Piano Bar x TopTraderMag – Tecniche di Analisi grafica non convenzionale 5 di 5 di (Virginio Frigieri) – 28/10/2005 15.50.50
Oggi curiosiamo sui numeri primi 7,11,29,47, 199 Quei numeri primi da me isolati a cavallo tra il 1999 ed il 2000, in modo del tutto asettico e fuori da qualsiasi tipo di condizionamento, mi hanno spinto, successivamente, in tempi più recenti, ad andare a curiosare in Internet per vedere se qualcuno prima di me avesse già sbattuto le corna su quei numeri. Ora, se è vero che sulle coppie di numeri disposti in quella maniera o sulla proprietà di alcuni numeri primi a generare una serie di Fibonacci "figlia", partendo da una serie "madre" non ho trovato nulla, sui singoli numeri primi presi separatamente, ho invece trovato una miriade di citazioni, curiosità, e proprietà che provo di seguito a riassumervi per una lettura distensiva che una volta tanto esula dalla borsa e dai grafici!
Il Sette è il primo fra i numeri primi che permette la riproduzione traslata della serie di Fibonacci ed è utilizzato insieme ai suoi multipli nella formazione degli stargate. In realtà curiosando si scopre che il sette è molto di più, anzi oserei proprio dire che è il più chiacchierato dei numeri , poichè in realtà, il numero 7 ricorre nella storia, fin dalla più remota antichità ed è il numero in assoluto più ricorrente nella stessa Bibbia, al punto che qualcuno è arrivato a paragonare il numero sette alla "firma" dello stesso Dio nella Bibbia.
Fin dal racconto della creazione nel libro della Genesi il mondo fu creato in sei giorni ed il settimo giorno viene riservato al riposo, con la benedizione di Dio come sigillo alla creazione stessa. Ancora nella lunga elencazione dei patriarchi antidiluviani, Enoch, capostipite della settima generazione, all'età di 350 anni (altro numero multiplo di 7) viene misteriosamente rapito da Dio. L'ultima volta che Dio parla a Noè prima del diluvio, ordina a Noè di aumentare da una coppia a sette, le sole coppie di animali puri e degli uccelli ciascuna composta di un maschio ed una femmina sicchè la razza sopravviva sulla faccia di tutta la terra, perché, continua Dio, fra sette giorni io farò piovere sulla terra per 40 giorni e 40 notti e sterminerò dalla superficie della terra ogni creatura che ho fatto. Dunque Noè apprende da Dio stesso la fine del Diluvio 47 giorni prima (altro numero con la medesima proprietà riproduttiva della serie di Fibonacci del numero 7). Proseguendo la lettura del libro della Bibbia, il numero di volte in cui il numero sette è citato esplicitamente presenta un'insistenza quasi maniacale: Terminato il diluvio passano ancora 150 giorni prima che le acque si ritirino ed è il settimo mese al diciasettesimo giorno, che l'arca si ferma sui monti dell'Ararat. Quando alla prima uscita la colomba ritorna sull'arca a becco vuoto, Noè attende ancora sette giorni prima di fare un nuovo tentativo; ma anche quando la colomba torna questa volta con una foglia di ulivo nel becco, e Noè capisce che le acque sono scemate sopra la terra, Noè aspetterà ancora altri sette giorni per rilasciare nuovamente la colomba che finalmente non tornerà più da lui. Al tempo di Giuseppe, in Egitto vi furono sette anni di abbondanza seguiti da sette anni di carestia. Dopo l'esodo, quando gli Israeliti conquistano Gerico, il popolo insieme a sette sacerdoti, che portano sette trombe, marciano intorno alla città per sette giorni consecutivi, ed il settimo giorno vi marciano per sette volte. Ancora in Palestina, la terra ogni sette ann+i non doveva essere coltivata e il +settimo anno era appunto chiamato "anno sabbatico", perché si faceva riposare la terra ed ogni sette cicli di+7 anni+ al cinquantesimo era un giubileo. Naaman, generale del re di Siria, ammalato di lebbra, viene mandato dal profeta Eliseo a bagnarsi sette volte nel fiume Giordano, mentre Salomone impiegherà sette anni a costruire il tempio all'Eterno ed il giorno della sua inaugurazione viene indetta una festa che durerà sette giorni. Nel libro dell'Apocalisse, tutto accade attorno a questo numero: sette chiese, sette candelabri, sette suggelli, sette trombe, sette coppe, sette stelle, sette spiriti. Lo stesso numero dell'Anticristo 666, ricorda al lettore per contrasto, l'importanza della firma divina: dove manca si ha il massimo dell'imperfezione (il sei ricorda i giorni della creazione, ma senza la benedizione di Dio).
Sette sono i vizi capitali, e sette sono i sacramenti e i doni dello Spirito Santo, sette i segni della passione di Cristo che ci ricorda di perdonare in nostro prossimo 77 volte sette.
E si potrebbe continuare, ma i riferimenti fin qua citati, sono tutti riferimenti chiari ed espliciti. In realtà questi sono solo una piccola parte della massa enorme di sette, nascosti sotto la superficie del testo ebraico e greco. Fu un tale Dr. Ivan Panin nato in Russia nel 1855, ad accorgersi quasi casualmente di certe coincidenze un po' come è accaduto a me con gli stargate. In particolare leggendo il prologo al Vangelo di Giovanni, si accorse che nel versetto 1, la parola Theos (Dio) veniva citata a volte con l'articolo e a volte senza l'articolo. Gli venne in mente di contare quante volte con e quante volte senza ed ottenne un risultato. Allora riprovò con la parola Cristo e poi via via con altre parole trovando sempre la stessa caratteristica numerica: il numero sette con i suoi multipli ricorreva immancabilmente!.
A quel punto Panin, passò ai testi ebraici dell'Antico Testamento, e a quelli greci del nuovo. Vi dedicò qualcosa come 12-18 ore al giorno per cinquant'anni, vivendo con la moglie in una piccola fattoria canadese, rifiutando prestigiosi incarichi che gli avrebbero fruttato molto denaro. Alla fine il suo lavoro riempì 40.000 pagine fitte di calcoli. Con criteri che non stiamo a spiegare qua, Panin, in pratica assegnò a ciascun simbolo dell'alfabeto ebraico e greco un valore numerico , così che qualunque frase potesse essere tradotta in una sequenza di numeri ed ogni parola potesse così diventare un valore dato dalla somma del valore numerico associato ad ogni lettera.
Vi risparmio ovviamente tutta la trafila, anche perché non riuscirei su due piedi a scrivere i simboli dell'alfabeto ebraico e di quello greco, ma giusto per farvi capire facciamo un esempio:
Genesi versetto 1:1 Il primo versetto della Bibbia : "Nel principio Iddio creò i cieli e la terra". Fatta la traduzione con l'alfabeto ebraico ed applicata la conversione delle 22 lettere dell'alfabeto ebraico con i relativi valori numerici, salta fuori una cosetta del genere:
Quindi in ebraico si ottengono 7 parole. Nel versetto ci sono tre vocaboli importanti : Dio, cieli, terra. I valori numerici di questi tre vocaboli sono rispettivamente 86,395,296. la somma è esattamente 777. (111 × 7). Il numero di lettere usato per formare queste tre parole (sempre in ebraico) è 14 (2×7). Il numero di lettere delle restanti 4 parole (sempre in ebraico) è ancora 14 (2×7). Il numero totale di lettere per questa frase è quindi 28 (4 × 7). Il valore numerico del verbo "creò" udite, udite è 203 che, non sconvolgetevi ma è (29 × 7). Il numero trovato sommando il valore numerico della prima e dell'ultima lettere di tutte e sette le parole ebraiche è 1393 che capisco sia imbarazzante me è (199 × 7) toh che combinazione Ma otteniamo sempre 1393 anche se: o Sommiamo i valori numerici della prima e dell'ultima lettera della prima e della settima parola ottenendo 497 (71 × 7) o Sommiamo i valori della prima e dell'ultima lettera delle cinque parole rimaste in mezzo ottenendo 896 (128 × 7)
Bene il Dr. Panin si dilettò a fare esercizi simili all'esempio soprariportato sia in ebraico che in greco su tutte le Sacre scritture e i vangeli, ottenendo ovviamente un impressionante numero di caratteristiche.
Un altro aspetto da considerare è poi che questa ossessiva ricorrenza del sette si ritrova anche fuori dalla sacre scritture, in natura, nella musica, nel nostro stesso corpo, quasi che il Creatore avesse voluto appunto lasciarci una sua "firma"
E allora vi ricordate che per ottenere la luce bianca occorrono 7 colori primari o ve lo eravate dimenticati? E una scala musicale non contiene forse sette toni interi? E il numero di vibrazioni al secondo per ciascuna nota non è per caso un multiplo di 11 come lo è pure la differenza nel numero di vibrazioni tra ciascuna nota?
Ma anche il nostro corpo si rigenera totalmente in cicli di 7 anni. Le nostre cellule vivono a cicli di sette ed è ormai dimostrato che in certe malattie il settimo, il 14° , il 21° giorno sono giorni critici. Le ricadute di una banale influenza tendono a concentrarsi dopo 7, 14, 21 giorni. Il nostro polso ogni sette giorni batte più lento.
I francesi, durante la rivoluzione francese provarono ad eliminare la settimana ed istituire la decade con nove giorni di lavoro ed uno di riposo e dovettero fare marcia indietro perché il fisico non riusciva ad adattarsi a questo ciclo forse è per questo che dopo hanno voluto riprovarci con le 35 ore (che sarebbero un bel multiplo di 7) ma che non ha funzionato per altri motivi.
In ultima analisi se volessimo dire cosa rappresenta il numero sette, potremmo dire che rappresenta il perfetto completamento di qualcosa, la conclusione naturale di un ciclo.
Due parole anche sul numero undici di cui abbiamo già visto alcuni riferimenti biblici parlando del numero 7.
Il numero 11 rappresenta l'imperfezione; in antitesi al 12 che rappresenta il governo teocratico perfetto, l'11 come il 6 non raggiunge la perfezione, rappresenta il governo teocratico imperfetto: Quando gli apostoli si riducevano ad 11 , veniva subito cercato un' altro da far subentrare. Alla fine però gli Apostoli che saranno Santi sono solo 11, avendo il 12° tradito
11 sono anche nel libro della genesi i fratelli di Giuseppe figli di Giacobbe. Il 12° figlio Giuseppe, passerà 11 anni con Potifar ed il sogno che gli causerà tanto odio era dovuto alle famose 11 stelle. Nel libro del Deuteronomio 1.2 un viaggio di 11 giorni causò un disastro ad Israele.
Io in questi pochi articoli non ho potuto ovviamente spiegare tutto, ma ho detto molto di quello che lo studio sui grafici in questi anni mi ha portato a vedere o scoprire.
La sensazione che resta, perché più in là di sensazioni non è dato andare, è quei numeri primi rappresentano in qualche modo, le regole con cui certe cose in certi tempi devono compiersi, al di là della nostra volontà perché noi siamo piccoli, credetemi veramente piccoli Da contraltare ai numeri primi, qualcuno ci ha messo i numeri di Fibonacci che al contrario fanno pensare, alla fantasia della natura, all'estro, al genio e alla creatività che si muove liberamente nello spazio/tempo regalandoci una infinità di cose belle, ma che non potrebbero esistere da soli se i numeri primi non imbrigliassero il gioco sui loro magici binari. E' come se quei numeri primi con i loro cicli formassero delle eliche di DNA su cui i numeri della serie di Fibonacci si dispongono a formarne i gradini .
Questa sono le strane sensazioni che provo quando osservo quei magici crocevia numerici che mi è piaciuto battezzare col nome di "stargate", ma che avremmo potuto chiamare Pippo, Pluto o Cip e Ciop ed avrebbero ugualmente continuato a stupirci con il loro micidiale fascino.
Saluti a tutti