Il trader inglese è tagliente sul giudizio della situazione italiana. Comodamente seduto ad un tavolo di un ristorante di Belgravia mi mostra i camerieri del ristorante e racconta: ?prima era pieno di polacchi, scappavano dal loro paese e accettavano qualsiasi lavoro pur di venire a Londra. Ora i polacchi sono stati sostituiti dagli italiani che pur di non rimanere disoccupati in Italia vengono a fare i camerieri a Londra?.
Il commento è pieno di disprezzo ma è difficile dargli torto. Questa è la situazione del nostro paese. E io rispondo con un lungo silenzio.
Il quadretto è avvenuto ieri a Londra parlando con un importante trader di una grande banca americana.
Un lettore mi chiede dove vedo la trendline rialzista: la risposta è semplice, le trendline esistono solo nella nostra mente, servono sempre e comunque dopo che sono state rotte ma sapete con certezza se sono state rotte esattamente dopo 10 giorni dalla rottura. Della serie non ve ne fate niente. Ad esempio in questo momento i prezzi stanno tagliando al ribasso la trendline che sorregge la congestione degli ultimi due anni ma non sapete se oggi avverrà il rimbalzone (per cui direte che la trendline ha funzionato e ha bloccato la discesa) oppure tutto sprofonderà al ribasso (per cui direte che la rottura della trendline ha portato al tracollo il mercato).
La situazione è davvero pesante: lo spread BTP ? BUND è sui massimi storici da quando è stato creato l'euro, le banche italiane sono piene zeppe di BTP che comprano per cuccarsi una cedola di almeno il 4% indebitandosi sull'interbancario a tassi ridicoli e questo invece di prestare soldi e finanziare l'economia (ma non hanno tutti i torti ormai chi è che è rimasto a lavorare in Italia ? Leggevo i dati dell'industria ceramica italiana e c'era scritto a chiare lettere che un terzo della produzione italiana di piastrelle ceramiche avviene all'estero della serie tra 2 anni saremo al 50% e tra 10 anni chi sopravvive sarà inevitabilmente chi è scappato via all'estero). Ma di questo non sembra interessare niente a nessuno, tutti parlano di nuove tasse e del deficit e del debito dello stato.
Ripeto il concetto: se una famiglia ha molti debiti fino a quando tutti lavorano e portano a casa degli stipendi che si fanno dare del lei non ci sono problemi. I problemi iniziano quando qualcuno inizia a essere licenziato, qualcuno altro va in cassa integrazione e non riescono a trovare altri lavori. Questa è la situazione italiana, il problema è la competitività del sistema non la nuova tassa del piffero che viene introdotta e che verrà giocoforza evasa perché tanto non ti puoi permettere di pagarla.
Mi è piaciuto il generale della guardia di finanza che ha detto che i piccoli imprenditori debbono scegliere tra evadere e fallire.
Ma la notizia viene riportata come un dato di cronaca, una specie di boutade, mentre il paese affonda sempre di più.
Ora farò una cosa che non ho mai fatto nella mia vita di direttore di LombardReport.com: posterò un buy sul franco svizzero. A buon intenditor poche parole …
