Ferrovie Nord Milano ed Editoriale Vita hanno qualche cosa in comune.La promessa di non distribuire dividendi.Ma in tal modo l'interesse dei potenziali investitori crolla.
Come ben sanno i lettori di lunghissima data abbiamo seguito una quindicina di anni fa le oscillazioni di Ferrovie Nord Milano. Da (purtroppo) vecchio borsaiolo ricordo ancora-avendol0 vissuta a suo tempo-il passaggio del pacchetto di maggioranza (ovviamente allora senza OPA) da Mittel alla Regione Lombardia(Finlombarda) nel 1974 a prezzi mai piu' visti in borsa.
La societa' FNM gia' non distribuiva redditi.Ma il mio interesse era rivolto a quei terreni e agli immobili comperati magari nel 1877 ed ampiamente ammortizzati.
La Regione Lombardia lascio' sonnecchiare il titolo per un paio di decenni(nel 1993 quotava ancora Lit. 761)Poi emise l'anno successivo una interessante convertibile ad alto reddito che risveglio' il mio interesse. Purtroppo nel 1995 la CV venne richiamata anticipatamente.
Nessun analista seguiva l'azione,totalmente impossibile da valutare in quanto non si sapevano chiaramente i valori reali dei terreni(che avrebbero permesso di chiudere in seguito spesso positivamente il bilancio) e inoltre come si valutava una societa' la cui perdita annuale ferroviaria veniva coperta dalla Regione?
Una decina di anni fa- e dovreste ritrovarlo su Internet- un socio chiese in assemblea perché non si distribuivano dividendi.La risposta fu incredibile"La borsa non apprezzerebbe tale mossa" fu piu' o meno la risposta.
Nel novembre 2005 un paio di coraggiosi. analisti -nientemeno di ING-pubblico' una analisi su FNM,l'unica dopo le varie disamine del lombardreport.com.
Pur tra mille cautele scrissero" FNM'fair value would be Euro 2,5 per share".Allora l'azione quotava 1,3 euro.Il target venne poi fissato a 1,9 euro.Tutta l'analisi verteva sulla redditivita'.
Cercai di contattare gli analisti-senza molto successo-per dire loro che della redditivita' importava poco.Ma che il valore era nel patrimonio-anche se non sapevo assolutamente quanto era rimasto dal 1877 al 2005. Da qul momento non ho piu' letto i ponderosi bilanci di FNM. Ed ho notato l'apatia della borsa sul titolo quando qualche anno fa venne presentato il progetto di coprire l'area tra via M Pagano e la stazione di Piazza Cadorna. e costruire sopra varie strutture immobiliari.Un progetto che sembrava molto interessante e remunerativo.La borsa reagì con un limitato rialzo e poi lo dimentico'.
Mi sono pero' ricordato di FNM e della sua "promessa" di non distribuire dividendi quando e' stata quotata pochi mesi fa Editoriale VITA in borsa.Soliti fuochi d'artificio assurdi e poi crollo del 70% dai massimi.Anche qui c'era una dichiarazione ufficiale:"non distribuiremo mai dividendi".
Gli imprenditori vanno in borsa per VENDERE le azioni delle societa' che posseggono.Gia' questo è strano in quanto se la societa' va benissimo nessuno se ne priverebbe(cfr.FERRERO che ovviamente si tiene ben stretto i titoli). I sottoscrittori devono superare percio' tale handicap e sottoscrivere un titolo sperando che sia remunerativo.Ma se promette di non dare dividendi ?
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)