Salve direttore,
dopo due
settimane le riscrivo un e.mail, per dare il mio piccolo contributo al Lombard.
Giovedi scorso ero tra quelli che sedeva nella sala dove hanno parlato prima il
direttore del centro studi di Confindustria Luca Paolazzi, poi il nuovo
ministro dello economico ex AD Banca Intesa Corrado Passera, quindi sei tecnici
di cui due ex Banca dItalia ed
infine Emma Marcegaglia. Presenti in sala diversi giornalisti e diversi
imprenditori.
Inizia la
convention Paolazzi, il quale, in modo devo dire molto professionale, spigliato
e con l'ausilio di semplici ma
efficaci grafici, senza troppi problemi fa una salutare doccia fredda a
tutti, previsioni del PIL -1,6% per il 2012, con possibili revisioni al
ribasso, per usare un termine da agenzia di rating diremmo outlook negativo. Al
suo fianco Corrado Passera, che finito l'intervento di Paolazzi dice con una calma incredibile SIAMO IN RECESSIONE LA SITUAZIONE E
MOLTO PEGGIO DI QUANTO CI POTESSIMO ASPETTARE il che mi ha ricordato una altra frase celebre HOUSTON ABBIAMO UN PROBLEMA. Così
è iniziata la riunione di CONFINDUSTRIA. Cosa succede ad un lettore del Lombard
? In 10 secondi mi sono riletto nella mente gli editoriali di Tommasini: Abbiamo bisogno di qualche milione di
rovinati per sederci al tavolo della crescita, Finalmente tutti gli Italiani hanno aperto gli occhi ma è troppo
tardi. Gli editoriali di Virginio Frigeri, che sembravano scritti dalla
mano del diavolo tanto erano pessimisti, improvvisamente da puri esercizi
teorici sono diventati realtà … per un attimo ho visto il ministro con il volto
di Tomasini prima e Frigeri poi, compreso il forcone del diavolo in questo
caso. Quando leggi sul Lombard certe previsioni, anche uno come me che aveva
una visione non troppo rosea, speri sempre di avere torto, speri che questa
volta Tommasini e company abbiano preso un abbaglio, ma quando ti vedi di
fronte a te il ministro Corrado Passera, che ti dice una frase del genere, vi
garantisco che vi si gela il sangue, perché pensi che prima di dire una frase
del genere ci avranno pensato 1.000.000 volte e se sono arrivati a dirla è
perché la situazione sta veramente degenerando. Quando il centro studi
CONFINDUSTRIA ti da un PIL a -1,6% sai benissimo che nei modelli che hanno
applicato sicuramente per condire meglio la pillola già amara sono dalla parte
dell'ottimismo.
Però voglio
mettere anche una punta di ottimismo, forse è quella che per il momento ha
percepito anche il mercato, tant'è
che l'indice non si è mosso nonostante l'uscita, per la prima volta da anni, un ministro dell'economia non ci
ha mentito, non ha mentito al mercato, forse il mercato se da una parte
avrebbe voluto scendere dall'altra
ha detto, almeno questa volta hanno avuto il coraggio non solo di
ammettere ma di dire che le cose sono peggio di come si pensava. Non sono un esperto di mercati finanziari, ma
mi sembra di capire che i mercati puniscono le bugie più dei numeri. Questo
ragionamento mi ha riportato il sangue alla temperatura normale. Finiti i due
interventi sono seguiti sei tecnici, che hanno illustrato alcuni scenari, molto
professionali, tant'è che
praticamente tutti hanno molto sinceramente detto che gli scenari
proposti non tengono conto dell'eventuale
crack dell'euro. Stessa cosa ha detto Paolazzi, tutte le previsioni al
ribasso del PIL sono fatte senza tener conto del crack dell'euro, perché in quel caso lo hanno detto
molto chiaramente non ci sarebbero modelli in grado di stimare la cosa,
cosa che ha ripetuto alla fine la stessa Emma Marcegaglia.
In conclusione
della conferenza Emma Marcegaglia ha fatto un bellissimo discorso, ha detto che
non è accettabile che il nuovo governo si sia piegato già alle caste, partendo
da quella dei taxisti, che tutti dovrebbero capire che è in gioco l'Euro, che la posta in gioco è la
sopravvivenza, che bisognerebbe fare
(vi evito il discorso dovreste trovarlo su qualche giornale o sul web )
ha detto esattamente quello che in teoria servirebbe, ha fatto un discorso da
sincero applauso, stessa cosa ma più diplomaticamente aveva detto in
conclusione Passera. C'è solo un
piccolissimo problema, e vorrei a questo punto se il direttore permette mettere
queste parole tratte dal solito editoriale di Tomasini:
E fatto fuori Berlusconi ora qualcuno
prenderà questa libretta e le darà una letta veloce sottolineando con la matita
i punti salienti: Produttività, competitività dei prodotti, liberalizzazione,
bla bla bla. Ma non funziona così: la crescita è come una pianta che deve
essere coltivata giorno dopo giorno, la crescita è un abito mentale, come
quello del buon padre di famiglia che continuamente taglia le spese e aumenta
le entrate. La crescita non è un percorso obbligato, una scelta, un
provvedimento da montare in 24 ore. La crescita è una aspirazione, un ideale,
un obiettivo comune. Ci potrebbe essere crescita anche senza nessun
provvedimento se un giorno gli italiani si alzassero dal letto e smettessero di
rubare, di sopraffare, di avere quell'antica abitudine della furbizia
sempre a danno degli altri che ha affondato il Paese nell'ultimo
decennio. Basterebbe poco, basterebbe che tutti noi facessimo il nostro
lavoro, ogni giorno che arriva sulla terra, con umiltà e con spirito di
sacrificio. Per questo i mercati non credono ormai a nessuno, perché la
crescita e il risanamento non sono un pezzo di carta, sono una ambizione
interiore di un popolo. Qui l'unica ambizione interiore è quella di
fregare il prossimo, di fare il colpo, e di non fare niente per tutta la vita. E
i mercati non perdonano.
Esattamente
ciò che è successo ieri in Confindustria, qualcuno ha sottolineato la libretta
e ieri hanno letto a tutta lItalia
imprenditoriale le sottolineature, certo istituzionalmente non potevano
fare molto di più.
Personalmente,
sto vedendo che hanno messo in campo di tutto, dal fondo salvastati al fondo
salvabanche, hanno dato liquidità illimitata alle banche, ma mentre mi accingo
a mandarLe questa email direttore, do una sbirciatina al FTSE-MIB segna circa
14.650, a settembre eravamo a 13.100 ma non ci avevano ancora dato lossigeno e fatto dieci siringoni di
adrenalina, nel marzo 2009 abbiamo fatto peggio 12.300, ma ci siamo stati
giusto il tempo di un caffè poi è partito il trenino della felicità,
qui sembra che l'unico
treno fermo alla stazione che sta per partire sia quello che al LunaPark ti
porta nella casa degli orrori !!
Ha ragione
in parte anche il lettore ottimista che diceva che il pessimismo dilagante fa
pensare ad una buy opportunity, certo se l'euro tiene potrebbe essere una buy opportunity, ma se leuro molla
quello che oggi vediamo come pessimismo, potrebbe essere ottimismo in
confronto a quello che ci aspetta. Forse la spiegazione di tutto ciò è molto
semplice, l'Italia si è seduta da
anni ad un grande banchetto, dove tutti si sono abbuffati alla grande, certo
qualcuno aveva il diritto di abbuffarsi alla grande perché aveva lavorato ed aveva
in tasca i soldi per pagare la sua parte di conto. Ma molti si sono abbuffati
senza mai aver lavorato senza avere una lira/euro in tasca. Il ristoratore
vedendo quanto ci abbuffavamo era molto contento perché pensava a quanto
avrebbe guadagnato da quella cena, poi quando ha visto che certe facce non
avevano laria di seri lavoratori,
ha prudenzialmente cominciato a far portare il conto caspita ci siamo detti tutti,
sono ben 1900 MLD di euro ( antipasto, primo, secondo, dolce, frutta, vini,
dolce, amari, servizio e vista mare ) eppure i più seri certe portate non le
avevano mai prese, ma il tavolo era lunghissimo, ci stavano 60.000.000 persone.
E non si riusciva a capire chi aveva esagerato, o forse non si voleva vedere ma
si sapeva benissimo. Qualcuno sarà stato di fianco a quelli che hanno
esagerato, possibile che non si siano accorti ? Dopo aver convinto forse il
ristoratore a concedere una dilazione nel pagamento, a quel punto si è deciso
che chi aveva lavorato ed aveva in tasca i soldi doveva pagare per tutti, va
beh ci siamo detti ci potrebbe anche stare se lalternativa è lavare i piatti ma appena abbiamo iniziato a contare
i primi soldi per pagare questo conto, abbiamo notato che alcuni dei
meno seri, avevano ordinato già altre
portate, si erano fatti portare delle bottiglie di Sassicaia … speriamo solo
che ci siano avanzati i soldi per tornare a casa con il TAXI, loro vogliono
essere pagati subito ! Personalmente visto la salassata del conto, anziché il
taxi consiglierei a tutti di andare a piedi, così risparmiamo e camminando
evitiamo di passare dalla farmacia a prendere il digestivo.
Distinti Saluti
Il lettore pessimista o forse
realista Luca Mambretti