LA FORZA RELATIVA SOTTO LE SCARPE


Salve direttore,

le vorrei porre un quesito: ho allegato allego un semplice grafico di confronto tra SP500 e FTSE-MIB, ho tolto le barre per maggiore chiarezza, lasciando solo una linea sui prezzi di chiusura. Ho preso come riferimento per il confronto il settembre 2001, visto che da li si considera il mondo cambiato, non solo ma la chiusura di settembre 2001 corrisponde più o meno come prezzi all'inizio della ripresa del 2003-2007. Quindi lo zero percentuale è sulla chiusura di settembre 2001 per entrambi, sulla destra la variazione percentuale dei due indici, rispetto ad allora. La mia impressione è che il divario tra noi e gli USA sta diventando sempre più marcato, gli USA sono + 24% rispetto ad allora, mentre noi siamo a -47%. Dal momento che mai nella storia abbiamo sovraperformato gli USA in maniera considerevole e dubito potremmo farlo ora: Per tornare solo ai valori di settembre 2001, noi dovremmo fare un +100% di indice, e di conseguenza anche SP500, ma partendo dai valori di oggi dovrebbe arrivare in area 2.500, cosa secondo me piuttosto assurda visto il contesto mondiale. 

Già a 1.365/1.370 di SP500 mi sembra ci sia una fortissima resistenza, quindi un 5-6% sopra i valori di oggi, se anche noi facessimo molto meglio dell'SP500 diciamo un +10% arriveremmo a malapena a 16.500/16.600 non arriviamo nemmeno ai 17.100 ( sto parlando di FTSE-MIB ) massimo del ottobre 2011. Aggiungiamo il fatto che anche negli ultimi due mesi nonostante le manovre il divario sta aumentando ancora. Senza contare come le ho scritto nella e.mail di ieri, che all'Italia manca completamente o quasi tutta la parte di PIL/utile ?tecnologico-informatico? che oggi sta trainando gli indici USA, quello immobiliare è un bufala, basta guardare gente come Ligresti che fine sta facendo. Per carità mi auguro come ha scritto lei che il SEQUENTIAL ( ho letto la spiegazione in archivio ma ho capito poco, lo prendo per buono comunque ) sia ad una svolta secolare e si cominci a vedere un po' di luce, ma anche se così fosse, non saprei proprio come collocare SP500 a questo punto. Non oso pensare poi cosa accadrebbe se gli USA cominciassero a perdere colpi (ipotesi di Frigeri ) anche se per ora le prime trimestrali sembrano buone e Bank of America ha dato i primissimi segni di ripresa, o meglio sarebbe dire ha dato i primi segni di tenuta dei 5$. Per carità sono pronto a cambiare opinione se le cose cominciassero ad andare per il verso giusto, ma per il momento sono piuttosto perplesso riguardo la situazione Italia. Oggi poi, mi scusi la digressione, mi ero appena abituato al rigore ed alla diplomazia di Monti, ma sono bastate le foto sul web della festa in parlamento dell''evitato arresto di Cosentino per ricordarmi che finito il governo Monti tutto tornerà come prima. 

Distinti Saluti

Luca Mambretti

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Caro lettore,io sono un affezionato della forza relativa. Tutti i miei sistemi sono basati sulla forza relativa, chi più chi meno. Se il LombardReport.com nel maggio del 2007 ha liquidato tutto il portafoglio lo deve proprio alla forza relativa e questo la dice lunga su quanto io sia affezionato a questo strumento semplice ma potente.I lettori ricorderanno che fino a poco tempo fa plottavo spesso sia la forza relativa che il breadth di mercato (elaborazioni calcolate sul numero di titoli al rialzo o al ribasso). Da due anni a questa parte ho smesso e manco la guardo anche io perché ogni volta monotonamente e noiosamente si ripete lo stesso scenario che illustra il grafico che segue:Se guardate lo spread Ftse All Share MS World vedete che non abbiamo speranza. E quando parlo del Sequential il quadro più plausibile è una situazione in è vero che il mercato non crolla ma semplicemente langue in orizzontale finché non saremo tutti morti e il nostro paese sarà tutto morto.Se guardate le previsioni di Goldman Sachs del 2012 e del 2013 sono drammatiche: nel 2012 l'Italia perde l'1,6% del PIL (Regno Unito + 0.6%) mentre nel 2012 mentre noi siamo a +0,1% il Pil del Regno Unito vola a +2,6%.Del resto cari lettori se il nostro portafoglio contiene più di 30 titoli stranieri e il 75% di questi sono andati a target non venitemi a raccontare che ci sono speranze per il nostro paese. Il nostro sistema sta comprando a piene mani l'estero e non ha un buy dicesi un buy sull'Italia.Fatevi da soli le prospettive del nostro paese.

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