La borsa festeggia l'arrivo di cinesi e dei paesi Brics in soccorso del debito pubblico italiano. Non so cosa ci sia da festeggiare perché penso a quale sarà la contropartita per un intervento così potenzialmente in rimessa per i nostri amici asiatici e cinesi e brasiliani. Questo Tremonti non lo dice e non lo scrivono i giornali. Quindi c'è da preoccuparsi, nessuno ti dà dei soldi se sei sull'orlo del fallimento perché gli sei simpatico e senza chiederti di firmare delle garanzie reale. Le garanzie reali questa volta le firmeremo noi italiani, non certo i nostri governanti, e le firmeremo con pezzi delle imprese di Stato (Ferrovie, Rai, Terna, Enel, Poste, etc.) e magari anche con una certa disponibilità all'immigrazione, ça va sans dire.Mala tempora currunt, verrebbe da dire, se un Tremonti che ha costruito la sua fortuna politica sparlando della Cina e della acquiescenza dell'europa nei confronti della Cina, ora è costretto ad evocare i fumi di Satana per salvare la pelle. La sua e la nostra. Nel lungo periodo, potete starne certi, questo rimedio sarà ancora più devastante di quello del default perché la Cina compra i titoli di Stato ma poi diventa il creditore numero uno e vae victis …Tecnicamente siamo a ridosso di 13.000 e ci potrebbe anche stare il rimbalzone, anzi quasi di sicuro ci sarà il rimbalzone.Ma da qui a comprare titoli azionari ce ne passa.