Siamo in viaggio verso quota 24.000 del Ftse All Share dove decideremo le sorti del 2011 perché quella sì che sarà una resistenza importante. Bisogna cambiare idea in fretta in Borsa e da una visione tutto sommato cupa del futuro mi sono trovato davanti un breakout che come trader non posso far altro che tradare. In questo mestiere i ragionamenti troppo difficili trovano poco spazio e una rottura al rialzo non è nient'altro che una rottura al rialzo e bisogna adeguarsi, non c'è altro da fare. E sempre per la questione del cambiare idea in fretta in un batter d'occhio abbiamo riempito il nostro portafoglio azionario italiano, che da mesi ormai era vuoto (mentre quello internazionale galoppava). Abbiamo comprato Banca Generali (+1,75%), Brembo (-1,65%), Buzzi Unicem (+3,55%) , Gefran (-3,38%), Italcementi snc (+1,61%).Non c'è che dire, per gli amanti del genere questa volta il breakout della trendline ha funzionato alla grande e proiettato il nostro indice verso la vetta della congestione che ci attanaglia da mesi. Che poi giunto a ridosso di 24.000 il nostro indice di proseguire al rialzo questo è un altro paio di maniche. Come sempre la fine della crisi è arrivata quando nessuno se la aspettava. L'economia e la Borsa soprattutto hanno questa caratteristica di sorprendere sempre e comunque tutti, soprattutto gli addetti ai lavori. Un conto è dire che il 2011 sia un anno positivo, un conto è di arrivare a 24.000 di Ftse All Share alla fine di gennaio. Di questo passo corriamo il rischio di incappare nel torello che galoppa fino all'estate e riprende a scalpitare a novembre. Finora solo pochi titoli hanno avuto breakout sostanziosi ma se scorrete il listino noterete che molti altri titoli sono sulla rampa di lancio. Sarebbe un gran bell'anno, alla faccia di Prechter e degli altri babbioni dell'analisi non convenzionale che prevedevano la fine del mondo.