Il prossimo giovedì avremo un importante appuntamento da osservare da vicino e cioè il board della Bce con il relativo primo, ma non ultimo (il mercato sconta un rialzo di 75bp quest'anno), rialzo dei tassi per la zona euro: l'era del denaro facile è finita!Qualche analista sostiene che visto quello che è successo in marzo (tragedia giapponese e guerriglie in nord africa) la Bce starà ferma in questo meeting ma anche se fosse il primo rialzo sarebbe solo rimandato.Oggi a tutti è chiaro che la Bce alzerà ma già da gennaio, se qualcuno fosse stato attento alle parole di Lorenzo Bini Smaghi (membro del board della Bce), tutto ciò sarebbe già stato chiaro in netto anticipo.Proprio a fine gennaio ho avuto il piacere di partecipare ad un'importante meeting con Bini Smaghi e credo possa essere utile capire come la Bce ragioni per poter anticipare future mosse di politica monetaria.Ecco il sunto di ciò che il banchiere dichiarò il 27 gennaio scorso.Le banche centrali si trovano di fronte a 4 importanti sfide:
1) Valutazione della situazione economica nella quale ci troviamo. I modelli che si utilizzano considerano correlazioni che oggi non valgono più.La crisi ha avuto effetti limitati o no?Per la Bce la crisi ha avuto effetti strutturali!Attualmente correlazione fra disoccupazione e attività produttiva ma l'occupazione non dipende solo dall'attività produttiva ma anche dal mercato del lavoro.L'occupazione è un importante indicatore ma visto che potrebbe rimanere bassa strutturalmente meglio guardare all'andamento della moneta e del credito che sono importanti dati segnaletici per l'inflazione nel medio periodo.
2) Difficoltà nello stimare pressioni inflazionistiche dopo una crisi di questo genere.C'è un aspetto nuovo rispetto al passato: inflazione globale data dalle materie prime.Se l'aumento delle materie prime è temporaneo no effetti di ?second round? ma per ora non si può dire.Contrariamente al decennio precedente oggi si importano più beni e se tassi di cambio dei paesi esportatori aumentano, l'inflazione aumenterà. A questo problema ci sono due alternative: o rivedere l'obiettivo dell'inflazione al 2.5%(ma ciò comporterebbe poca credibilità) o ignorare l'inflazione importata e guardare solo a quella core.Se divario di crescita fra paesi emergenti e altri aumenterà, l'inflazione importata aumenterà!L'Italia ha perso competitività ma in futuro avrà inflazione come gli altri partners, ciò sarà un problema!
3)Fragilità mercati finanziari.Sfida: riduzione leva finanziari né troppo elevata né troppo lenta.Tassi ufficiali e liquidità Bce fondamentale per diminuire leva finanziaria.
4)Trasmissione della politica monetaria (legato al punto precedente).Nell'area Euro i problemi di politica fiscale devono essere risolti con politica fiscale e non con politica monetaria (cioè non si può monetizzare il debito).Obiettivo: intervento selettivo solo nei paesi dove ve ne è bisogno e intervento sul lato liquidità.Se non si mantiene pressione sui governi questi non risanano.L'obiettivo è la stabilità dei prezzi per ancorare aspettative di inflazione.Nel passato crisi di debito sono state risolte con l'inflazione: questa volta non deve avvenire. Questa volta obiettivi degli operatori sull'inflazione deve rimanere <= 2%.
Questo intervento può risultare un po' datato tuttavia mi pare molto importante per vari punti:la Bce non ha particolari leading indicator. L'inflazione resta il problema principale e finché le materie prime resteranno su livelli elevati la Bce continuerà ad attuare una politica restrittiva.
Bini Smaghi è sicuramente un banchiere molto chiaro tuttavia, visto che la Bce più o meno con le stesse considerazioni di quest'anno alzò i tassi nel luglio 2008 (a settembre fallì Lehman..), qualche dubbio mi rimane.Nello specifico mi chiedo come si possano diminuire le pressioni da inflazione importata alzando i tassi in eurozona quando il problema arriva appunto dall'estero.Detto ciò oramai è sicuro che un +25bp sia alle porte ma il mercato sconto un +75bp entro l'anno mentre la Bce continua a sostenere che sarà un intervento singolo… chi avrà ragione?
Da interviste a vari operatori si evince un incremento del tasso ufficiale Bce da questo trimestre con un costante aumento fino al 2012.