Altra settimana positiva per il nostro FTSEMIB che incamera un altro 1.1% che quantomeno rimpolpa ulteriormente il misero guadagno da inizio anno che resta ancora inferiore al 5%, tutto maturato nelle ultime due settimane. E con dicembre arriviamo al dunque: se avremo la rottura dei 15900, non riuscita nell`ultima seduta, e l`indice continuera`la sua strada verso i 16700, allora potremo credere al rally di fine anno e confidare in una chiusura annuale per il FTSEMIB su un nuovo massimo d`annata. Ma e`ancora presto per crederlo e non resta che aspettare e vedere. Due restano le questioni centrali che avranno peso sul concretizzarsi o meno della cosa: il nodo del fiscal cliff americano e la questione greca. Sul primo gia`iniziano a girare voci di un rinvio a gennaio che allontanano la possibilita`di un accordo rapido tra democratici e repubblicani, e crediamo che nei prossimi giorni sara`un continuo susseguirsi di voci che avvicineranno e allontaneranno l`accordo tra le parti. Sulla Grecia, invece, qualche passo in piu`c`e`effettivamente stato ma la parola fine alla questione e`ancora lungi dall`essere scritta. I dati sull`occupazione italiana, in ulteriore peggioramento, ci fanno comunque capire che, quantomeno per noi, anche il prossimo anno sara`difficile e quindi le prospettive resteranno alquanto incerte. Fattore positivo il lento ma costante calo dello spread tra i nostri BTP e il Bund tedesco che e`ormai non molto lontano dalla soglia dei 300 punti la cui rottura avrebbe sicuramente il significato di un ritorno verso la normalita`. Lo scenario politico, sul quale non spendiamo parole, e`molto incerto e avra`un peso fondamentale in vista delle elezioni primaverili ovviamente.
Per concludere un nostro commento personale: la borsa italiana da sempre, e a maggior ragione in questi ultimi anni, rappresenta a detta di molti uno dei mercati piu`difficili su cui operare; noi siamo "nati e cresciuti" su questa e continueremo ad operare su questo mercato nonostante tutto! Certo che se uno dovesse iniziare da zero oggi varrebbe la pena riflettesse attentamente sulla scelta, non dando per scontato il mercato italiano solo perche`e`il paese in cui vive!
Sul nostro portafoglio registriamo: una grossa incazzatura per lo stop su Popolare di Milano! I primi a pagare, nel vero senso della parola, siamo noi e questo non ci fa di certo piacere, ma non rimpiangiamo lo stop stretto che in svariate occasioni ci ha salvato da loss ben peggiori! Il rammarico e`grande visto che dopo il titolo avrebbe raggiunto il nostro primo target per poi ritracciare. Avevamo anche pensato di reimpostarlo dopo lo stop ma anche in quel caso sarebbe stata una doppia beffa perche`l`acquisto sopra 0.39 non sarebbe comunque entrato a causa del gap in apertura!! Scattato pure il buy su Impregilo sul quale non siamo ancora in grado di alzare lo stop, che resta quindi invariato sotto quota 3.09, e dove restiamo in speranzosa attesa del primo take profit a 3.35