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O LA VA O LA SPACCA


Quello che abbiamo letto da sabato in poi sui giornali è il risultato di consultazioni a livello top che sono avvenute nelle settimane precedenti, forse addirittura a partire da agosto. Praticamente i signori del denaro hanno deciso tra le due opzioni disponibili di svalutazione della Grecia con uscita dall'euro e di default. E hanno salvato l'euro in cambio della deriva sui titoli greci. Con il senno del poi era l'unica strada percorribile, ovvero fare quello che già Luigi Zingales, uno dei più noti economisti italiani, uomo libero per definizione, aveva predetto 2 settimane or sono: lasciare fallire gli stati. L'impatto sarà pesante sulle banche europee che sono esposte nei confronti della Grecia ma colpirà soprattutto quei risparmiatori greci che sono i veri responsabili della crisi in quanto cittadini di uno stato corrotto e bancarottiero. Il debito greco è piccolo, meno di 400 miliardi, e i contraccolpi sulle banche francesi e tedesche, grandi detentrici di titoli greci, forse è stato scontato dal mercato proprio con il ribasso di agosto. Insomma, oggi riusciamo a mettere in fila quello che è avvenuto nel mese di agosto e di settembre. E appare anche chiaro che al di là della discesa dei corsi dei titoli bancari questo è un mercato che sta congestionando, ovvero sta costruendo una base da cui ripartire. Il fatto che lo faccia ora in questo contesto storico è significativo del fatto che il peggio è passato. Almeno allo stato attuale. Quindi Tomasini chiama rialzo ? No, non chiama rialzo. Chiama la fine del ribasso almeno con queste notizie. E prima che i signori del denaro cambino idea rispetto a quello che stanno somministrando al mercato passerà ancora del tempo. E in quel frangente sicuramente i mercati non avranno scossoni al ribasso. Godiamoci quindi con tranquillità il fallimento della Grecia. Se non altro finalmente pagano il conto i veri responsabili di questo patatrac, che sono i risparmiatori greci. Augurandoci di non dovere assistere anche al patatrac del debito italiano.

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Emilio Tomasini

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