Nessuno lo dice, tutti lo pensano.
Con l'emendamento al Milleproroge pubblicato ieri sera sulla Gazzetta Ufficiale ritorna la mano dello stato nelle imprese strategiche italiane, Parmalat in primis.
Andrebbe anche tutto bene se qualcuno sapesse quale è la politica industriale italiana, ma siccome nessuno lo sa si tratta di una contraddizione in termini.
E' questa una offesa al mercato dei capitali italiano che a questo punto vede la governance delle imprese nazionali migliori, le poche rimaste, essere assogettata non più alle leggi del mercato ma alle leggi della Cassa Depositi e Prestiti, un ente che a tutti gli italiani non può far altro che venire l'orticaria.
Al peggio non c'è mai limite, e con la legge di ieri sera veramente stiamo tornando indietro nel tempo.
Domanda: chi verrà mai ad investire dall'estero in Italia ? Con un debito del 120% del PIL dove si troveranno le risorse per investire anche nei principali gruppi industriali italiani ? E ancora: la concorrenza ha una bandiera oppure no ?
Ripeto: non rimane che scappare, e il LombardReport.com scappa tradando i titoli esteri perchè se dovessimo cercare quelli italiani tranne quel pungo di titoli citato ieri, dopo un silenzio di mesi, non si sa veramente che pesci prendere