Con quattro operazioni positive in quattro mesi (spin off FIAT all'inizio di gennaio, RCS risp in utile anche se non si è concretizzata la nostra ipotesi, palladio ed argento.Per l'argento,visto il folle rialzo del 400% in 3 anni ,abbiamo anche monetizzato parte della componente "core" che ci eravamo promessi di non toccare mai…) nessuna perdita nel settore obbligazionario grazie alle CV BNS che sta elargendo il suo onesto 2,8% (su base annua)a sei mesi -segnato invece per molti fondi da notevoli ribassi- dovremmo essere soddisfatti per quanto concerne la rubrica del "portafoglio a scarso rischio"
Invece abbiamo l'amaro in bocca. Troppe cose erano prevedibili e siamo stati fermi,terrorizzati di agire.Quante occasioni perse!
Ad iniziare dall'OPA su Bulgari per la quale gia' si conosceva da mesi che cercavano prede.
E cosa dire di Gewiss per la quale la scommessa del prezzo al rialzo per la seconda OPA era prevedibile,visto che il pacchetto piu' importante non era stato consegnato.Chiaramente volevano un prezzo maggiore.
Per finire con Parmalat sulla quale gli stessi giornali finanziari si erano sbizzarriti nel parlare di OPA.
Chiaramenti chi non risica non rosica. E noi siamo stati trattenuti dal timore di perdere. Il titolo della rubrica giustamente condiziona..Speriamo di avere maggiore coraggio in futuro…Molte sottovalutazioni del mercato sono state colmate. Il rialzo è pero' alimentato dalla droga dei bassi tassi americani che provocheranno ovviamente una nuova crisi tra qualche anno perché non si puo' innaffiare di liquidita' il mondo finanziario. Wall Street atto secondo ha ragione. Niente è stato sistemato.Ma qualche spunto operativo dovrebbe esserci ancora. Inoltre SE,ripeto SE le cose dovessero per fortuna migliorare abbiamo da sfruttare la macroscopica sottovalutazione di talune banche italiane sfruttando la valanga di diritti che inondera' il mercato tra qualche mese. Teniamo il colpo in canna….
Mal comune… Molti valori su cui puntavano gli uffici-studi piu' stimati sono rimasti al palo. Pensiamo ad Atlantia o a IREN,fiori all'occhiello del portafoglio del piu' blasonato ufficio-studi di una prestigiosissima banca italiana per la quale si attendevano rialzi stellati(almeno così diceva il target price…) sulla base di documentatissime analisi,snobbate dal mercato..Per non parlare ovviamente di quei titoli che seguiamo da tempo -pur se fuori dal portafoglio-che continuano a deludere.E di talune azioni immobiliari che quotano meno della meta' del patrimonio palese (compresi molti fondi immobiliari il cui prezzo di borsa è inferiore del 35%-45% al NAV.
Il mercato è sempre aperto. speriamo di cogliere nuovi frutti.
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)