La politica è l'arte di pensare l'impensabile. L'economia è l'arte di prepararci all'impensabile.
Oggi l'impensabile ha fatto il suo corso: il debito USA pur rimanendo nella categoria delle triple AAA ha un outlook che da stabile è passato a negativa da parte della agenzia di rating SP. Senza entrare nel merito di questa decisione sicuramente possiamo concludere che i giorni del Portogallo, che entro giugno deve rifinanziarsi sul mercato per diversi miliardi di euro, sono finiti. Io proprio sabato ho acquistato la guida del Portogallo e nei prossimi giorni farò il biglietto per 15 giorni presupponendo che il costo della vita a luglio 2011 sarà pressoché nullo. E forse manco dovrò pagare in euro.
Solo un commento relativamente alla situazione italiana. Spesso si leggono sulla stampa economica dei facili paragoni tra il debito USA, che a seconda si consideri il debito federale e quello degli Stati, è dal 130 al 150% del PIL, e quello italiano, che è a 120% sul PIL. E questo viene considerato come qualcosa di estremamente tranquillizzante, della serie noi come gli americani.
Il punto focale è un altro: quello che conta non è il debito ma la capacità di ripagarlo. E per ripagare un debito un paese deve essere competitivo. Dell'Italia si può dire tutto tranne che sia competitiva, se lo fosse il suo PIL non viaggerebbe come un prefisso telefonico mentre il mondo corre (canada +5.3% nel primo trimestre 2011). Pensiamo allora che se gli USA subiscono un out look negativo per il debito che sono una delle economie più competitive del mondo cosa dovrebbe succedere a noi italioti che il debito lo abbiamo uguale a quello degli americani ma la capacità di ripagarlo è zero. Siamo come una famiglia alla canna del gas, che importa se ha un mutuo da 100.000 euro o da 500.000 euro ? Tanto non è in grado di ripagare né l'uno né l'altro.
Quindi tutti a prenotare biglietti per Portogallo e magari se prendete le ferie in settembre potete anche azzardare la Grecia. E chissà che nel 2012 non dovremo tutti fare le ferie in casa …
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