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Piano Bar : Si può osare di più?


Piano Bar  di Virginio Frigieri

Si può osare di più?…

 

E' il succo delle domande di vari lettori che mi scrivono per chiarimenti, quesiti, o semplici complimenti per gli articoli dedicati ad oro e argento…

 

Fino allo scorso anno a chi chiedeva quanto investire in oro e argento fisico, avevo sempre consigliato di non superare un sano 10-12%, tenendo comunque presente che l'eventuale rivendita richiede sempre un pò di tempo, di telefonate di verifiche su internet , di accessi in caveaù  etc…

 

Ma i mesi passano ed oro e argento non conoscono soste, continuano a salire e qualcuno comincia seriamente a domandarsi , perché non raddoppiare andando dritti al 25%.

Bene, è una domanda che mi sono fatto molte volte anch'io negli ultimi tre mesi ed infine come Giulio Cesare, anch'io ho passato il mio piccolo Rubicone. Il dado è tratto e la pasta asciutta può attendere.

 

Ma andiamo per ordine:

che le borse nonostante di riffa o di raffa salgano, non mi attirino per nulla non è un mistero per nessuno. Saranno gli anni , la vecchiaia i capelli bianchi, quel che vi pare, ma dal 1985 ad oggi io non mai avuto tanta paura ad acquistare azioni come ora. Se mai verrà un giorno del giudizio, non voglio farmi trovare col conto deposito pieno di azioni di titoli ciofeca, carichi di debiti, più di quanto un cane randagio non lo sia di pulci o zecche.

Trovare un pugno di imprese sane con pochi debiti e palesemente sottovalutate sul mercato italiano è un impresa titanica ed anche quando ne trovi una , dato che qualcuno c'è, come mi diceva Bellosta, qualche sera fa al telefono, se ti azzardi a consigliarla ai lettori possono passare anni prima che il mercato se ne accorga e ti ripaghi. L'analisi tecnica in mercati sottili come il nostro per un segnale buono che ti da, te ne rifila cinque falsi e lascia il tempo che trova.

Vediamo una borsa piena di roba cara, a volte carissima, in un paese che volenti o nolenti sta invecchiando e morendo di lento soffocamento per colpa di un cappio al collo che si chiama EURO.

 

Di Europa in 10 anni non si è fatto nulla, nemmeno uno straccio di Costituzione che permettesse anche in tempi lunghi di pensare ad un sistema fiscale comunitario, ad un esercito unico e alfine un governo politico solo. Forse ha ragione Paolo Savona quando dice che se non si vuole uscire subito, bisognerebbe almeno avere il coraggio di mettere da parte l'ipocrisia e i tabù per aprire un serio e sereno dibattito sul quanto ci convenga/ci costi restare nell'euro per competere con una Germania per noi irraggiungibile, o quanto non ci convenga/ci costi uscirne e fare come l'Inghilterra. Certo in una fase iniziale sarebbe un terremoto di dimensioni bibliche, …un bel bagno di sangue, ma dopo avremmo una possibilità seppure costellata di sacrifici, di ridisegnare un nuovo cammino facendo finalmente quel che era da fare almeno vent'anni fa. Al contrario dice sempre Savona (che non è l'ultimo coglione sulla terra) continuando a crogiolarci nelle sicurezze della moneta forte subiamo un effetto anestetizzante, per cui continuiamo a rinviare e non fare anche le cose più ovvie e banali che il buon senso imporrebbe; solo che alla fine, una mattina ci troveremo messi anche noi come Grecia , Irlanda e Portogallo. Ma a quel punto dall'euro dovremo comunque uscire per forza e con le ossa molto più rotte di ora. Buon viaggio dunque a chi vuole andare long sull'azionario…

Io scaramanticamente, salto un giro!

Un'analista che seguo da anni (Gianluca Gabrielli) (fondamentalista alla Bellosta) un paio di giorni fa alla radio rincarava la dose, sostenendo che se quello per il Portogallo è stato l'ultimo intervento e dai prossimi mesi si archivia tutto e si comincia a vedere una reale ripresa generale dell'economia, allora potremo avere mercati che salgono veramente e tornare a vedere il sereno; se viceversa nel giro di due o tre mesi ricomincia la speculazione questa volta sul bersaglio grosso che è la Spagna a quel punto l'euro come lo conosciamo oggi non potrà reggere. (ndr la Spagna fa 1900 mdi di euro di debito (pubblico+privato) con un pil di 1100). Le vie d'uscita sono due: o i paesi che non sono in grado di rispettare i parametri di Mastricht escono e se ne tornano da dove son venuti, o se ne esce la Germania da sola tornando al marco. Questa seconda ipotesi che girava per i corridoi ancora lo scorso anno sembrerebbe perdere quota a vantaggio della prima (fuori i tristi e magari dentro i forti come la Svizzera che con il franco troppo forte sta soffrendo parecchio sul fronte esportazioni). Se fosse questa la svolta allora il mercato leggerà Euro=Vecchio Marco e l'Euro non la smetterà più di salire, così come non smetterà di salire se Ben Bernake a giugno dovesse avere la sciagurata idea di varare un Quantitative Easing 3, che oltre all'euro spingerebbe ancora più in alto le materie prime e con esse i metalli preziosi. Questi, grosso modo e molto spannometricamente sono, spiegati da uno che resta sempre un perito elettronico e non un economista, i tre marco nodi che da qua all'autunno (settembre/ottobre)  dovranno venire al pettine.

 

Quanto sopra premesso,  io ancora la scorsa settimana, mi sono comprato altre sterline, riportando il prezzo medio di carico dopo molti mesi poco sopra i 100 euro al pezzo; un prezzo che mi lascia dormire ancora piuttosto tranquillo e parafrasando il buon Mariani, se questo è un sogno non svegliate neppure me, grazie.

 

Con l'euro che sale insieme all'oro, l'incremento del 23% avuto dai primi di agosto ad oggi in dollari, a noi che è paghiamo in euro, è costato di fatto un 14 scarso, e se come sembra, l'euro è intenzionato a riportarsi in area 1,618 dopo una sosta in area 1,50 , allora avremo altre occasioni di arrotondare le posizioni fisiche sperando alla fine in un nuovo rafforzamento del dollaro come quello dello scorso anno che non portò a grandi correzioni dell'oro.

Comunque se si torna sopra 1,60 , un'altra bottarella la darò… Naturalmente non raddoppierò in un botto solo, ma schedulerò tanti piccoli acquisti, cercando di approfittare o di qualche correzione dell'oro o di particolari momenti di forza dell'euro… 

 

Se poi alla fine sarà, come si dice da più parti, iperinflazione, il nostro metallo giallo dovrebbe di nuovo essere un buon cuscino per un atterraggio morbido. Se infine ci dovesse essere una correzione consistente, penseremo a proteggere l'investimento sul fisico utilizzando i tanti strumenti disponibili che permettono ormai di shortare anche il mondo dei metalli preziosi.

 

Prima di chiudere non posso non parlare dell'argento che percentualmente parlando ci sta regalando soddisfazioni ancora più ampie. Ormai anche sui maggiori siti internazionali, trovare once a meno di 43-44 dollari sta diventando un'impresa eroica.

 

Già al convegno di Modena (9 gennaio scorso) il Sixt di Bolzano che è uno dei più grossi commercianti italiani, è rimasto prosciugato di argento da borsa per l'ondata di richieste che evidentemente ha contagiato molti. Appena prima di Natale al convegno di Verona ero riuscito a comprare a 20 euro l'oncia. Ora che i commercianti hanno smaltito le scorte che avevano in casa e dovranno riapprovvigionarsi ai prezzi di cui sopra, ho seri dubbi di poterne trovare a meno di 28-30 euro.

 

Se consideriamo che a fine 2009 si trovavano ancora in giro a 12,75 euro/onz, fatevi un po' i conti di cosa è successo in 18 mesi!.

 

Concludo con alcune precisazioni su differenze di prezzo che ogni tanto mi vengono segnalate:

Allora se cercate monete , su un oncia d'argento un sovraprezzo dai 4 ai 6 dollari in più della quotazione di borsa è normale; il design della moneta ha dei costi, la realizzazione dei punzoni ha dei costi, la coniazione stessa ha dei costi, di manodopera, imballaggio , conservazione e distribuzione che in qualche modo vanno aggiunti al costo del metallo nudo, e al commerciante da cui comprate, uno o due dollari di guadagno vanno inevitabilmente.

Oltre alle once, le zecche in genere coniano le 2, le 5, le 10 once e il Kg che costano via via di più.

Ora è chiaro che se di monete da un'oncia se ne coniano alcuni milioni di pezzi all'anno, di monete da 1Kg di Argento se ne faranno poche migliaia, o forse meno. E' quindi inevitabile che questo genere di monete abbiano un prezzo più elevato in quanto i costi di zecca essendo spalmati su un numero minore di pezzi portano ad una incidenza più alta, senza contare che la moneta in questione sarà intrinsecamente più rara.

D'altra parte vi posso assicurare che quando si prende in mano un ?transistor? come quello sotto riportato, (10 cm di diametro, 1,5 cm di spessore per 1 kg di Argento puro) si provano emozioni difficili da esprimere a parole e che in genere ripagano del sovraprezzo pagato.

Come ho detto in altre occasioni, l'argento ha un ?fascino discreto?, .. meno d'impatto dell'oro, ma comunque sempre molto apprezzabile.

 

 

 

 

 

Quindi chi ha già tante once e volesse aumentare le posizioni può tranquillamente inserire anche le 5 o 10, once e perché no anche il Kg… se vi capita a tiro la Libertad messicana da 1 Kg per me esteticamente è bellissima!!!

 

http://www.coinsonly.com/coinOne.php?pk=82

 

Questo link è solo per la foto completa di cofanetto. Personalmente non conosco quel sito e non ho mai comprato su quel sito.

 

Alla prossima

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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