Non avendo altro su cui discutere la grande stampa si è lanciata sulle voci di una possibile fusione tra Banca Intesa e Unicredit. Sarebbe una operazione probabilmente interessante per il Paese. Avremmo un vero colosso in grado di competere con le principali banche estere. Due banche dalla capitalizzazione simile (20 miliardi ciascuna), teoricamente scalabili diventerebbero un colosso da 40 miliardi.
Risparmi consistenti per eliminazione di duplicazioni territoriali, economie di scala, minori poltrone. Ma la cosa sembra veramente impossibile in mancanza di un catalizzatore attualmente non presente.
Questa ipotesi ci spinge pero' a ricordare agli amici lettori che questa fusione provocherebbe un evento traumatico sulle azioni di risparmio dei due istituti ,segnalando anche agli sprovveduti l'assurdità di una Banca Intesa risparmio che quota 1,04 euro contro 1,26 euro delle ordinaria (e rende molto di più) mentre le Unicredit ordinarie quotano 3,5 euro…. con le risparmio a 9,15 euro…. :tre volte di piu'.
Chiaramente questa situazione anomala è facilitata dallo scarso flottante. Infatti il rendimento – come da Regolamento – è analogo praticamente,come segnalato dall'ultimo Calepino dell'azionista di Mediobanca:
"Intesa risparmio hanno un dividendo privilegiato del 5% sul v.n. e dividendo complessivo maggiorato rispetto alle ordinarie in misura pari al 2% del v.n"
Unicredit risparmio nc hanno un dividendo privilegiato fino alla concorrenza del 5% di euro 6,30 e dividendo complessivo maggiorato rispetto a quello delle ordinarie in misura pari al 3% di euro 6,30. Privilegi scritti molti molti anni fa viste le quotazioni attuali ed i dividendi distribuiti..
In pratica mentre sarebbe facile calcolare il rapporto di concambio tra le due diverse azioni ordinarie delle due banche basandosi specialmente sulla quotazione borsistica diventerebbe impossibile farlo per le risparmio nc visto che Unicredit vale nella risparmio tre volte tanto della Unicredit ordinarie e Banca Intesa il 20% in meno della rispettiva ordinaria….
Un bel problema per chi vuole la fusione,che si aggiunge agli altri grandissimi ostacoli.
Un problema presente per tanti altri titoli di risp che quotano più delle ordinarie. L'abbiamo detto da dieci anni. Le risparmio sono un specie in via di estinzione. Spicciatevi a convertirle in ordinarie per evitare di fare la fine che hanno fatto le Ras risparmio o le Snia risparmio, tutte pagate più delle ordinarie.
Per le Ras il triplo….
Tratto da "I promessi sposi" Evidentemente gli incubi Manzoniani del Dr. Bellosta sono tuttora ricorrenti.
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)