I dati macro USA di ieri erano incoraggianti. La disoccupazione continua a calare e se continua così è facile che ai primi mesi dell'anno l'emorraggia della perdita di posti di lavoro negli USA sia finita. I consumi non sono morti e questo è un'altro dato positivo. La vendita di case esistenti negli USA è da mesi che è in aumento. Il quadro è molto positivo.
In Italia siamo nel cupo della crisi ma anche questo è normale, siamo un paese che ha praticamente perso ogni competitività a livello di apparto industriale a causa della unificazione monetaria, noi italiani per competere dobbiamo svalutare e con l'euro non si può più svalutare, si compete sull'innovazione e sui costi, ma qui parlare di questi due fattori è come parlare di corda a casa dell'impiccato e quindi sprofondiamo. Se uno dovesse valutare la crisi per quello che succede ora in Italia l'impressione è che non finirà più, in realtà è già finita.
Il punto focale sarà quando i mercati daranno per assodata la ripresa e non ci sarà più niente su cui scommettere. A quel punto gli indici USA inizieranno a macinare +0.50% al giorno per i prossimi 2/3 anni e niente effetti speciali come la settimana scorsa.
Siamo entrati ieri su Esprinet ed oggi su Autostrade To-MI, bene perché sono due titoli che sono molto molto forti.