I Benchmark Certificates di Unicredit


Buonasera a tutti,

oggi cominciamo ad entrare un po' nei dettagli dei Certificates, e parliamo di Benchmark (e loro piccole varianti).

 

I Benchmark Certificates Unicredit sono strumenti che replicano la performance dell'indice di Borsa o della materia prima cui sono collegati, in maniera molto simile a un ETF o un ETC.

 

I Benchmark sono strumenti concepiti per investire al rialzo su una economia specifica, un'area geografica, un settore, una materia prima o un paniere di materie prime, ecc…

 

Acquistare un Benchmark Unicredit su un indice azionario, per esempio, è come acquistare l'intero paniere di titoli che compongono l'indice stesso.

 

Il prezzo del certificato segue linearmente la performance del bene sottostante.

 

I Benchmark Certificates sono quotati sul mercato SeDeX di Borsa Italiana, dalle 9.00 alle 17.25 o sul CERT-X di EuroTLX, dove Unicredit si impegna ad esporre prezzi in acquisto e vendita per tutto l'orario di negoziazione.

 

Sulla base sella tipologia dei titoli inclusi nel paniere di riferimento i Benchmark possono essere classificati in obbligazionari, azionari o misti.  Possono inoltre essere nazionali, internazionali o settoriali, a seconda che includano titoli trattati sul solo mercato mobiliare di un Paese, di diversi Paesi o appartenenti ad un dato settore di mercato.

 

Alla stessa stregua degli ETF, i Benchmark sono strumenti di indicizzazione passiva; in parole semplici non devono sovra-performare (cioè fare meglio, guadagnare di più) un indice di riferimento, bensì replicarlo, il più fedelmente possibile.  L'ammontare minimo dell'investimento è contenuto: sono infatti sufficienti anche meno di 500 EUR per singola posizione.

 

La differenza principale tra i Benchmark e gli ETF è che mentre questi ultimi prevedono una commissione di gestione annua ? generalmente compresa tra 0,2% e 0,92% – il costo dei primi è legato esclusivamente alla commissione di negoziazione, stabilita dal proprio intermediario.

 

Un'altra differenza può risiedere nell'orizzonte temporale: mentre gli ETF non hanno scadenze, i Benchmark, se non del tipo ?open end?, hanno una scadenza.

 

Su entrambi i prodotti è presente un market maker che espone i prezzi con continuità durante l'orario di contrattazione.

 

Questi gli elementi standard di un contratto Benchmark:

 

  • Emittente: indica l'istituzione finanziaria che emette lo strumento e garantisce la liquidazione del valore di rimborso alla scadenza; l'emittente deve rispettare determinati vincoli di solidità patrimoniale e assicurare agli strumenti emessi una elevata liquidità sul mercato (market making)

  • Sottostante: sono quotati Benchmark Unicredit sui principali indici di Borsa europei ed internazionali, sui mercati emergenti, su oro, argento e petrolio, e indici di strategie

  • Multiplo: ad ogni Benchmark Unicredit è associato un multiplo, che indica la quantità di sottostante controllata da ciascun Benchmark, ed è fissato all'emissione

  • Lotto minimo: indica il numero minimo di Benchmark che possono essere negoziati

  • Scadenza ed esercizio: la data di scadenza identifica l'ultimo giorno di validità del contratto; tutti i Benchmark Unicredit sono automaticamente rimborsati alla scadenza, in Euro; il valore di rimborso è pari al livello dell'indice sottostante osservato direttamente sul mercato nel momento della scadenza, moltiplicato per il multiplo; qualora il Benchmark sia riferito ad un indice estero non quotato in Euro il valore di riferimento del giorno di scadenza tiene conto del tasso ufficiale di cambio fissato dalla Banca Centrale Europea il giorno della scadenza stessa; a parità di tutte le altre condizioni, nel caso di Benchmark quotati in valute diverse dall'Euro un apprezzamento della divisa estera comporta un aumento del prezzo del Benchmark, o del suo valore di rimborso; una particolare tipologia di Benchmark Unicredit, è quella dei cosiddetti Quanto, che si differenziano dagli altri Benchmark Unicredit per il fatto che non subiscono l'influenza del tasso di cambio, poiché il sottostante viene considerato ad un valore equivalente secondo un rapporto di cambio di 1 a 1; i Quanto su oro ed argento, per esempio, hanno un valore in Euro pari al loro prezzo in dollari americani, senza alcun rischio dovuto alle fluttuazioni del cambio di valuta

  • Per i contratti Open End, che non hanno una data di scadenza, è prevista la facoltà per l'investitore di esercitare il proprio diritto di rimborso

 

Quotazione dei Benchmark

Se si considera un Benchmark scritto su un indice di performance, come ad esempio il Dax, il prezzo teorico in Euro del Benchmark (cioè la quotazione che dovrebbe avere in un dato istante) è pari al prodotto del valore dell'indice in quel momento moltiplicato per il multiplo, il tutto diviso per il tasso di cambio (se applicabile); se l'indice sottostante è un indice di prezzo, come ad esempio il nostro FTSE Mib, allora il prezzo teorico del Benchmark è inferiore al livello dell'indice sottostante, poiché sconta il flusso di dividendi attesi sulle azioni componenti l'indice fino alla data di scadenza del Benchmark stesso.

 

Una variante al metodo di calcolo di cui sopra riguarda i Benchmark di tipo Quanto: ricordiamo che questa tipologia di prodotti non presenta rischi di cambio per effetto del fatto che inglobano un sistema di copertura di tali rischi; la formula di pricing di questi strumenti si basa quindi sì sul valore del sottostante di riferimento e del relativo multiplo, ma incorpora anche un costo marginale, determinato dal differenziale tra i tassi di interesse dell'Area Euro e dell'area di riferimento della valuta dell'indice o della materia prima sottostante, e, in misura residuale, incorpora la correlazione tra l'indice o la materia prima e il tasso di cambio; maggiore è la data di scadenza del certificates, maggiore sarà il costo marginale.

 

Nel caso di Benchmark aventi per sottostante contratti futures il prezzo si basa sul valore di mercato del contratto futures di riferimento moltiplicato per il multiplo e diviso per il tasso di cambio (se applicabile), come per gli indici di performance; ma il prezzo del contratto futures sottostante viene attualizzato ai tassi di interesse correnti, quindi il certificates incorpora uno sconto rispetto alla quotazione del sottostante.

 

La prossima settimana vedremo alcuni esempi pratici su dati di mercato reali.

 

Buon fine settimana a tutti

 

Domenico Dall'Olio

info@domenicodallolio.it

 

(articolo di Sandro Mancini)

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