Piano Bar : i soldi non ridanno la credibilità perduta


Piano Bar  di Virginio Frigieri

I soldi non ridanno la credibilità perduta

 

Parafrasando il celebre proverbio potrebbe essere questo il monito per le classi politiche…

 

Parafrasando il celebre proverbio potrebbe essere questo il monito per le classi politiche in considerazione dello spettacolo stucchevole, e vomitevole a cui da molti mesi,  troppi mesi, assistiamo quotidianamente inermi ed attoniti.

 

Io sono stanco di sentire governanti e politici europei che di giorno in giorno improvvisano dichiarazioni su faraonici quanto deliranti piani si salvataggio Stati prima e di salvataggio delle Banche dopo, con cifre iperboliche sparate come fossero noccioline, pronunciate da personaggi capaci solamente, dopo aver preso i nostri voti, di indebitare i concittadini per le generazioni a venire, in modo coatto ed insindacabile.

 

Stampare soldi alla notte da lanciare con l'elicottero il giorno dopo, senza garanzie e senza che una sola regola seria sia stata definita ed un solo paletto che sia uno sia stato messo, non ha funzionato negli Stati Uniti ieri e non funzionerà in Europa domani.

 

Il giorno dopo lo scoppio della crisi dei mutui subprime, Paul Adolph Volcker , già presidente della Fed sotto le presidenze di Jimmy Carter prima e di Ronald Reagan poi, (quindi non un Frigieri qualunque) sostenne che prima di impegnare lo Stato a salvare le banche sarebbe stato quanto mai utile ed opportuno,  fissare alcune regole che impedissero il ripresentarsi dei medesimi problemi e fra le prime misure da prendere citava quella di ripristinare la legge in vigore fino al 1996 che obbligava una banca a dichiarare prima che ?mestiere volesse fare da grande?. E' il concetto della separazione tra le normali banche ?commerciali/retail?  e le così dette ?banche d'affari?.

 

La questione criticata da molti e lasciata cadere nel vuoto da altri è in realtà tutt'altro che una questione di lana caprina; è oserei dire … ?la madre di tutte le questioni? poiché è il primo semplice passo che bisogna fare se si vuole ricostruire una ?credibilità? del sistema bancario e la fiducia delle persone che ultimamente fanno la fila a ritirare soldi destinati al materasso (vedere articoli precedenti) o alle banche d'oltralpe.

 

In dieci anni di Euro e Comunità Europea si è speso una sacco di tempo e di denaro pubblico a legiferare, troppe volte, su amenità di discutibile pregio e dubbia utilità pratica come le ventimila denominazioni di origine protetta (il così detto D.O.P) per stabilire che diametro deve avere una lenticchia di Castelluccio di Norcia per poter avere la D.O.P piuttosto che lo zafferano dell'Aquila o la zucchina tonda di vatte alla pesca, e dopo invece succede che quando un cittadino arriva davanti ad una banca, non ha nessuna possibilità di capire da fuori leggendo il logo di quella banca, se è di fronte ad una banca tradizionale che fa solo la banca, raccogliendo risparmio sul territorio e prestando questi risparmi all'artigiano o al commerciante o alle imprese che stanno su quel territorio, o se non sto piuttosto entrando in una banca con vocazione da …?Casinò municipale?…

 

Allora miei cari signori così come siamo capaci di mettere il bollino blù alle banane, sarà il caso di cominciare a convocare ad un G20 il governatore della BCE e della FED e di spiegargli due regoline semplici semplici per imparare anche a  stare al mondo!

 

Il sottoscritto vorrebbe ad esempio che in un angolo del proprio logo, ciascuna banca, fosse obbligata ad esporre ben evidente un bollino colorato: se la banca ha bollino blu è una banca nell'accezione classica del termine, se ha il bollino rosso è una banca d'affari dove se mi va bene posso guadagnare un pacco di soldi, ma se mi va male posso perdere tutto! E questo lo so senza nemmeno entrare in banca a chiedere informazioni.

 

Messo questo paletto, il sottoscritto come la stragrande maggioranza delle persone normali che lavorano, non andrà a depositare lo stipendio che gli serve per pagare le utenze, fare la spesa e  vivere,  in una banca col bollino rosso che ha creato con altre banche della stessa categoria, una montagna di derivati pari a 12 volte il PIL della terra…, ma cercherà la banca con le migliori condizioni fra quelle a bollino blù, che potranno acquistare al massimo titoli di stato e poco altro.

Il giorno che mi verrà voglia di rischiare cinquemila, diecimila o ventimila euro di sudati risparmi, per provare a guadagnare di più allora sposterò quella cifra in una banca a bollino rosso, ben sapendo ?A PRIORI? che se va male potrò perdere tutto!!.

 

Chiarito quanto sopra,  le banche centrali potranno aiutare (una volta sola per tutte) le banche che si trovano in una situazione mista e che vogliano migrare nella squadra delle banche blu a disfarsi dei derivati e dei titoli tossici che hanno in pancia, che poi è MERDA perché bisogna anche cominciare a smetterla di giocare con le parole e chiamare le cose col loro nome, ritirandoli e parcheggiandoli in una Bad-Bank che alla fine fornirà anche un inventario dell'ammontare in gioco, senza il quale nessun ragionamento sano , e nessuna decisione seria è possibile.

 

Fatte queste due cosette preliminari, allora io STATO, se fra due anni mi troverò con una banca a bollino blu in crisi , (evento raro) potrò anche pensare di salvarla per tutelare il risparmio dei cittadini (licenzio tutta la dirigenza e nazionalizzo) , ma se mi va in crisi una banca col bollino rosso (evento molto probabile MA NOTO A TUTTI) , la lascio fallire e ME NE FREGO!

Anzi volendo essere zelanti, mi premurerò di inviare Gratis (non come fanno in Cina dove i parenti devono pagare) la pallottola per il direttore generale e i manager corresponsabili, così che possano compiere un ultimo gesto di dignità. Amen.

   

Invece succede che una banca come Dexia già salvata due anni fa, debba essere salvata una seconda volta, nonostante, colmo dei colmi, avesse superato brillantemente entrambe le sessioni dei così detti ?stress test? che fino ad ora sono riusciti a solo a stressare i risparmiatori che quando si alzano alla mattina, non sanno se la loro banca sarà ancora aperta o si sarà schiantata notte tempo, in totale disprezzo dei contribuenti che alla stregua di un limone da spremere, devono solo pagare e tacere!.

 

E se fra due anni DEXIA fosse ancora nella cacca? La salveremo nuovamente una terza volta?…

 

Pregherei i signori politici di perdere meno tempo a girare le ?sette chiese? in televisione e a guardare con più attenzione quello che sta accadendo nel mondo e nella vita reale: la gente è stanca; chi può porta i soldi all'estero, chi li ha rientrati scudati è pentito a morte e non lo rifarà una seconda volta nemmeno se glieli scudi gratis; i giovani , ma non solo i giovani visto che si muovono anche over-trenta scendono in piazza dopo oltre quarant'anni dal lontano '68… manca ancora la scintilla, che potrebbe essere ?il morto? (o i morti) che prima o poi ci scapperà e a quel punto perdere il controllo della situazione potrebbe essere un attimo… quando dalla resistenza passiva alle forze dell'ordine, i manifestanti passeranno alle randellate, potete stare certi che di legna ce ne sarà abbastanza per randellare tanto la classe politica, quanto i signori banchieri.

 

C'è un limite a tutto e si sta avvicinando pericolosamente e con passo deciso!.

 

Meditate gente meditate…

 

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