Piano Bar di Virginio Frigieri
Un'altra ottava positiva
Settimana ancora all'insegna del rialzo mentre arriva la prima data importante del 2011 sul siderografo di Bradley il giorno 17.
Nella settimana trascorsa l'euro/dollaro ci ha regalato il tozzo di pane scendendo in soli due giorni giorni (da mercoledi sera a venerdi mattina) da quota 1,3850 a poco sopra 1,35 da cui ha poi rimbalzato e stornato ulteriormente.
Adesso sarà interessante vedere la tenuta in veste di supporto di quota 1,35; In caso di rottura andremo ancora short , diversamente se vorrà rimbalzare ulteriormente proveremo ad aspettarlo vicino alla trendline rossa per scodellargli una scoppola sulla testa da lasciarli le cinque dita stampate sulla pelata, da una quota maggiore. Se poi sfonda anche lì ci ritireremo con li pive nel sacco; per la serie che pur essendo ancora possibilista su un rafforzamento della moneta americana, il rapporto dell' FMI che esprime la volontà di sostituire il dollaro come unica moneta di riserva con un paniere pesato di varie valute internazionali, potrebbe dare al vecchio biglietto verde un po' di grattacapi, per cui non dobbiamo essere troppo ?integralisti?.
Ancora perfettamente coerente col quadro tecnico che andiamo ipotizzando l'oro che ha effettivamente sentito l'area di resistenza 1365 come si vede nel grafico sottostante a 2 ore diversi tentativi di sfondamento sono stati rintuzzati tra 1365 e 1368.
Venerdi ho provato ad aprire una posizione short in dose omeopatica mettendo lo stop sopra al massimo precedente a 1380. Se il nostro conteggio risulterà corretto in ogni caso non dovremmo più vedere quota 1400 per un po'… Tuttavia la conferma che il ragionamento che sto seguendo è corretto ce lo avremo solo con una rottura al ribasso del minimo dell'onda b cerchiata 1322 e rotti dove ho messo la linea orizzontale rossa. Ecco sotto a quel minimo incrementerò la posizione short.
Per finire uno sguardo agli indici:
La settimana scorsa la divergenza tra DowJones Industrial e Transport era aumentata; questa settimana sembra in via di rientro; l'impressione è che i tre indici americani stiano formando un cuneo (hedge) che non potrà durare più di qualche seduta, per cui se anche non fosse la famigerata terza, almeno una correzione significativa di 2 o 3 settimane ci starebbe tutta. Ma vediamo i grafici:
Sul Dow ora il zigzag corretivo appare perfetto come sui sacri testi di analisi tecnica.
E per finire l'S&P500…
Sul grafico orario si potrebbe azzardare un target finale sotto 1340 come si vede sotto in ottemperanza alla regola che il price space di una quinta onda non dovrebbe superare quello della terza… ma poi farà come sempre quello che gli pare.
alla prossima