Il mercato dei certificates


Riprendo il discorso sui certificates avviato la scorsa settimana, per fornire ancora qualche informazione in merito a questi prodotti moderni; oggi parliamo del mercato dei certificates, le sue caratteristiche, le sue dimensioni, il suo andamento recente.

 

I dati citati qui sono in parte rintracciabili al sito www.acepi.it, il sito istituzionale dell'associazione degli emittenti, in parte sul sito di Borsa Italiana.

 

Il settore Certificates è uno dei segmenti che registra una più alta crescita nel 2010. Sono 241 i nuovi collocamenti del 2010, in lieve calo rispetto all'anno precedente come numero, ma in netto aumento come ammontare medio: 16,7 milioni di euro, contro i 10 milioni del 2009.

Sempre in riferimento al 2010 circa il 60% degli ammontari sottoscritti é stato su Certificati a capitale condizionatamente protetto (cioè protetto entro certi limiti di movimento del sottostante, ndr), il 30% circa su certificati a capitale protetto e il resto su certificati senza protezione del capitale.

La netta tendenza durante l'anno é stata quindi la crescita continua dell'interesse sui certificati a capitale condizionatamente protetto; questa tendenza è stata ancora più marcata nella seconda parte dell'anno, in controtendenza rispetto a quelli a capitale interamente protetto, su cui l'interesse si è gradualmente ridotto.

In termini di scambi si é registrata una crescita dei volumi sul mercato SeDeX, il segmento dedicato di Borsa Italiana – LSE, con 12,658 miliardi di euro scambiati nel 2010 contro i 10,253 miliardi del 2009.

Una delle principali motivazioni di questa crescita risiede nella particolarità dei certificati, che consentono di investire su un orizzonte di tempo intermedio (6/12/24/36 mesi).

 In effetti, la maggior parte dei certificati emessi consente di investire con un orizzonte da 1 a 3 anni, possibilità più difficilmente realizzabile con altre forme di investimento. Inoltre i certificati consentono di puntare a un rendimento attrattivo rispetto ai livelli di tassi attuali, mantenendo nello stesso tempo l'investimento ad un rischio inferiore a quello di un investimento in borsa.

Il secondo elemento che favorisce la crescita del segmento è l'approccio seguito dai membri di ACEPI.

 

L'associazione si propone, anche tramite il suo decalogo (si veda sul sito per maggiori dettagli), di favorire la trasparenza, in particolare tramite la completezza e la disponibilità dell'informativa sullo strumento e sui costi e l'accessibilità, per esempio tramite la quotazione sui mercati secondari SeDeX di Borsa Italiana o Cert-X di EuroTLX.

Il mercato ha superato quindi una prima tappa nel suo sviluppo e di pari passo cresce la richiesta di formazione.

 

In termini di informativa va anche segnalato che il sito Acepi permette di confrontare tutti i certificati offerti dai 7 associati (RBS, Deutsche Bank, Unicredit, Societè Generale, Macquarie, Banca IMI, BNP Paribas), sfruttando un sistema di menu a tendina con i quali è possibile filtrare tutti i prodotti quotati in funzione di diversi parametri di ricerca.

 

Domenico Dall'Olio

info@domenicodallolio.it

(articolo di Sandro Mancini)

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