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Piano Bar : Quadro Tecnico e domande varie...


Piano Bar  di Virginio Frigieri

Quadro tecnico e domande varie

 

Onda 2 in atto (forse)…

 

Quadro tecnico:

 

 

 

L'eccessivo ipervenduto delle ultime settimane, ha favorito il deciso rimbalzo delle ultime giornate e questo potrebbe chiudere l'onda (1) di grado intermedio all'ultimo minimo precedente con un'onda 5 troncata e potremmo essere (condizionale per ora d'obbligo) già in onda (2). In questo caso possiamo ragionevolmente aspettarci un' ?abc? che ritorni a testare l'area 11.900 per poi lasciare spazio alla devastante onda (3) che potrebbe arrivare al più tardi a gennaio. Quindi trend fino a prova contraria sempre ribassista,  dove ogni rimbalzo è una ?sell opportunity?; che poi molta gente per due giorni di sole abbia già la fregola di voler comprare questo e quell'altro, è la perfetta conferma di quanto spiegato nel precedente articolo… c'è ancora ottimismo nonostante il livello della merda sfiori ormai la bocca. Ma un rimbalzotto di fronte al più grande bear market di tutti i tempi non fa primavera e non è il caso di fare gli spiritosi….

La situazione si avvita ogni giorno di più… ed ancora ieri, Trichet già con le valige in mano, ha rimarcato la gravità della situazione ed ha invitato le banche a fare in fretta a ricapitalizzarsi prima che sia tardi… ma soldi non ce ne sono più e per la seconda volta in due anni gli Stati (NOI) dovranno intervenire per salvare le banche perché in un sistema banco centrico se lasci fallire le banche un minuto dopo è finito il nostro mondo come l'abbiamo vissuto fino ad oggi. E' un reazione a catena , falliscono le banche , a ruota le assicurazioni, ovviamente le aziende, …la gente in piazza coi forconi ed infine la guerra civile!… svegliatevi… il modello occidentale sta crollando! Portate a casa un pò di soldi e metteteli nel materasso. In queste situazioni ?Cash is the King?.

Non cercate di portarli a casa tutti perché faranno di tutto per non darveli e poi fareste abbassare la saracinesca prima del tempo! Vado oltre: se in Grecia avremo sommosse dovute alla popolazione stremata e ridotta alla fame, anche nella ricca Germania o nella vicina Olanda di questo passo non tarderanno a formarsi gruppi estremisti contrari alla prospettiva di dover pagare il conto per i debiti degli altri paesi… i giovani che non trovano  più lavoro dopo aver studiato fino a 25 anni e una intera generazione di precari che raggiunge ormai i 40 anni faranno il resto… il rischio di dover assistere a gravi disordini sociali è dietro l'angolo delle nostre case… se poi salta fuori uno coi baffetti giusti che promette di sistemare le cose è fatta, … e il rischio di assistere a film già visti, alto! La situazione è aggravata dal fatto che nessuno è in grado di quantificare, qualora si mandasse in default la Grecia, quanti castelli di carta con l'ingegneria finanziaria e la leva, sono stati creati sopra ai 300 e rotti miliardi di debito greco….. e questa sembra essere in ultima analisi il motivo per cui si tentenna tanto con la fase di rifinanziamento del paese ellenico. 

In casa nostra, la Corte dei Conti ha appena bocciato la bozza di riforma fiscale del governo  mettendo in discussione circa 20 miliardi , mentre in Europa la Merkel e Sarkosì vagheggiano di piani strategici, saltando dal fondo salva stati al fondo salva banche (150-200 miliardi dicono gli ottimisti, 350-400 miliardi dicono i pessimisti) soldi che dovremo pagare tutti noi … soldi che avrebbero potuto diminuire il debito pubblico e invece lo alzeranno ancora, per tornare a finanziare ancora una volta banche già fallite tre anni fa senza che una regola che sia una, che un paletto che sia uno, sia stato messo in piedi da nessuno a cominciare da Obama, che il giorno dopo il fallimento di Lehman Brothers sembrava dovesse strizzare i coglioni al mondo intero e in ultima analisi terminerà il suo mandato senza aver combinato una mazza. Nessuna nuova Bretton Wood all'orizzonte, e dopo tre anni di questo bell'andazzo, non si è stati nemmeno capaci di ripristinare la distinzione che esisteva fino al '96 tra banche classiche retail che raccolgono risparmi sul territorio e finanziano le aziende del territorio e banche d'affari che si gettano nelle speculazioni più selvagge! Le aziende chiudono e perdono pezzi, i giovani in Italia si stabilizzano nel mondo del lavoro a 36 anni… e a 40 sono già troppo vecchi per sperare che un curriculum spedito per migliorare la propria posizione venga letto e preso in considerazione… poi per aiutarli si vuole tenere a lavorare gente che ha già quarant'anni di lavoro sulle spalle fino a 70 anni, coi coglioni scoppiati, la prostata che striscia per terra ; gente che alle aziende non renderà più nulla per il fisiologico esaurimento fisico di ogni più piccolo stimolo! E voi volete comprare azioni di queste aziende? Accomodatevi.

Quando ogni tentativo di risollevare un'economia morta e incapace di competere per motivi evidenti coi paesi emergenti, sarà fallito, l'unico rimedio per restare nell'euro, ammesso e non concesso che abbia ancora senso, sarà quello di varare delle sane patrimoniali da urlo… (a prescindere dallo schieramento che sarà al governo) Il prelievo del sei per mille fatto a suo tempo dal professor Amato sembrerà un peccatuccio da educande… possiedi immobili? Paga! Possiedi terreni? Paga!, possiedi titoli o soldi liquidi… e mo ti diamo una bella tosata… taglio corto estivo!… hai barche, auto di grossa cilindrata? Sei fottuto! Manca solo che ci mettano un bracciale elettronico a tutti  che tracci anche l'euro che paghi al bar alla mattina per prenderti un caffè e siamo a posto! E' finita!… siamo in una guerra strisciante di cui nessuno vuole prendersi la paternità, ma se volete un consiglio stampatevi e studiatevi per bene gli articoli estivi sulla crisi alimentare perché potrebbero tornarvi utili prima di quanto si possa immaginare.

 

L'analisi del super-cycle del petrolio, iniziato alla fine del '98 ? inizio '99 è da urlo!

 

 

Se la suddivisione delle onde di Elliott è corretta, il petrolio si avvia a partire per una onda III di (III) che sarà la fase maniacale più rialzista. Lascio a voi immaginare il prezzo al litro della benzina alla pompa.

La successiva onda (IV) di storno non potrà in ogni caso riportare i prezzi sotto 140$ (massimo di ond(I) pena l'invalidazione dell'intero conteggio.

In un paese manifatturiero come l'Italia, con un petrolio a quelle cifre e i problemi strutturali che tarperebbero le ali anche a Superman, voi volete comprare dei pezzi di carta?. Bene! accomodatevi. Io preferisco comprare un sacco di noci.. la frutta secca dura molto tempo e fornisce un buon apporto energetico (Cip e Ciop insegnano).

 

 

Mentre la storia scrive il quinto libro dell'apocalisse e stuoli di giovani in tutto il mondo si organizzano per agitazioni destinate a durare ed aggravarsi nei prossimi mesi, diversi lettori mi scrivono per porre il quesito di turno e qualcuno trova pure (beato lui) una vena comica nei miei articoli, per sorridere nonostante tutto…

 

Vediamo allora due o tre questioni tra le più significative che ci vengono poste, saltando ovviamente i convenevoli e i complimenti di circostanza che quasi tutti manifestano, per concentrarci sul succo del problema:

 

un lettore mi scrive:

?ho guardato con attenzione il video di Beppe Scienza, di cui in passato ho letto pure un libro e al di là dei pregi che il materasso offre le chiedo due cose: non pensa che con tutto quello che si sentiamo e leggiamo sui furti d'appartamento, pensare di mettere i soldi nel materasso non sia da considerare quantomeno al limite della temerarietà? Quanto poi al caro vecchio ?Buono Fruttifero Postale?, se il paese andrà in malora, perché le Poste Italiane dovrebbero essere più sicure delle banche italiane?… la ringrazio per le risposta che vorrà fornirmi…etc etc…?

 

Caro lettore, quando si sta per anni su un sito mettendoci faccia, nome e cognome, non è che si può pensare di dire o scrivere sempre e comunque a caratteri cubitali, quello che ci passa per la testa come se stessimo parlando al Bar con un amico… e quindi a meno che uno non voglia passare una buona fetta del proprio tempo a districarsi tra denunce, avvocati, e tribunali… un minimo di cautela è d'obbligo.

Il lettore deve allenare l'occhio e l'orecchio a saper leggere anche tra le righe di un articolo quello che non sempre può essere palesemente scritto, imparando come si dice in gergo a fare due più due e tirare le somme.

A parte il fatto che Beppe Scienza parla anche di cassetta di sicurezza che tipicamente non si mette dentro al materasso ma la si lascia in un Caveau di Banca dove nessuno all'infuori del proprietario, può sapere cosa c'è dentro se è piena o vuota, né se scendo in caveau per ritirare o per depositare qualcosa, è abbastanza evidente che una mazzetta di banconote può essere nascosta abbastanza facilmente senza bisogno che il nascondiglio sia necessariamente il materasso e senza dover installare costose casseforti, facilmente individuabili da un metal detector spesso disponibile alle bande organizzate di ladri che svuotano gli appartamenti. Dopo ognuno con un po' di fantasia si arrangia ed anzi aggiungo che sempre più spesso la gente installa casseforti in casa per metterci dentro un pò di soldi, proprio per dare modo agli eventuali i ladri di trovarla facilmente , sperando che si accontentino.

Per quello che riguarda il consiglio dei cari vecchi buoni fruttiferi postali,  il lettore ha ragione, ma di nuovo: se il lettore ritiene che le poste italiane non siano affatto più sicure delle banche italiane, allora squassando qualche neurone che sta sicuramente dormendo o leggendo la gazzetta della sport, il lettore dovrebbe porsi la domanda se esistono altre poste che a torto o a ragione possano essere ritenute più sicure… e siccome da quel che ne so io, ogni paese della terra ha le sue Poste… ognuno per sé e Dio per tutti … e la chiudiamo qua, se no finisce che mi scriverà qualcuno per sapere se  depositare dei soldi su un conto presso le poste della Lapponia è legale o meno. Amen.

 

Un altro lettore mi chiede, perché  ?considerando le robuste correzioni degli ultimi tempi, invece di stare a complicarsi la vita con oro fisico , cassette di sicurezza, convegni e quant'altro non rientriamo sul aziende minerarie come Newmont o Kinross.?

 

Nonostante in passato alcuni di questi titoli siano stati ampiamente cavalcati con successo dal buon Bellosta, se mettiamo in spread questi titoli minerari con la quotazione del metallo giallo , quindi (long sul titolo minerario e short sull'oro) vedremo con sorpresa che da molti mesi, la forza relativa del metallo giallo è molto maggiore dei titoli minerari e che come si può vedere nella serie di grafici sottostanti, lo spread in quasi tutti i casi considerati perde soldi;

 

 

La curva verde è l'andamento del titolo Newmont_Mining, la curva rossa, lo Spot_Gold e la terza sezione del grafico plotta lo spread (ovvero il ratio) tra i due strumenti espresso in percentuale. L'andamento in rosso sotto la linea dello zero indica che lo spread in questione da autunno 2010 ad oggi avrebbe perso soldi, e nei 18 mesi precedenti avrebbe navigato appena sopra alla linea dello zero. Quindi dovendo scegliere uno strumento solo uno prende il più forte che nello specifico è l'oro.

Ma vediamo nel grafico sotto, una vecchia conoscenza: Kinross_Gold_Corporation:

 

 

 

Qua ho messo i due grfici in weekly per poter mostrare un periodo di tempo maggiore, e qua vediamo al pari del titolo precedente che da ottobre 2009, anche in questo caso lo spread siffatto perde soldi, ed andrebbe rovesciato (long su Spot_gold e short su Kinross. Ma se andiamo indietro qualche anno, vediamo come del 2001 al 2008, lo spread è sempre stato a favore del titolo minerario, arrivando a generare tra la fine del 2003 e l'inizio del 2004 addirittura un profit pari al 97%.

 

Nel grafico successivo plottiamo Gold_Corporation

 

 

 

Anche in questo caso si vede come a parte qualche mese tra la fine del 2009 e l'estate del 2020, lo spread genera perdite, meno forti che su Newmont, ma pur sempre perdite, perché la forza relativa dell'oro rimane più alta.

 

Nell'ultimo grafico per finire una cara vecchia conoscenza: Agnico Eagle Mine (AEM)

 

 

 

Ma anche in questo caso, a parte un pò di altalena sopra e sotto alla linea dello zero, lo spread perde soldi.

 

Su questo argomento voglio aggiungere anche alcune considerazioni, che sono pubblicate nell'ultimo report del dott. Chaize,  un personaggio che seguo con interesse da anni:

 

Se si leggono i dati della produzione annuale mondiale di oro si vede come questa ha registrato il suo picco nel 2001 sfiorando i 42 milioni di once e poi è scesa quasi costantemente fino al bottom del 2008, appena sopra ai 36 milioni di once, per poi risalire nel 2009 e 2010 fino a recuperare seppur di poco quota 40 milioni di once..  

Se però si filtrano questi dati alle sole ?Top 13?, ossia si prendono le produzioni di oro delle tredici più grandi miniere del mondo, vediamo che il picco di produzione si è avuto nel 2005 con 38 milioni di once, e che da allora, tranne il 2007 in cui si è riusciti a tenere la testa sopra quota 37 milioni di once, la produzione ha oscillato ogni anno tra quota 35 e quota 36 milioni di once, senza mai raggiungere questa vetta.

La discrepanza si spiega col fatto che le maggiori aziende minerarie del settore, hanno cercato di compensare il calo delle miniere principali, facendo shopping a suon di OPA per svariate decine di miliardi di dollari comprando siti minerari più piccoli. Si tratta in genere di miniere che non arrivano a 500.000 once d'oro all'anno. Ora si capisce bene che questa ?atomizzazione? della produzione mondiale di oro, è meno razionale e sinergica rispetto ad un sito di grandi dimensioni ed i costi sono sicuramente più alti, per cui conviene estrarre da questi siti sole se il prezzo dell'oro rimane alto, e si capisce anche che questi piccoli paesi produttori di oro con miniere piccole, possono salvare la produzione mondiale di oro per qualche anno (1-3 anni) o forse 4, ma sicuramente non bastano a rilanciare una produzione che è ancora inferiore ai livelli di 10 anni fa, nonostante un decennio di crescita dei prezzi di un oncia d'oro.

Un grande produttore di rame dello Zambia ha recentemente acquisito la più grande miniera di oro del mondo e questo è sintomatico perché  per non perdere troppa produzione di oro in questi grandi giacimenti occorre scavare di tonnellate di roccia in più con un sensibile aumento dei sottoprodotti come rame, zinco, argento , molibdeno etc…

 

Ancora altri lettori ci chiedono del platino storicamente sempre più caro dell'oro, ma che negli ultimi anni con la crisi economica e la conseguente riduzione del suo impiego per uso industriale,  ha visto e vede ancora le quotazioni sacrificate a livelli sensibilmente più bassi dell'oro e ci si chiede se non valga la pena entrare in acquisto.

 

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