QUANDO L'HIGH YIELD RENDE COME L'AZIONARIO LE BORSE DOVREBBERO VOLARE


Salutiamo De Longhi che ci ha fatto sognare … e rimaniamo ben saldi su Aeffe nel nostro portafoglio. Ma stop profit strettissimi perché non possiamo permetterci di lasciare sul terreno troppo denaro guadagnato, la fortuna spesso non passa la seconda volta. Quindi stop profit sotto il minimo della barra precedente, aspettiamo pazienti che il mercato ci cacci fuori. Questo è un onesto stock picking, mi parlava un partecipante al mio corso di un personaggio di Modena che dà buy e sell via skype sui titoli sottili al prezzo di 4000 euro al mese ma il problema è che se ci azzecca vale solo per la prima volta perché poi il cliente non riesce mai ad uscire. Per questo non raccomanderemo mai il titolo ?Le buone società? o ?cioccolella? perché dietro c'è il problema della illiquidità del titolo. Quindi va bene comprare De Longhi Campari Tod's ma per piacere state attenti ad avventurarvi su titoli dai quali poi non si riesce ad uscire in utile perché gli spread esigono il loro salatissimo conto. A livello di indice siamo sempre lì, non ci sono novità, il Paese langue e la nostra borsa langue. Ieri il Sole 24 Ore segnalava il fatto che il rendimento degli high yield, che a maggio hanno segnato un record storico di emissioni, è a 6.61% e quindi esattamente il rendimento che deriva dal price / earning dell'SP500 che è a 6.64%. Ma le azioni non sono rischiose come gli high yield e quindi teoricamente i soldi dovrebbero spostarsi sull'azionario. Lontani sono i tempi in cui gli high yield rendevano il 23% come 3 mesi dopo il crack di Lehman Brothers. Questo è un segnale molto molto forte. Attenzione quindi soprattutto a Zucchi, con una ottima sparata è finalmente uscita dalla congestione, non appena fa un uncino o una congestione entriamo anche se non è eccessivamente liquida.

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