E' un po' di tempo che non scrivo di mercati. Fare trading automatico è molto rilassante devo dire, soprattutto nel non dover più pensare a capire dove i prezzi se ne vogliono andare. Così si viene un po' presi da quella sindrome che chiunque abbia comprato automobili via via più costose conosce bene: parti con l'utilitaria, poi prendi la station wagon, poi che bello il monovolume, poi però gli interni in pelle sono proprio piacevoli, e ti trovi dopo 20 anni a non riuscire più a tornare indietro. Perché star meglio è facile, star peggio è difficile. Molto più che lo star bene o lo star male.
Ma se marzo è un momento topico del mercato, ottobre non è da meno. E come mi ha divertito costruire lo scenario per l'inversione del trend di fondo in primavera, con i mercati che sono anche stati così gentili da assecondare le mie previsioni, con mia massima fortuna, ora mi diverte nuovamente provare a delineare lo scenario futuro dei prezzi, anche se so bene che aver sempre buona sorte in queste previsioni è cosa assai ardua.
Se in primavera il mercato sembrava non smettere mai di scendere, ora sembra non smettere mai di salire. E' esilarante questa cosa, sono bastati sei piccoli mesi per far cambiare idea a tutti. E oggi il massimo del ?divertissement? è andare a leggere gli articoli che circolavano in febbraio e marzo scorsi, firmati da emeriti analisti e scienziati del trading, che ipotizzavano scenari così catastrofici che veniva voglia di far su un sacco con gli indumenti più vicini, infilare i bambini in macchina e scappare in qualche sperduto angolo del mondo a coltivar patate e pomodori. Ne ricordo uno poi, firmato da una persona famosissima e rispettabilissima, che forse presa dal panico immaginava entro il mese di giugno 2009 una svalutazione del Dollaro USA per far fronte ai debiti contro la Cina tale che in pratica tutti noi ci saremmo ritrovati senza un soldo. Strano, sono anche andato in ferie, e devo dire che non ero il solo. Che forse qualche soldo ci sia ancora?
Ma torniamo al nostro mese di ottobre, che fra meno di due settimane ci porterà un po' di autunno nelle ossa. Da sempre, da buon fedele delle stagionalità ganniane, io ho iniziato da qui a contare gli anni borsistici, come ben sa chi abbia mai ascoltato un mio discorso in merito. E so bene che se capisco cosa succede a ottobre, è difficile che poi mi freghino, perché capire il seguito, nel senso del trend di fondo, rimane abbastanza fattibile. Ottobre è quindi mese chiave, che può fare ovviamente quel che vuole, ovvero:
Ora, diventa divertente provare a immaginare, dopo aver osservato i grafici nelle compressioni lente (daily, weekly e monthly), quale dei 4 scenari sia più probabile che accada. Eliminando per smisurato orgoglio che possa verificarsi il punto d, proprio ieri sera, mentre attendevo i segnali da pubblicare sulla rubrica mia e di Raco sul Lombardreport, parecchio assonnato e con ?X Factor? in sottofondo a tenermi compagnia, guardando il Dax mi è venuto spontaneo dire: ?ma questo mi sa che continua a salire…?. Venuta l'illuminazione, mi sono detto se ero così stordito da non essermene mai accorto, e ho aperto il nostro FTSE/Mib (che odio chiamarlo così, ma Fib non era più comodo?) e ho avuto la stessa identica impressione. E se un indizio non fa una prova, due cominciano a diventare intriganti.
Quello che ho visto è talmente palese che mi chiedo come tutti non lo stiano dicendo e scrivendo. E la Figura 1 a seguire mi pare sia evidente al limite del lapalissiano: il Dax ha costruito a livello daily un Testa e Spalle rialzista di lungo periodo da manuale, e i livelli di obiettivo al rialzo dei prezzi sono ben evidenziati nel grafico in questione.
Fig.1: Dax futures daily aggiornato al 16 settembre 2009, in cui si evidenzia il Testa e Spalle rialzista in corso
Passiamo ora a vedere la stessa cosa sul nostro FTSE/Mib, che mi pare non si discosti poi molto dalla precedente visione. Esso è osservabile alla Figura 2.
Fig.2: FTSE/Mib futures daily aggiornato al 16 settembre 2009, in cui si evidenzia il Testa e Spalle rialzista in corso
Proviamo ora ad osservare un altro grafico, che è illustrato alla Figura 3 e che rimette un po' di Gann nelle righe che sto scrivendo, mai che pensaste che ho abbandonato l'ispirazione che da sempre mi ha aiutato. E' un grafico del nostro Fib (questa volta lo chiamo così, che è la storia di quel che si vede) a compressione mensile, con gli angoli di Gann che io utilizzo. E' forse il grafico migliore che io abbia creato in questi 10 anni, e le linee storiche sono li dallo stesso tempo. Si vede bene come il minimo di marzo 2009 che si appoggiò a un angolo importante, ma si vede soprattutto un fascio di 3 rette color verde e che salgono dal minimo che fu storico del 1995 e che sempre mi hanno dato indicazioni fondamentali anche per questi scritti (si veda in proposito un mio articolo su www.lombardreport.com del settembre 2008). Ebbene se osserviamo dove si trova tale fascio verde, possiamo ben notare che si tratta di quei 28000/29000 punti circa che corrispondono all'obiettivo teorico del Testa e Spalle della Figura 2. Ovvero quel che si sta configurando sul mercato potrebbe (ripeto potrebbe, non è mai oro colato l'analisi tecnica) essere il pull-back della rottura del supporto storico avvenuta nel mese di settembre 2008, e che classificò il mese di ottobre di quell'anno come di accelerazione ribassista.
Fig.3: FTSE/Mib futures monthly che evidenzia gli Angoli di Gann
Detto tutto quel che mi pareva opportuno dire, ora vediamo di immaginare quali scenari potremmo avere di fronte a ottobre:
A questo punto non rimane che aspettare e ricordarsi di essere dei trader al momento opportuno per agire…
A presto.
FB