Riporto una interessante analisi del 26 luglio.
Settore tecnologico europeo in chiaro-scuro: un Benchmark settoriale per beneficiare di un possible rimbalzo? In alternativa Benchmark Nyse Arca sull'hi-tech Usa.
Contrariamente da quanto avviene in America, dove il Nasdaq100 si è spinto oggi ai massimi dal febbraio 2001 abbondantemente sopra il livello dei 2.400 pts, sostenuto da alcune trimestrali incoraggianti, in Europa la situazione è ben diversa, con l'indice tecnologico settoriale sceso di recente sui minimi dallo scorso settembre.
Ad accrescere il sentiment negastivo degli oepratori sul comparto anche alcune deludenti trimestrali come quella fornita proprio ieri da Stm, il primo produttore al mondo di semiconduttori, che ha annunciato vendite nel secondo trimestre in linea con le attese ma ha avvertito che potrebbero subire una contrazione nel trimestre in corso. Il titolo ha aperto a Milano in flessione del 7% circa.
Stm ha registrato nel 2Q11 un utile netto di USD420,0 mln, USD0,46 per azione, dai USD356,0 mln del 2Q10. Senza poste straordinarie il risultato è di USD0,14 per azione. I ricavi ammontano a USD2,567 mld dai USD2,531 mld del 2Q10. Il consensus Reuters I/B/E/S prevedeva un risultato netto di USD208,0 mln e vendite per USD2,56 mld. La società ha dichiarato che per il terzo trimestre si aspetta ricavi compresi tra un calo del 5% e un rialzo del 2%.
Nelle ultime sedute sembra invece essersi almeno momentaneamente attenuata la lunga fase discendente di Nokia, con il titolo che è prepotentemente rimbalzato sulla scia dei conti del secondo trimestre. Il colosso finlandese dei telefonini ha registrato nel 2Q11 un Eps negativo di EUR0,10, contro i +EUR0,06 di un anno fa. Il risultato adjusted si è attestato a EUR0,06, -45% rispetto agli USD0,11 di un anno fa ma al di sopra del consenso degli analisti. La perdita operativa è stata pari a EUR487 mln, contro i +EUR295 mln del pari periodo 2010. In calo le vendite, scese del 7% da EUR10 a EUR9,28 mld; anche in questo caso il risultato è migliore delle attese ferme a EUR9,2 mld. Tanto è bastato per fare scattare gli acquisi sul titolo, che rispetto ai minimi di metà luglio ha già recuperato oltre il 10%.
Ben migliori sono stati i riscontri giunti Oltreoceano, dove nel comparto hi-tech il colosso dei chip Intel ha chiuso il 2Q11 con utili pari a USD2,95 mld, in rialzo del 2% rispetto ai USD2,89 mld del 2010, mentre l'Eps è stato di USD0,51, USD0,59 al netto di alcune voci straordinarie, al di sopra delle previsioni degli analisti che avevano messo in conto un Eps di USD0,51. Buone notizie anche sul fronte del fatturato, salito nel trimestre del 21% a/a a USD13,1 mld, sopra le aspettative degli analisti di USD12,83 mld. Per il quarto in corso la società prevede di realizzare un fatturato compreso tra USD13,5 mld e USD14,5 mld, da confrontare con i USD13,5 mld preventivati dal mercato.
Buone notizie anche da Apple, che è salita per la prima volta nella sua storia sopra la soglia dei USD400,0 dopo aver comunicato conti trimestrali ben sopra le attese. I ricavi sono stati pari a USD28,57 mld, sopra le attese di USD25,0 mld, con un Eps di USD7,79 rispetto a stime del mercato di USD5,85. Positivi anche i conti di IBM.
Considerate le due diverse situazioni che vive il comparto in Europa ed Usa, le strategie proponibili sono molteplici.
Per chi pensa che i tecnologici americani siano destinati a rafforzarsi UniCredit mette a disposizione diversi Benchmark Nyse Arca aventi come sottostante nicchie di settore come il ?Computer Hardware' (CODICE ISIN: DE000HV78A52), il ?Disc Drive' (CODICE ISIN: DE000HV8FZH9), il ?Semiconduttori' (CODICE ISIN: DE000HV8FZX6), il ?Tecnologica e Computer' CODICE ISIN: DE000HV8FZG1.
Per chi si auspica invece una pronta ripresa dello stoxx europeo di settore dopo i recenti cali è possibile puntare su un Benchmark ES TECHNOLOGY, CODICE ISIN: DE000HV77642.
Tutti gli strumenti citati sono Open End, ossia non hanno scadenza.
fonte: Unicredit
