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USA: buoni i dati sull'occupazione


E' buono il risultato che emerge dal Labour report di novembre. I dati rilasciati dal Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti evidenziano una crescita di 146.000 unità nei nonfarm payrolls (lavoratori dipendenti non agricoli), superando le attese di consenso (85.000 unità) di ben 61.000 posti di lavoro.
Entrando nei dati in modo più approfondito scopriamo come l'incremento sia dovuto soprattutto all'impiego nel settore privato che registra una crescita di 147.000 unità, mentre il settore pubblico ne ha bruciati mille e si dimostra in controtendenza.

Vengono invece riviste al ribasso le stime degli analisti per i mese di settembre e ottobre: per settembre le stime passano da +148.000 a +132.000 unità mentre per ottobre i dati vengono ricalcolati riducendoli da +171.000 a +138.000 impieghi.

Il tasso di disoccupazione scende dal 7,9% registrato ad ottobre al 7.7%; il dato è maggiormente positivo rapportato alle attese di consenso che puntavano a un tasso invariato a causa della significativa contrazione della forza lavoro.
Si tratta del più basso livello dal dicembre del 2008.

Una analisi sugli andamenti occupazionali dei sotto settori ci evidenzia come il settore manifatturiero faccia registrare una riduzione degli impieghi di 7.000 unità mentre tiene il settore terziario, a 169.000 unità.
Rimangono in territorio positivo i temporary help, a +18 mila contro le +14mila unità registrate in ottobre.

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