A GLIMMER OF HOPE


Confesso, pur che succedesse qualcosa ci terrei persino a essere preso in castagna. Ovvero che si rompesse quel maledetto supportone di 820 dell'SP500. Ed invece niente, appena il mercato ci arriva a ridosso sembra che ci sia una molla sotto, non tanto perché qualcuno si è messo a comprare quanto perché mancano i venditori. E tanto più rimbalza sul supportone tanto più aumenta il partito del rialzo, che diventerà massa non appena vengono portati via con decisione i massimi relativi precedenti. Ma prima bisogna soffrire. E molto. Siamo nel buco nero della recessione, con articoli terroristici ovunque se sarà meglio o peggio del 1929. Io non c'ero nel 1929 ma so che quello che abbiamo visto ora è stato davvero devastante, e non posso fare paragoni con il 1982 o con il 1973 perché non sarebbero corretti. So che da adesso a marzo vedremo cose orribili a livello economico, mi viene da dire cose mai viste finora. Eppure … eppure ?there is a glimmer of hope? titolava ieri Reuters. Gli indici manifatturieri di Germania e Francia e poi anche gli USA con il loro ISM index hanno diminuito di molto la caduta, come se si fossero appesi nel vuoto. Allego la tabella dell'ISM perché è molto significativa, anche senza capire un tubo di economia come il sottoscritto è evidente che se gli ordini aumentano del 10% da gennaio a dicembre vale quello che ci siamo detti fino ad ora, se dovete comprare un appartamento o dovete comprare la macchina questo è il momento. La produzione è vista in aumento del 5.85 ed è la prima volta che il dato indica un rallentamento nella discesa.

 

 

Per quanto riguarda le azioni stiamo buoni se possiamo. Sono sempre le stesse le azioni da seguire con cura: Esprinet, Fastweb, Snai, Buzzi, Mondadori etc. etc.

 

Il Bund sarebbe da shortare oggi non appena riparte l'azionario sotto 121.96. Stiamo a vedere se abbiamo il coraggio.

 

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