C'era una volta una interessante societa' quotata alla Borsa di Milano: la Spoleto Credito e Servizi. Una societa' cooperativa con ben 17.000 (!) soci che venne malauguratamente sospesa dalla borsa.Forse l'unico caso in Italia di societa' in FORTE ATTIVO e con CONSISTENTI RISERVE sospesa a tempo indeterminato….
Spoleto Credito e Servizi è una holding di partecipazioni attiva nell'esercizio del credito attraverso la controllata al 51% Banca Popolare di Spoleto SpA.
Il 25% della Pop Spoleto, quotata in borsa ed oggetto della durissima contrapposizione tra Banca d 'italia e Presidente Antonini è controllato dal Monte dei Paschi di Siena.Il restante è quel flottante che è quotato in borsa(meno del 24%).
Siamo davanti ad una stranissima costruzione giuridica che pero' era stata regolarmente ammessa a suo tempo in borsa nel febbraio 1981 : una banca -ancor oggi quotata - in forma di SPA controllata da una societa' cooperativa-non piu'quotata d' imperio- con 17.000 soci (il numero dei soci si riferisce ad una decina di anni fa) alla fine del 1986.
Chi scrive è socio della Spolet C & S e si era interessato- per ovvie ragioni personali ma anche perché sollecitato da altri soci-negli anni 2000 presso Borsa Italiana per sapere le ragioni della prolungata sospensione. Un cortese responsabile della Borsa-che ben conosceva la situazione della sospensione- mi disse che non avrebbero riquotato la societa' fino a quando avesse posseduto -come quasi unico investimento-la banca. Doveva sviluppare altre attivita' (immobiliare,leasing etc) per non sembrava che venisse riquotata una "scatola cinese".Avevo riportato al responsabile di Borsa Italiana le lamentale di taluni dei 17.000 soci che non potevano piu' trattare le loro azioni ,ma la cosa non ebbe alcun seguito.Eppure la Spoleto C & S ha i conti in ordine,ricche riserve e una marea di soci.
Il progetto di allargamento dell'attivita'-richiesto da Borsa Italiana per riquotarla- non ha portato a grandi sconvolgimenti.Spoleto C&S continua ad avere come unica importante partecipazione la banca. Ed i soci rimangono spesso a bocca asciutta, in quanto il dividendo va e viene.
Eppure c'era una notevole convenienza a comperare la Spoleto C& S rispetto alla controllata dieci anni fa.Questa,quotata in borsa,passava di mano oltre 13 euro nel 2000.La controllante-fatti i debiti calcoli- risultava invece trattata normalmente tra i soci a quotazioni stracciatissime(attorno a 30 euro) mentre bastava valutare il 51% posseduto nella quotata banca pop di spoleto per fare un salto sulla sedia e correre ad acquistare la controllante. Ci spiace citarci ma nell'archivio del lombardreport.com puo' essere trovata una nostra analisi stilata un decennio fa che mostrava tale macroscopica sottovalutazione.
Male che vada IN TEORIA i dividendi avrebbero dovuto essere ben piu' pingui rispetto a quellid ella controllata vista la sottovalutazione del titolo della controllante… .Ma la teoria e' una cosa e la pratica un ' altra.
Ora la discussione tra i vertici della Pop Spoleto riscopre direttamente il pentolone della Spoleto Credito e Servizi che la controlla al 51%.
I soci ( 17.000 ancora?) seguono percio' con interesse l'evolversi della situazione.
Si spera che Borsa Italiana si rimangi quanto dettomi dieci anni fa riquotando il titolo, Naturalmente presupponendo che la societa' lo richieda..Oppure si potrebbe puntare su una scossa alla gestione della Spoleto C & S con relative maggiori distribuzioni di dividendi a soci remunerati scarsamente da troppi anni nonostante le consistentissime riserve.
Vedremo come si evolvera' la situazione.
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)