Nella nostra(patetica ?) campagna contro i mulini a vento-per la beffa che attanaglia le quotazioni sempre pesanti di bonifiche ferraresi( mentre da un anno i titoli similari quotati nelle borse internazionali si sono quasi raddoppiati e le derrate coltivate nei 5400 ettari di bonifiche ferraresi hanno messo a segno progressi da capogiro) giunge ora la pubblicazione del piano industriale 2011-2013.Si tratta di un bel fascicolo di 21 pagine,di cui nessuno si è finora interessato.
Mentre consigliamo gli amici interessati di leggerlo sul sito sociale riepiloghiamo i punti salienti,così come sottolineatici da un caro amico da decenni attento all'evoluzione reddituale della societa':
-Realizzazione di iniziative nel settore delle energie rinnovabili:
studi per le biomasse,realizzazione di un impianto fotovoltaico a terra di ben 120 ettari a Jolanda di Savoia in partnership con EDF per circa 40 megawatt
conclusione di impianto foitovoltaico per 1500mq e 700.000 euro di spesa sul tetto nella tenuta S Caterina
Razionalizzazione ed investimenti tradizionali: ampliamento della superficie agraria tramite procedimento di ruspatura( + 7%-10% rispetto ai 5400 ettari posseduti)
raddoppio capacita' impianti irrigazione
raddoppio capacita' impianto essiccazione "Centro Albertini"
raddoppio capacita' stoccaggio preesso Centro Albertini
-recupero immobili di proprieta' a Ronzano da destinarsi a deposito merci.
le idee di sviluppo per la controllata della Banca d 'Italia non mancano e gli amministratori-competenti-danno prova di interesse nello sviluppare la compagnia.. Peccato che tutto avvenga nel piu' assordante silenzio della stampa finanziaria e che gli stessi dirigenti di Bonifiche Ferraresi non "promuovano"il titolo presentandolo agli investitori internazionali.
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)