Una valutazione degli indici settoriali MIB rispetto al Mibtel ci dà due importanti indicazioni: turismo e trasporti e l'indice delle costruzioni hanno superato i massimi storici e battono il mercato di riferimento in termini di forza relativa.
I Mib settoriali (base 30.12.1994 =1.000) sono 24 indici informativi calcolati su panieri che riflettono la suddivisione settoriale del Listino ufficiale. Vengono calcolati alla chiusura di ogni seduta, utilizzando i prezzi ufficiali dei rispettivi componenti. Esistono 3 macrosettori: Industriali, Servizi e Finanziari. Al loro interno si distinguono 20 microsettori. Il Mib Industriali raggruppa 10 microsettori, descritti da altrettanti indici: Auto, Cartari, Chimici, Costruzioni, Elettronici Elettr., Impianti Macchine, Industriali Diversi, Minerali Metallurgici e Petroliferi., Tessili Abbigliamento ed Accessori. Nel Mib Servizi si distinguono 4 microsettori: Distribuzione, Media, Servizi Pubblica Utilità, Trasporti Turismo. Nel Mib Finanziari rientrano 6 microsettori: Assicurazioni, Banche, Finanziari di partecipazione, Finanziarie- diversi, Immobiliari, Servizi Finanziari.
Ma anche il mercato italiano per la prima volta ha superato un massimo della linea di forza relativa SPMIB40 Morgan Stanley World su scala settimanale.
Ma se volete sapere il futuro della Repubblica plottatevi l'indice industriali sul Mibtel. E poi iniziate, se non lo siete già, a preoccuparvi. Invece se utilizzate gli indici COMIT piatta assoluta. Sembra che ormai non riflettano assolutamente più le nuove dinamiche dell'economia italiana.
E se a qualcuno venisse voglia di citare Dow allora scopriremmo che l'indice dei trasporti anticipa l'espansione della economia. Ma sono passati più di 100 anni e magari anche Dow sta finendo come gli indici settoriali Comit.
Chissà.