Salve a tutti,
i dati degli open interest sembrano confermare il segnale di inversione rialzista.
Una precisazione in merito a quanto ho scritto ieri, ad esempio su Eurostoxx. Ieri ho scritto che il target era salito, portandosi a 1737. Questo valore è ben al di sotto delle quotazioni attuali e se dovesse essere raggiunto ciò significherebbe un nuovo crollo delle quotazioni. In realtà il termine "target" in effetti può essere fuorviante. Il concetto è che finchè il cosiddetto target continua a scendere anche quando i mercati rimbalzano, cosa che è successa più volte nelle ultime settimane, significa che il rimbalzo ha almeno teoricamente parlando vita molto breve.
Se il rimbalzo è accompagnato da target ribassisti in crescita (scusate il bisticcio), allora si può parlare più propriamente di inversione rialzista. Il target rimane quello al ribasso finché non viene superato il baricentro; in altre parole, finchè non viene oltrepassato lo spartiacque teorico della distribuzione degli open interest, rimane possibile la discesa verso il target ribassista.
Da tutto ciò deriva che ieri ho sbagliato a indicarvi il valore di target rialzista per il Bund: avendo esso infatti rotto in chiusura lo spartiacque, ed essendo quindi diventato ribassista, ora dobbiamo guardare ai target ribassisti, non più a quelli rialzisti!
Ecco dunque i valori odierni di riferimento per i vari mercati.
Bund: ribassista conclamato, con spartiacque (che mantiene ribassista il trend) a 136,62 e target al ribasso a 132,24.
Eurostoxx: non ancora rialzista conclamato, perchè lo spartiacque sopra il quale diventerebbe veramente up è a 2337 punti oggi, ma ha un target ribassista ancora più alto di ieri: da 1737 a 1769 punti.
FTSE Mib: non ancora rialzista conclamanto; spartiacque a 16282, target inferiore che sale da 12852 a 13009 punti.
I segnali sono quindi generalmente incoraggianti. A domani per un nuovo aggiornamento.
Domenico