Piano Bar : I mercati Orso scivolano sui muri delle speranze...


Piano Bar  di Virginio Frigieri

I mercati Orso scivolano sui muri delle speranze…

 

La definizione (bellissima) non è mia, ma osservando l'infinito alternarsi…

 

La definizione (bellissima) non è mia, ma osservando l'infinito alternarsi di euforia e disperazione di queste ultime settimane sulle borse mondiali i collaboratori di Prechter hanno rispolverato questa sua definizione che pensate, risale al 1985, anno in cui il sottoscritto giovane trentenne, muoveva i primi timidi passi in borsa. Cercando di caratterizzare la psicologia che sottende i mercati finanziari, Robert Precher disse che ?così come un mercato 'Toro' riesce ad arrampicarsi su un muro di preoccupazioni, parimenti, un mercato 'Orso', scende inesorabile lungo una pendenza fatta di speranze…?

 

Siccome i problemi in gioco sono enormi e questa partita non potrà chiudersi a ?tarallucci e vino?, io per ora ho pochi dubbi sul fatto che questo mercato Orso sia uno di quelli che passeranno ai libri di storia; ma allora, direte voi,  perché non scende un volta per tutte e ci togliamo il dente?

Il problema è molto complesso e come tutti i grandi cambiamenti storici di ?umore sociale? richiede tempo per essere metabolizzato… la corda non si trancia tutta in un colpo… c'è una lunga, penosa e lenta agonia, durante la quale ogni tanto, una delle sottili corde che intrecciate formano la grossa corda a cui è appeso ormai l'intero Occidente, cede  e voi lanciate urla agghiaccianti e strazianti al vento, ma non cadete ancora… siete ancora là a ballonzolare sul vuoto aggrappati unghie e denti a quella corda. Questa è la situazione.

 

Ed ogni volta che i mercati lanciano una manifestazione in controtendenza, questa mantiene negli investitori la "speranza" che il peggio sia passato e che una nuova e sostenuta fase ?Toro?, sia in corso! E 'la ragione per cui l'ottimismo rimane elevato durante le fasi iniziali di un mercato orso e diventa solo tetramente ribassista quando il declino avanza attraverso le onde tre, quattro e cinque.

Ma se vi riguardate il grafico dell'articolo precedente, si vede bene come l'onda ? Primary sia ancora nelle sua fasi iniziali; per altro l'ipotesi schematizzata nel grafico rappresenta l'ipotesi ritenuta ?più probabile?, ma c'è chi ritiene addirittura che potremmo essere nemmeno alla fine dell'onda (1) di grado intermedio,  ma ancora e solamente nell'onda 1 di grado minor… (auguri e figli maschi)

Basta leggere i titoli dei giornali, il giorno dopo un robusto rimbalzo per vedere che l'ottimismo rimane ancora fortemente radicato… i titoli delle notizie, riflettono ancora il senso di speranza che i governi di tutto il mondo, alla fine riusciranno a salvare i mercati…  Pochi giorni fa Bloomberg, ad esempio, titolava così… ?Stocks Advance on optimism Europe will Act?

 

Il punto di vista che i governi possano in qualche modo salvare i mercati del mondo rimangono  intatte anche se i governi del mondo hanno recentemente sperimentato il fallimento nel declino 2000-2002 e nel declino del 2007-2009. Inoltre, ogni volta che inventano qualcosa, come il così detto "fondo salva stati", non fanno in tempo a finanziarlo per una cifra ?x? che dopo una settimana bisogna rimetterci mano e fare un nuovo piano di salvataggio per il fondo di salvataggio … e di piano in piano ormai si parla di 3.000 miliardi di euro e sembra francamente di stare a dare i numeri al lotto!

Purtroppo il mondo è a corto di soldi per rimborsare i debiti e le nuove emissioni di nuovi debiti cercano solamente emettendo carta nuova su quella vecchia di rimandare (forse) l'inevitabile default! Purtroppo più grandi saranno i piani di salvataggio, più incomberà sulla nostra civiltà un grande e inarrestabile declino. Adesso per la Grecia, fra le mille ricette spuntano i ?Matusalem Bond? con scadenza a 100 anni… insomma siamo al delirio e cominciate a chiedervi seriamente se sia il caso di lasciare tutte le vostre risorse in banca o se, come ha detto recentemente Beppe Scienza, non sia il caso di riscoprire le … ?antiche virtù del materasso!?…

Per chi non l'avesse visto vi metto il link…

http://www.youtube.com/watch?v=Mumf5k5BQIQ

 

Dopo la gente tende a dimenticare che le borse come dice l'amico Mariani, salgono con le scale e scendono con l'ascensore;  a partire dal 9 agosto, i mercati hanno cancellato tutti i guadagni del 2010 e del 2011, nonché tutte le conquiste fatte durante la fase del QE2.

 

 

 

L'onda ? ribassista (Ottobre 2007/Marzo 2009) era durata 17 mesi; l'onda  anche se era solo un ritracciamento è durata circa 26 mesi (da Aprile/Maggio 2009 a marzo 2011).

Adesso si ripete la storia, Due settimane di discesa folle e poi 6 settimane per tentare un parziale recupero. E col tempo che passa la gente torna a dare lentamente confidenza a un mercato che dorme sornione facendo le fusa, finchè una mattina torna una zampata e nuovi pesci restano nella rete.

Per la cronaca , va detto che la seduta dell'8 agosto ha registrato sul mercato americano, il valore dell'advance/decline ratio, più basso dal 1926 ad oggi (record degli ultimi 85 anni)… con un solo titolo al rialzo contro quasi 70 al ribasso.; per l'esattezza 44 titoli al rialzo contro 3033 al ribasso, pari ad un valore di 0,014. Il record precedente era 0,015 e fu registrato 13 maggio 1940; il Lunedi dopo Hitler invase l'Olanda, il Belgio, il Lussemburgo e la Francia…

Nello stesso giorno dell'8 agosto anche l'indicatore TRIN che rapporta i volumi dei titoli che chiudono al rialzo con quelli che chiudono al ribasso, si è inabissato a 1,54, mentre nel 1940 batteva a 25,18. Ma all'epoca eravamo alla fine di una terza di Supercycle, stavolta siamo sul Grand SuperCycle.

La tregua dopo i minimi del 2009 del mercato azionario non è l'inizio di una nuova espansione. Negli Usa, il recupero dai minimi del 2009 non è riuscito ad arginare la debacle delle vendite di abitazioni e a mala pena è riuscita a muovere di pochissimo l'occupazione, nonostante una produzione senza precedenti, da parte della Fed, di nuovo denaro nella speranza di scatenare inflazione con cui abbattere il debito.

Il moltiplicatore monetario, dato dal rapporto tra (bank money / base money) ovvero moneta bancaria da intendersi grossomodo come denaro fisico effettivamente in circolazione più il valore totale in dollari che risultano sui depositi delle banche ed eventuali travellers 'cheque , rapportato alla quantità di denaro che la Fed ha creato dal nulla (valuta più i depositi delle banche parcheggiati presso la Fed),  dal 1987 ad oggi non ha fatto altro che scendere passando da un valore che all'epoca era abbondantemente sopra 3, ai minimi recenti che oscillano attorno a 0,3-0,4.

Man mano che la Federal Reserve assume cambiali per i dollari e paga con nuovi dollari creati dal nulla, si espande la "base monetaria" offerta.

I nuovi dollari vengono accettati come attività e quindi come beni su cui appoggiare nuovo credito.

La teoria monetarista sostiene che ogni dollaro nuovo creato sia  in grado di supportare molti nuovi dollari di pagherò in tutto il sistema bancario attraverso il prestito e il ri-ri-deposito che sono processi noti appunto come "effetto moltiplicatore?.

Quindi in base alla teoria,  la Fed può aumentare l'offerta di dollari nuovi al fine di costringere la fornitura di credito ad espandersi a un ritmo uniforme, ampliando l'attività economica in modo ordinato e all'infinito!. Peccato che la società umana, non sia una macchina a cui poter applicare ogni sorta di equazione fisica, ma una cosa viva e soggetta ad ondate di umori sociali, che non trovando posto nella teoria monetarista, possono creare seri problemi alla macchina supposta dai monetaristi , in particolar modo quando il vento gira e si hanno inversioni impreviste.

Così dal 1987 in avanti, il rapporto è sceso inesorabilmente.

Nei primi anni del ?2000 quando la Fed ha visto che il mercato azionario scivolava in basso, l'economia si indeboliva e il credito vacillava, si sono cominciati a promuovere orge di stimoli abbassando i tassi di interesse debitori e interbancari ed accelerando progetti di accesso facilitato al credito ipotecario, che ha invogliato la gente ad indebitarsi. Il credito continuava a espandersi, ma il moltiplicatore continuava a cadere più in basso. Alla fine, verso il picco del massimo di umore sociale positivo e di massima ubriacatura, la disponibilità illimitata di credito a basso costo e il potere apparentemente illimitato della FED a sostenere le manie di investimento nel settore immobiliare , nelle azioni e nelle commodity, hanno portato rispettivamente, ai relativi picchi del 2006, 2007, 2008. Solo che dopo l'umore sociale è mutato e il valore dei prestiti delle banche si sono schiantati… i creditori pian piano hanno messo giudizio e sono diventati conservatori smettendo di prestare soldi. Allora la Fed è andata nel panico e ha comprato 1.300 miliardi dollari del valore del debito rischioso, creando1,3 Trilioni di nuovi dollari (piano Obama).

E il moltiplicatore monetario ha continuato a scendere e si è arrivati alle ultime due follie denominate QE1 e QE2… e il moltiplicatore monetario continua a diminuire nonostante due anni di recupero seppur debole dell'economia, perchè in realtà in un sistema banco-centrico fondato sulla carta straccia e sulla fiducia, gli attivi e i passivi, sono guidati dalle ondate di umore sociale, più che dalla base monetaria. In altre parole la banca centrale attraverso una miriade di iniziative , programmi e stimoli, non fa altro che costruire dei meccanismi che se messi in atto potrebbero espandere il credito all'infinito, ma dopo , dipende, queste misure, in quale contesto sociale vengono calate. Se il trend dell'umore sociale è positivo allora funzionano, perché la gente ottimisticamente presume che i debiti sono correttamente valutati e saranno onorati. Al contrario, quando l'umore sociale si infila in un tunnel negativo, per quante misure vengano prese dalle banche centrali e dai governi, la gente pessimisticamente, decide che i debiti non sono correttamente valutati e  devono essere diminuiti! E questo è quello che è successo nel 2008 quando il trend dell'umore sociale si è trasformato in un down trend di Grand Super Cycle. Un cambiamento di portata enorme e di natura prettamente psicologica che non essendo compreso dalle teorie macro economiche , condanna queste ultime a fallire spettacolarmente!

  

Verso la fine degli anni 90, negli Stati Uniti, il rapporto tra prestiti e depositi  per le banche era quasi 1,00 il chè significa che quasi tutto ciò che veniva depositato , era preso dalle banche e prestato ad aziende, commercianti, privati etc. Quel deficit da solo era già un problema grave, perché se anche il 5% dei depositanti avesse deciso di ritirare i propri soldi, le banche non avrebbero potuto pagare. Solo una parte di prestiti-bancari erano rapidamente accessibili, ma da allora al 2006, la corsa all'acquisto di beni immobili, aveva reclamato una grande percentuale di prestiti eccezionali, sia all'interno che all'esterno il sistema bancario. Questi prestiti (mutui) non sono facilmente richiamabili e il problema che era serio nel 2002 e diventato così enorme nel 2006.

Ora è diventato acuto, perché molti prestiti si sono fossilizzati, con un mercato saturo di appartamenti ipotecati dalle banche e rallentato dalle azioni legali e dalla politica.Lo spettro del panico sulle attività bancarie cresce a vista d'occhio mentre aumenta la paura di una grande depressione. Quando questi timori si imprimeranno nelle menti della gente comune, comincerà  una corsa agli sportelli delle banche senza precedenti intorno al globo,  con zuffe e disordini, provocati da depositanti in preda al panico presi dal terrore di essere i primi a rimanere fuori dalla porta!

 

L'unica ragione per cui il sistema è finora sfuggito ad un assalto agli sportelli è perchè l'umore sociale è ancora piuttosto elevato.

La maggior parte dei commentatori economici, mettono il focus sul rapporto di guadagni seguenti o sul dato economico congressuale, su indicatori di bilancio , su indicatori di sentiment volti a profondere ottimismo sul lungo termine, e svariate altre banalità.

Grazie a questo ottimismo, pochi considerano il rischio sistemico abbastanza serio e grave per agire.

Anche gli economisti pur temendola non stanno ancora palesemente parlando di depressione. Molti  analisti fondamentali stanno ancora raccomandando ai loro clienti di mantenere in portafoglio le azioni che hanno e a volte addirittura di acquistarne di più!.

Nel proseguo di questa crisi, quando l'umore sociale diventerà più negativo, il timore scivolerà verso il panico, e saranno portati alla luce i rischi che oggi, la maggior parte della gente sta trascurando, allora il deterioramento del credito sarà  obiettivamente e drammaticamente realtà;  

La ruota inesorabile continua girare… si tratta solo di aspettare, e di sfruttare il tempo che resta per mettere in atto ogni misura volta a diminuire i rischi che tali eventi catastrofici comporteranno, mettendo in conto anche… un pò di materasso.

 

Oro e Argento:

Le correzioni viste in queste due settimane non saranno con ogni probabilità le ultime, ma ancora dieci giorni fa Jim Rogers in una intervista per RBS (sito tedesco) , raccomandava di non vendere assolutamente oro in questo periodo e per l'argento ha detto testualmente ?arriverà a dei prezzi che stupirà tutti?. Per cui la mia stategia resta immutata: posizione fisica al caldo… e strumenti short su EUR/USD, più avanti su Oro e argento per abbassare il prezzo di carico in modo che anche una discesa a 800$/onz ci lasci ancora margini di guadagno.

 

Euro/Dollaro :

Sempre short fino a 1,30-1,31… poi vedremo.

 

alla prossima

 

 

Non accontentarti solo degli articoli Free!

Registrati gratuitamente e avrai accesso senza limitazioni ai servizi premium per 7 giorni!