Piano Bar di Virginio Frigieri
*Crisi Alimentare : come stiamo a cibo? 5/7
*
Meglio prepararsi al peggio per non essere travolti
*Lo zampino di Madre Natura e non solo *
Giacomo Leopardi, definì madre natura "matrigna", poiché la rigida educazione ricevuta dai precettori ecclesiastici che il padre (Conte Monaldo) gli affiancò per garantirgli una cultura di altissimo livello, gli impediva con ogni probabilità l'uso di termini più "prosaici" come sarei portato ad usare io, ma siccome non voglio scrivere parolacce, penserete voi ad un aggettivo più colorito, dopo aver letto l'elenco di avvenimenti che ho steso di seguito:
Nel 1918-1919 una epidemia di "influenza spagnola"travolse il pianeta. I dati ufficiali parlano di oltre 20 milioni di morti, anche se stime ufficiose dicono che il bilancio finale si attesterà su una cifra più vicina ai 50 milioni di persone che non ai 20. Si ammalò in pratica da un 20 a un 40% dell'intera popolazione mondiale.
Appena due anni dopo, nel 1921 una siccità micidiale si abbatterà sulla giovane Unione Sovietica provocando una perdita di raccolti enorme, ed una carestia senza precedenti; il bilancio delle vittime si amplifica notevolmente quando Lenin, rifiutandosi di riconoscere la stato di crisi, non consentì a nessuno stato di andare loro in soccorso . Le successive stime dei sovietici parleranno di circa 5,1 milioni di morti.
Dopo la seconda guerra mondiale, nel 1957-58 ci penserà l'asiatica ad uccidere 2 milioni di persone, diventando la seconda pandemia del secolo.
Nella sola Cina si sono avute grandi carestie nel 1907, 1928-1930, 1936 e 1941-1942 ed ancora nel periodo 1959-1961. anche qua non vi sono dati ufficiali, ma si valuta che complessivamente siano stati spazzati via dai 30 ai 40 milioni di persone.
Altri milioni di morti , in India sono da attribuire alle siccità nel 1900, del 1942 1 del 1965-67. Solo per quest'ultima si ha un bilancio di 1,5 milioni di morti per fame e malattie.
Nel 1968 sbarca ad Hong Kong una nuova influenza che si aggiudica la medaglia di bronzo come terza pandemia del ventesimo secolo.
Meno di vent'anni dopo (1984-85, almeno 1 milione di persone restano uccise in Etiopia a causa di una siccità senza precedenti con conseguente carestia e carenza di cibo.
Durante tutto questo periodo fino ai giorni nostri, abbiamo la presenza costante in sottofondo, ma non per questo meno terribile, della malaria, che secondo un studio dell'Organizzazione Mondiale della Sanità colpirebbe ogni anno quasi 500 milioni di individui, uccidendone più di 1 milione all'anno.
Tutto quanto descritto accade, si badi bene, nel secolo in cui la medicina e la tecnologia ad essa applicata hanno fatto il balzo in avanti più grande di tutta la storia dell'umanità.
Ed ora diamo un occhiata solo all'ultimo decennio che è il primo del terzo millennio:
26 Dicembre 2003: Nell'Iran Centrale un terremoto devasta l'antica città di Bam lasciando sul tappeto 35-40.000 morti.
Esattamente un anno dopo, il 26 dicembre 2004 un terremoto di magnitudo 9,0 colpisce al largo di Sumatra scatenando uno tsunami che si abbatte su una dozzina di paesi affacciati sull'oceano indiano. Il bilancio finale delle vittime si stima tra i 225.000 e i 275.000 morti.
L'8 Ottobre 2005 è il turno della zona montagnosa del Kashmir in Pakistan, con un terremoto che uccide almeno 80.000 persone lasciandone senza tetto oltre 3 milioni.
Poco più di un anno fa, il 12 gennaio del 2010 con una magnitudo di 7.0 il terremoto uccide più di 230.000 persone ad Haiti.
E dulcis un fundo arriviamo ai recenti fatti del Giappone dove oltre al terremoto e allo tsunami, si aggiunge il disastro nucleare.
Ecco adesso mentre voi trovate l'aggettivo a Madre Natura che vi soddisfa di più, io vi aggiungo alcuni fatti su cui riflettere, dopo il poco allegro balletto cifre che abbiamo appena visto:
Secondo il Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti, le riserve di mais degli usa entro la fine di quest'anno, scenderanno ai minimi degli ultimi 15 anni.
Le Nazioni Unite sostengono che il prezzo medio mondiale di cibo, nel mese di gennaio, ha registrato un nuovo massimo.
Negli ultimi 6 mesi il prezzo del mais è raddoppiato!
Il prezzo del grano è quasi raddoppiato negli ultimi 12 mesi!
Sempre da un anno (Giugno 2010) secondo Forbes il prezzo della soia è aumentato del 50%
Le Nazioni Unite stimano che il prezzo mondiale del cibo entro fine 2011 aumenterà del 30%
A causa di una serie di inondazioni senza precedenti, l'Australia ha completamente devastato il raccolto di frumento invernale
Anche il Brasile nell'ultimo inverno è stato colpito da alcune fra le peggiori inondazioni che il paese abbia mai visto e questo sta creando seri problemi alla produzione alimentare del paese.
Per contro La Russia sta ancora risentendo delle temperature roventi della scorsa estate ed ha dovuto ricorrere a forti importazioni (la Russia sarebbe uno dei maggiori produttori di grano del pianeta) per sostenere l'alimentazione delle sue mandrie di bestiame.
La Cina si sta preparando ad una grave e duratura siccità che avrà un impatto enorme sulle sue province interne da cui provengono quasi i due terzi dell'intera produzione di grano cinese. I media di stato cinesi, hanno dovuto ammettere che la provincia orientale di Shandong, ha a che fare con la peggiore siccità vista negli ultimi 200 anni. Per inciso negli ultimi 12 mesi il prezzo della carne di maiale (la più usata in Cina) è aumentato del 70%.
Il dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti, prevede che nel 2011, la Cina sarà costretta ad importare un quantitativo di grano circa nove volte più grande di quanto inizialmente stimato per quest'anno.
Circa 1 miliardo di persone ogni sera va a letto con la fame!!.
Ogni 3,6 secondi da qualche parte del pianeta qualcuno muore di fame e il 75% di questi sono bambini sotto i cinque anni di età.
La crescente carenza di cibo ha indotto molte aziende a mettere in vendita cibo falso. Sul web_blog Raw Story si riporta che alcune aziende cinesi si sono date alla produzione di "riso falso" fatto in buona parte di plastica. Secondo un funzionario cinese di Restaurant Association , mangiare tre ciotole di riso falso, equivale ad ingerire un intero sacchetto di plastica.
Insomma uno scenario preoccupante e spaventoso sta cominciando a montare in molte città e paesi del mondo. Uno scenario che dovrebbe allarmare e preoccupare i governi di questi paesi ed ogni altro governo del pianeta.
Se sbagliamo le misure, questi scenari foschi ancora lontani all'orizzonte, potrebbero diventare realtà in meno tempo di quel che si potrebbe pensare, con conseguenze apocalittiche.
I salvataggi governativi e gli interventi delle banche centrali che hanno tenuto insieme il mondo finanziario in questi due anni, saranno impotenti, perché quando una crisi di questo tipo colpisce, non ci sarà tempo e modo per tavole rotonde e chiacchiere; Se per i soldi, basta accendere le rotative e stamparli , o crearli direttamente con un click di mouse al computer, per il cibo non si può fare altrettanto; il cibo non lo stampi dal nulla per cui sarà una pura lotta di sopravvivenza. (ndr lotta o guerra?)
In una crisi reale di questa natura, l'oro e l'argento non saranno inutili , ma attenzione, perché non saranno nemmeno così importanti come qualcuno vorrebbe far credere..
Azioni, Obbligazioni ed altri titoli di carta, bruceranno in un immenso falò sciogliendosi come la neve al sole; Enormi masse di gente spinte dalla fame e dalla necessità di riempire la pancia, si ribelleranno, e saranno pronti , a rapinare, rubare, distruggere e perfino uccidere per accesso a risorse vitali come il cibo; e l'anteprima di questo film l'abbiamo già visto in Tunisia ed Egitto.
Provate a pensare
. Se voi foste un ministro di governo, l'ultima cosa che vorreste per la nazione che governate, è un paese affamato in rivolta
ok?
Ebbene c'è però un proverbio spagnolo che bene spiega il pericolo e quanto rapidamente una nazione possa saltare da uno scenario all'altro: Il proverbio dice pressappoco così:
"La distanza tra la civiltà e l'anarchia è di soli sette pasti!"
Ora sette pasti si verificano grosso modo in 56 ore! Ma volendo abbondare potete tranquillamente arrotondare a 72 ore che sono tre giorni. Bene dopo tre giorni senza cibo, un'intera nazione può transitare rapidamente dalla civiltà al caos totale e selvaggio.
Certo ci sono persone che sono nate nella fame , non conoscono il benessere e allora sono un po' più tolleranti e magari ci mettono qualche giorno in più, ma attenzione, che ci sono centinaia di paesi nel mondo dove il cibo fino ad oggi non ha mai rappresentato un problema serio!
Il cibo fino ad oggi noi l'abbiamo sempre dato per scontato, ma le cose stanno cambiando e più repentinamente di quel che si pensa!
Anche se non conoscete l'inglese alla perfezione, provate a fare un giro sulle prime pagine di giornali autorevoli, (mica Novella 2000), come il Times, o il Financial Times, aiutatevi magari con il traduttore di Google e troverete titoli che fino a poco tempo fa sarebbero stati sorprendenti:
Times:
"Lo spettro della carenza di cibo, sta gettando un'ombra in tutto il mondo, provocando disordini in Africa, le proteste dei consumatori in Europa e ne panico i paesi importatori di prodotti alimentari"
Financial Times:
"Le paure crescono nelle forniture globali di cibo"
E via di questo passo.
Come ho detto all'inizio di questa serie di articoli, noi siamo abituati a pensare alla fame come a un problema che riguarda l'Africa o l'India perché nessuno di noi, ringraziando Dio, ha mai visto il problema della fame a quei livelli.
Poi noi europei siamo ancora meno sensibili perchè drogati da un cambio euro/dollaro che per ora ha fatto da ammortizzatore alla spinta inflazionistica delle materie prime, ma dai report statunitensi che leggo io , la situazione è piuttosto seria e non sto parlando di Prechter che annunciava la fine del mondo anche nel 1998 ma di altri report.
La cura di Ben Bernake (QE1 e QE2) ha ridotto il dollaro a carta straccia e l'inflazione negli Stati Uniti sta montando direttamente ed anche in modo strisciante.
I supermercati americani hanno in genere tre giorni (72 ore) di inventario (scorte) a portata di mano e sono ben poche le famiglie americane che si dedicano all'orto o comunque alla produzione di cibo in proprio. Per queste famiglie anche una interruzione temporanea di forniture di cibo potrebbe diventare un problema serio.
Ma se la momentanea carenza di cibo diventasse qualcosa di più serio le cose potrebbero rapidamente sfuggire di mano ai governi, e i prezzi già caldi, semplicemente volerebbero e sarebbe il "mercato nero". Immaginate solo per un momento una città come New York dopo soli tre giorni senza cibo
. Milioni di affamati, lotta strenua per gli scarti del cibo stesso, bambini che piangono, saccheggi, rapine, o peggio
(ricordatevi che non c'è quasi mai limite al peggio!)
Vi do ancora qualche numero su cui ragionare:
Nei soli Stati Uniti nel corso del 2010:
Il corn è aumentato del 76%
Il frumento del 44%
I germogli di soia del 24%
Lo zucchero del 55%
ed ancora :
Carbone +33%
Oro +30%
Argento +118%
Petrolio + 45%
Cotone +148%
Gomma +86%
Quello che la Fed ha messo in atto è un gigantesco effetto Ponzi, ma nessuno potrà mai ammetterlo!.
Poi naturalmente i Marketer, al servizio del potere, sono stati molto abili nel mantenere i prezzi fermi, rivisitando le confezioni e diminuendo il contenuto in modo da avere un'inflazione strisciante che lì per lì non ti rendi conto
. E a questo proposito, mi ritorna alla mente la micidiale e vergognosa manovra di re-packaging che mise in atto la Nestlè sui Baci Perugina a cavallo del passaggio dell'euro, che vide il sottoscritto cancellare per sempre dalla propria dieta i Baci Perugina, non prima di essermi arrabbiato a dovere: (se cercate con google, forse c'è ancora il link da qualche parte)
Sempre per dare qualche esempio concreto:
Il succo d'arancia Tropicana ha diminuito il volume dei contenitori da 64 a 59 once (-8%)
Il detersivo per piatti d'Avorio da 30 a 24 once (-20%)
Kraft Single sottilette da 24 fette per pacchetto ridotte a 22. (-8,33%)
Chicken of the Sea salmone da 3 a 2,6 once (-13,33%)
Anche il sacco di caffè da 1 libbra è sceso a 0,75 (-25%)
E via di questo passo.
In Italia, un argomento di cui non parla nessuno (ne ha parlato a sorpresa Michele Santoro martedi scorso) è lo stato del nostro mare. Decenni di politiche dissennate, mancati controlli, furbetti del quartierino, leggi troppo permissive e chi più ne ha più ne metta hanno reso l'Adriatico una sorta di campo arato fino al limite delle acque territoriali della ex-Jugoslavia e impoverito di molto il patrimonio ittico dei restanti mari.
Morale della favola: se uno guarda una carta geografica potrebbe trarre la conclusione (errata) che male che vada possiamo sempre nutrirci di pesce!..
In verità (amara verità), il pescato italiano copre a mala pena un terzo della nostra domanda
In altre parole è come mangiassimo pesce dei nostri mari solo dal 1° gennaio al 30 aprile. Per i restanti 8 mesi ogni volta che avviciniamo un boccone di pesce alla nostra bocca, quel pesce è pesce importato da altri paesi!! E se un dato come questo non vi fa nessun effetto, a me un po' di angoscia francamente, me la mette perchè ben rende l'idea di quanti e quali danni riesca a fare questo animale a due zampe con sopra un cervello e la pretesa di essere diverso dagli altri animali perché dotato di "intelligenza"!. Figuriamoci se non era intelligente dov'eravamo a quest'ora!
La prossima volta cercheremo di concludere questa lunga carrellata sull'argomento cibo, e sulle probabilità che il genere umano avrà di crescere un ulteriore 50% nei prossimi 40 anni o di dimezzarsi.
Fine parte 5/7.