Analisi e sviluppi del portafoglio proposto sul Lombard


L'altro giorno leggevo il Forum Lombard, e un intervento (in vero assai simpatico) che indicava come applicando il portafoglio che io e Raco proponiamo su queste pagine si sarebbe potuto risolvere il problema della disoccupazione in alcune zone depresse della penisola. E in effetti cosa di più semplice potrebbe esserci che abbonarsi, applicare, e guadagnare? E allora perchè non lo facciamo tutti, e viviamo felici e contenti?

 

Lo spunto, non si creda, è assolutamente interessante. E da non sottovalutare, anzi apre la mente a riflessioni non propriamente semplici, e che a quanto ho recentemente letto sta interessando anche una discreta schiera di psicologi. E che mi vede coninvolto da molti anni, essendomi prefissato di riuscire a far sopravvivere me e la mia famiglia (5 persone) passando il tempo a movimentare i miei conti sui mercati finanziari.

 

Innanzitutto, è bene precisare che le performance che leggiamo sui report non riportano la realtà in modo preciso. Questo anche nel caso in cui chi le pubblica si impegni nell'essere trasparente e corretto. Questo in quanto mancano alcuni elementi fondamentali e non compresi nel report:

- le commissioni, che sono variabili da intermediario a intermediario

- lo slippage, anche questo variabile e che in certe fasi folli di mercato (come in questi giorni) può assumere valori importanti

- gli errori

- gli aspetti psicologici

 

Se sui primi due punti non mi preme ora intervenire, sarebbe bene considerare con sufficiente attenzione i seguenti, in quanto spesso assai sottovalutati non solo dagli abbonati, ma anche dai traders più esperti. L'errore spesso si tende a non considerarlo, e invece puntualmente arriva. Chi come me cerca di affrontare questa professione costruisce la propria struttura cercando di far fronte a ogni possibile inconveniente. Io detto sinceramente, sono sempre molto fatalista e non faccio molta prevenzione, e gli errori li pago a fronte di un minore stress (siccome non ho il tarlo che mi rode). E' però certo che l'errore arriva a tutti. Può essere il computer, può essere la linea, può essere il broker, possono essere gli stessi mercati (che a volte si bloccano nei server centrali), può essere un bug inatteso del sistema, ma può anche essere una scelta di vita o un evento della vita. Le variabili sono moltissime, e nessuno creda di esserne immune. Noi rimaniamo esseri umani, quindi soggetti a umori, malattie, lutti, e magari vacanze. Perchè senza riposo pochi durano a lungo nel tempo. Io pago sul mio portafoglio intraday un costo per errori nel 2008 pari al 20% del risultato teorico, e non è poco. Questo nonostante sia stato disciplinatissimo, organizzatissimo, attentissimo.

 

Ma quello che più può devastare sono gli aspetti psicologici. Perchè pochi, pochissimi, sono in grado di sopportare i drawdown lunghi e profondi, e perchè soprattutto nessuno, assolutamente nessuno, può sapere con certezza se si sta vivendo un drawdown o un crash del proprio portafoglio. Ed è proprio questo il punto, l'ansia che ti assale appena le perdite escono dal seminato, ovvero il drawdown assume caratteristiche che statisticamente non ti aspettavi. Ma i drawdown hanno sempre caratteristiche nuove, in quanto il susseguirsi dei prezzi è talmente variabile che nessuno può preventivarne il reale sviluppo futuro. Quindi l'ansia e i dubbi assalgono sempre. Una morsa alla propria mente che attanaglia ogni volta. Qui le persone cedono, si arrendono. A quanto mi si dice solitamente, io vengo visto come uno con molta perseveranza e costanza. Sarà anche vero, resta il fatto che questi 8 anni proprio non mi sono parsi una passeggiata. Non sono certo l'emblema di quello che trada giocando a golf con gli amici. Anzi, passo interminabili giornate davanti ai monitor a cercare sempre soluzioni nuove, efficienze maggiori.

 

Non ho nascosto che sto anche provando l'esperienza dell'affiancamento di un supporto psicologico per vedere se è possibile, allenandosi, migliorare questi aspetti. Ma anche qui non è una cosa semplice e dalla lineare combinazione causa-effetto. Per questo il trading non è la soluzione di tutti i mali della disoccupazione, ma anzi un'esperienza che può lasciare seriamente provati a tutti i livelli.

 

Per tutta questa serie di motivi, sono solito esternare la mia soddisfazione quando vengo ad uscire da un periodo particolarmente negativo. Il portafoglio di sistemi della rubrica Lombard ha patito nel 2008 un drawdown davvero profondo, anche se non particolarmente lungo visto l'orizzonte daily dei sistemi. Ma chi ha retto, chi ha avuto la pazienza, ieri è stato finalmente ripagato. Il portafoglio è arrivato a un nuovo, e finalmente evidente, picco di profitto storico. Potrà essere l'illusione di un attimo, o l'inizio di una lunga fase positiva, nonostante la crisi internazionale pressante. Non lo so, nessuno lo sa. Ma un trade da 13600 dollari sul Crude Oil, venduto quando già tanto era sceso (a 111,34) e su cui non avrei dato una chance fosse stato discrezionale, ha portato il nuovo picco di equity. Dopo un recupero velocissimo nel tempo, tutto avvenuto dal mese di agosto, e con pochi trade tutti molto importanti, principalmente sul Gold e sul Dollaro Australiano. Il portafoglio sta ancora nettamente sottoperformando le attese, ma ha superato i 25000 euro di utile lordo. Insomma comincia a giustificare la fatica fatta. I grafici seguenti mostrano il primo l'equity storica della strategia di trading sul Crude Oil quotato al Nymex (simbolo CL) e il secondo l'equity del portafoglio dal 2007 e come il drawdown sia stato profondo:

 

 

 

 

Mi rallegro quindi e non poco. E ringrazio tutti coloro che hanno dato fiducia e coloro che continuano a darcela. Mi sento vicino alla loro esperienza in quanto fortemente coinvolto. E non smettiamo di lavorare. Mai. Con Cristiano Raco abbiamo costruito tre nuove strategie, rispettivamente per Spmib, Dax e Bund. Che andranno a sostituire altre tre che avevano parametri statistici decisamente inferiori. Penso dal mese di ottobre le inseriremo nel portafoglio, non senza un piccolo articolo che ne vada a illustrare le caratteristiche e le migliorie rispetto alle vecchie. Nella speranza mai celata che le cose per quanto dure e cattive, siano alla fine qui a vederci ancora sul pezzo in guadagno.

 

A presto.

 

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