Buy or not to buy: this is the problem
Le cose apparivano oggettivamente tropo facili, e da quando io sono capitato in questo ambiente di trade proprio facili ne ho visti ben pochi. Quindi mi pare abbastanza scontato che le cose si siano andate a complicare, anche per mettermi un po' alla prova e per renderle magari anche più divertenti.
Dovendo recarmi all'estero per tre giorni, e notando il momento abbastanza critico del mercato, benché abbia da preparare valigie e cose varie tra un trade e l'altro, ho pensato che fosse carino descrivere la questione del momento: che è quella di sempre, comprare o non comprare, ma attentamente legata allo scenario che ci siamo via via creati settimana dopo settimana.
Ma perché questi dubbi, perché porci l'amletico quesito proprio ora? Semplice, perché dopo averci illuso con la discesa del fine settimana, questo martedì 6 ottobre il mercato ha deciso di rimbalzare secco e di andare nuovamente a stuzzicare i massimi di periodo. E mentre pregustavo comodamente adagiato in poltrona la discesa sui setup del 16 e del 22/25 di ottobre, mi ha fatto saltare in testa la domandina fastidiosa: ?ma non è che questo ha già fatto il minimo sul setup del 2 ottobre??.
Prima di osservare i grafici che illustrano la situazione attuale, mi piace ricordare come vada interpretato un setup, anche di ampio raggio come in questi scenari. Nel caso si abbia una serie di date attaccate o vicinissime (come capitato in settembre, si veda gli scorsi articoli in merito), dobbiamo considerare tutto il periodo come area di possibile inversione o accelerazione, nel caso si presenti una data singola, la dobbiamo considerare ?secca? e con la sua naturale tolleranza al giorno seguente.
Ricordo quindi la distribuzione dei setup planetari del mese di ottobre 2009:
- 02/10: congiunzione eliocentrica Mercurio – Marte
- 16/10: congiunzione eliocentrica Mercurio ? Venere
- 16/10: cambio di segno di Marte
- 22/10: congiunzione eliocentrica Mercurio ? Saturno
- 22/10: cambio di segno del Sole
- 30/10: congiunzione eliocentrica Venere – Saturno
Il 2 ottobre era venerdì scorso e finalmente i mercati azionari chiudevano la struttura short, ovvero completavano una figura di esaurimento del rialzo facendomi gongolare mentre scendevano. Ma poi da lunedì è iniziato il rimbalzo (con un minimo di S&P500 su venerdì e di Dax e Fib su lunedì mattina), confermando la data della congiunzione planetaria come ottima per la formazione di un minimo di periodo, che è continuato anche martedì e mercoledì mentre sto scrivendo. E siccome qui quando sale non smette un attimo, la domanda non ho potuto evitarmela, pensando che se non smette magari ora sarebbe bene attrezzarsi a comprare da qualche parte.
La chiusura della struttura di ribasso ha portato con sé per fortuna un piccolo regalo: ha messo un massimo di periodo chiaro ed evidente, che un seguace di Gann vede ora come un livello di break-out. E credo che sia evidente alle figure 1, 2 e 3, che mostrano S&P500, Dax e Fib.
Fig.1: S&P500 futures daily.
Fig.2: Dax futures daily
Fig.3: FTSE/Mib futures a 45 minuti.
Or bene, avendo visto cosa è capitato, ecco come il buon trader dovrebbe a mio avviso comportarsi:
Per finire il solito sguardo al Bund, che buono buono in area 122,50/123,00 si è per ora piantato e quindi si lascia guardare in attesa di capirne le intenzioni (figura 4).
Fig.4: Bund futures perpetual daily.
A presto.
FB