Ho vissuto in diretta,con il cuore in gola, lo spaventoso terremoto che ha colpito Tokyo avendo nella capitale giapponese da molti anni i familiari piu' cari.
Impressionante la calma che ha pervaso la popolazione. La tranquillita' con cui hanno lasciato metropolitana e case mentre i grattaciali dondolavano spaventosamente,resistendo alla scossa piu' forte avvenuta in Giappone a memoria d'uomo..E la capacita' di immediato recupero davanti ad un terremoto che aveva una forza 20.000 (VENTIMILA) volte superiore a quelle sprigionatasi all'Aquila,come riportato da un esperto ieri .Ed in aggiunta in Italia non c'è stato il successivo deleterio maremoto…..
In Italia siamo ancora con una citta' chiusa,con calcinacci e detriti nelle strade. A Tokyo dopo una giornata il metro è tornato a funzionare. Il disastro rimane,ma la capacita' di reagire è positivamente impressionante.
Chissa' se queste lezioni insegneranno qualcosa ai nostri legislatori. Obblighi di case anti-sismiche da rispettare, corsi per il personale che abita nelle zone sismiche etc.Quanti sanno,come è consigliato in Giappone vista la sismaticita', che bisogna mettere i bicchieri nei cassetti inferiori della credenza e che le porte dell'appartamento vanno aperte durante gli sciami sismici?E che vanno rispettate tutte le istruzioni sui luoghi di raccolta,previsti da sempre?
Noi viviamo in una Paese che presenta una accentuata predisposizione a queste disgrazie. Quando il dramma avviene non siamo mai preparati.E i terremotati vivono poi per moltissimi anni-spesso per tempi biblici-nelle baracche.La disgrazia accaduta in Giappone puo' forse illuminare tutti i politici sulle cose veramente importanti da fare,tutti insieme.
Torniamo alla borsa.Questa disgrazia,frenando il Giappone,per le spese che dovra' sopportare per la ricostruzione,, ha reso ancora piu' incerto il futuro.Trovo sei argomenti che premono negativamente sui mercati:
1) Gary Shilling quest'oggi su Borsa e Finanza prevede un ulteriore crollo del valore delle case statunitensi del 20%.Vista la serieta' di Shilling la sua previsione non va sottovalutata.Se le quotazioni dovessero crollare del 20% la recessione USA non potrebbe certo migliorare.L'effetto-poverta' avrebbe negative influenze sui consumi.
2)La situazione medio-orientale non si sblocca. Anzi secondo Marc Faber potrebbe peggiorare ulteriormente coinvolgendo anche altre Nazioni,Immaginate cosa potrebbe accadere alle quotazioni del petrolio.
3)Il mercato toro incomincia ad avere due anni. Non è poco.Qualcuno potrebbe accontentarsi.Ma risulta peggiore la situazione degli obbligazionisti che vedono rialzi dell'inflazione,tassi in ascesa e quotazioni dei bond ultra-annuali in discesa.
4)Sull'Europa è stata messa un pezza temporanea. La crisi del petrolio e le rivolte nei Paesi arabi hanno spostato l'interesse su altri temi.Ma i declassamenti continuano,operati con crudelta' e colpevole ritardo dalle solite tre societa' di rating che vergognosamente influenzano sempre il mercato internazionale .Mercato sul quale continua a comandare una speculazione dissennata.Il 2007/2009 non ha insegnato niente.Specialmente ai controllori del mercato.
5)L'inflazione cinese cresce.Se i tassi in Cina dovessero salire un ricco mercato potrebbe chiudersi.L'unico mercato che ha permesso alla crisi 2009/2011 di non diventare mondiale.
6)Le quotazioni di molti metalli sono alle stelle ed iniziano a battere in testa.Preoccupa la totalita' di consensi positivi per ulteriori massimi.Quando tutti dicono la stessa cosa vuole dire che hanno gia' comperato e sperano di vendere a prezzi superiori.Occhio percio'….Per le derrate alimentari non èsolo questione di speculazione.L'area adibita alle coltivazioni decresce nei Paesi occidentali mentre il numero degli abitanti della Terra continua a crescere.
Una rubrica sugli "investimenti a scarso rischio" non trova percio' nessun appiglio in questo momento. Consiglio la lettura dell'articolo di Walter Riolfi quest'oggi,molto meno positivo sul futuro rispetto al recente passato.
Meglio investire a sei mesi/un anno a tassi ancora abbastanza elevati( 2,7% a sei mesi, 5% minimo all'anno -e chi segue il lombardreport.com da tempo ben conosce i bond di cui parliamo)aspettando tempi migliori.Come diciamo sempre:"il mercato è sempre aperto e noi siamo pronti-sele cose cambiano-a mutare opinione"
Chiudo riportando il parere di Marc Faber che-dopo avere segnalato i rischi di un indebolimento dei mercati(gia' avvenuto in parte come da lui previsto un mese fa per gli emergenti) scrive testualmente che manterra' sicuramente l'oro finche' ci saranno "powerful fools running our Central Banks". Un giudizio impietoso che pero' sottoscrivo.
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)