Piano Bar di Virginio Frigieri
Settimana interessante …
Mentre gli indici domestici concludono una settimana eroica con numerosi titoli in assetto rialzista, oltreoceano solo il Dow-Jones trova la forza di registrare nuovi massimi mentre sugli altri abbiamo segnali di correzione che bisognerà vedere nel proseguo delle prossime due settimane se si riveleranno solo dei semplici pull-back o qualcosa di più importante.
Ma andiamo con ordine e cominciamo dall'indice domestico:
Il nostro indice mette a segno la performance migliore del vecchio continente rompendo al rialzo un triangolo di accumulazione/congestione che durava da maggio dello scorso anno. Le aste del Portogallo andate a buon fine, la Cina e il Giappone scese in apertamente in campo sia per sostenere la nostra moneta che per acquistare titoli di stato, il probabile QE1 Europa ben spiegato nell'articolo di Batacchi, hanno allentato la tensione sul settore dei bancari e di riflesso degli assicurativi ed essendo da sempre il nostro indice ampiamente sbilanciato su questi due settori non stupisce la bella prestazione messa a segno dalla borsa milanese dove a mio avviso stanno ingranando la quarta anche diversi titoli del settore industriale.
Da inizio anno ad oggi comunque i settori dell'EuroStoxx600 sono visibili nel grafico sottostante:
Anche il Dax si avvicina al fatidico spallone:
Se ci spostiamo oltre oceano vediamo come in questa settimana l'unico indice che ha segnato nuovi massimi è stato il Dow Jones non confermato dal Dow Transport, mentre gli altri indici segnano una correzione che per ora rimane tale ma che nelle prossime settimane ci dovrà dire dove si va.
Ma iniziamo dal Dow Jones:
E' presto per considerarla una rottura seria, ma intanto la testa fuori ce l'ha messa.
Se anche l'indice dei trasporti suonasse la stessa musica saremmo a posto con la benedizione urbi et orbi del signor Dow e del Signor Jones. E invece qua iniziano le note dolenti:
L'indice dei trasporti si presenta in fase correttiva.
Se non vi fidate del DowJones Trasporti, possiamo buttare un occhio anche al Baltic Dry Index per vedere se il costo dei noli sulle 24 rotte marittime più importanti del pianeta si stia riprendendo o meno…
Peggio che andar di notte : se il DJ Trasporti corregge, il Baltic Dry Index sta facendo un corso da subacqueo!…
Proseguiamo col tecnologico:
Anche il Nasdaq corregge e c'è da augurarsi che quella trendline regga perché non ha una bella cera.
Se esplodiamo la fase correttiva portandoci sulle barre orarie…:
Possiamo ben vedere come ci siano i presupposti per una estensione della correzione a cui mancano ancora tre onde per arrivare a cinque. Non è detto che accada, ma come ho detto la settimana scorsa, da qua alla prima decade di febbraio userei ancora molta cutela prima di lanciarmi dissennatamente al rialzo , tanto è un anno che siamo fuori dall'azionario, non saranno un paio di settimane in più a farci perdere il trade della vita!
Se ripetiamo l'esercizio sullo S&P500 la situazione non è molto diversa:
Qua la trendline non è ancora in pericolo, ma il potenziale c'è. La suddivisione in barre orarie ci da la seguente situazione:
In cui di nuovo potremmo essere all'inizio della terza onda di cinque che potrebbero dare il via al onda 1 della solita famosa terza.
Ma durante la settimana appena trascorsa, non sono stati solamente gli indici azionari a lanciare messaggi; L'euro pur non compromettendo ancora lo scenario ribassista, è rimbalzato fin sopra quota 1,35 ed abbiamo fatto bene a portare a casa le posizioni in dollari e in franchi perché ora si rischia di rimettere le lancette dell'orologio indietro di un anno. Per ora ci godiamo quel che è venuto a casa, poi se l'euro avrà la forza come sembra di riportarsi in zona 1,40-1,42 torneremo a comprare dollari e franchi in quella zona.
Come si vede nel grafico siamo già a ridosso di un recupero del 50% dell'ultima gamba ribassista e se dovesse rompere anche 1,36 l'euro è destinato a puntare verso quota 1,38 prima ed 1,3970-1,40 poi.
Anche l'oro e l'argento hanno iniziato una correzione sensibile che se non si arresterà in area 1300$/oz è destinata a cercare target molto più in basso.
Come si vede nel grafico la zona 1355-1365 costituisce adesso una forte resistenza e in caso di un rimbalzo chi volesse dare una prima schioppettata di assaggio tentando uno short sull'oro prima della rottura di quoto 1300, potrebbe piazzare l'apertura di una posizione short proprio in quell'area.
Analogo il discorso sull'argento dove la zona 28-28,5 dovrebbe rivelarsi da ora in poi una resistenza forte. Anche qua chi vuole tentare l'apertura di una posizione short il livello a cui piazzarlo è lì sperando che prima di scendere ulteriormente ci sia un rimbalzo che ci faccia saltare sul treno.
Altre segnalazioni:
Se e quando il cambio Euro/Dollaro ritornasse in zona 1,40 a chi volesse posizionarsi su titoli di stato americani, non posso non segnalare l'uscita entro poche settimane di 3 nuovi ETF della Lyxor che avrenno i seguenti codici ISIN:
FR0010960955 ? Lyxor ETF iBoxx $ Treasuries 1-3Y (66 titoli con vita residua da 1 a 3 anni)
FR0010961011 ? Lyxor ETF iBoxx $ Treasuries 5-7Y (34 titoli con vita residua da 5 a 7 anni)
FR0010961003 ? Lyxor ETF iBoxx $ Treasuries 10Y+ (35 titoli con vita residua maggiore di 10 anni)
Come sempre raccomandiamo di leggere i prospetti informativi disponibili o sul sito di borsa italiana o sul sito della emittente.
alla prossima