continuando di questo passo magari si dovra' parlare tra un anno di un triplicamento della massa monetaria) non puo' non riflettersi sui prezzi.
Ma non ci sono solo gli USA che fanno lavorare le macchine alla Zecca . Il Telegraph comunica che in Gran Bretagna si sta analizzando l'opzione nucleare. Con tale frase ci si riferisce alla possibilita' che si "inject cash directly into the economy".L'ipotesi è presa in seria considerazione dalla Bank of England che ha dichiarato di valutare,dopo la diminuizione dei tassi, "further measures".
Ben Bernanke ha sempre detto che avrebbe lanciato dollari dall'elicottero per evitare una depressione. Si sta ovviamente comportando coerentemente. Noi dobbiamo trarre le conclusioni. Probabilmente per un paio di anni l'inflazione rimarra' sotto controllo. Ma dobbiamo ricordarci di agire prima degli altri ai primi sintomi della rinascita di questo fenomeno. Con l'occhio puntato su oro ed argento ed approfittando ,in questi momenti di sconforto,di eventuali discese attorno a 660 $/oz per prendere in considerazione eventuali primi acquisti
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)