L'articolo di Walter Riolfi sul
Sole 24 Ore di sabato riassumeva in maniera brillante questo rimbalzone di
borsa: praticamente non esistono ragioni per cui la borsa debba andare al
rialzo se non di tipo psicologico. E' vero che i dati fondamentali macro degli
usa di settembre sono stati migliori delle aspettative e soprattutto non sono
stati da buttare in valore assoluto, ma il mondo è rimasto esattamente come lo
era una settimana prima con moltissime aggravanti tra cui lo scoppiare del
bubbone Dexia. Eppure l'ottimismo in Borsa si respira in maniera palpabile.
Sotto il profilo grafico abbiamo un Sequential sul settimanale dei nostri
principali indici ed abbiamo una configurare di rounded bottom, che peraltro
prevede ancora una piccola discesa in modo da formare la spalla destra del
minimo arrotondato. Il problema è che non si capisce cosa succederà dopo, al di
là del rimbalzo dei titoli bancari che è in corso e sul quale tutti i gestori
istituzionali stanno scommettendo. Manca la visibilità anche solo a qualche
settimana. E di comprare ne ho poca voglia, tanto più che finora il filtro del
modello che utilizziamo per i buy ci ha tenuto fuori (ha sospeso l'attività) ma
non è che con i segnali che avremmo avuto saremo andati lontano, sono tutti in
perdita oppure già stoppati. Peraltro non so nemmeno come verrà valutato dai
mercati il decreto sviluppo che verrà approntato a fine mese visto che si
tratteranno dei soliti tagli finti e dei soliti condoni (ormai finti anche
questi, dopo quello che è successo con il pagamento degli oboli del condono
edilizio del 2004 si può assolutamente certificare che siamo dei pagliacci).
Quindi davvero la visibilità è ridotta al lumicino. E' chiaro che se il Ftse
all share si allontanerà dai minimi dopo aver costruito una base saremo
costretti a comprare perché siamo quant e se il filtro si attiva e dice buy noi
DOBBIAMO comprare.