Settimana molto particolare quella appena archiviata: tutto benissimo sull'obbligazionario, tutto malissimo sull'azionario.
E quando parlo di malissimo sull'azionario non mi riferisco tanto al quasi -8% incassato su Trevi che su un trade può anche succedere, bensì alla vera e propria legnata che in 72 ore (da martedì a giovedì) si è abbattuta sul mio portafoglio azionario sui titoli auriferi e argentiferi americani passato da +16,5% a + 2% in un batter d'occhio nonostante oro e argento non siano calati più di tanto. Questo ha messo in dubbio alcune mie convinzioni e in questo momento sono alquanto dubbioso sul da farsi anche perchè 13 anni di trading mi hanno insegnato che, soprattutto dal punto di vista psicologico, non c'è peggior cosa che trasformare un cospicuo guadagno in una perdita.
Sul fronte obbligazionario invece il tozzo di pane non è mancato grazie a Goldman Sachs Borse Europee 31 marzo 2013 (alleggerito un 1% a +10%) e soprattutto a RBS 30 nov 2013 sul quale a inizio settimana è ritornato il market maker a un livello 104,06 (rendimento 1,68% annuo) che ho servito senza pensarci nemmeno un attimo visto che il 2,76% di guadagno in una settimana sul 10% del portafoglio è comunque una performance di tutto rispetto.
Questo trade su Rbs 30 nov 2013, se mai mi fossero rimasti dei dubbi, mi conferma quale sia, attualmente, la miglior strategia sull'obbligazionario: visti i rendimenti estremamente risicati vado costantemente alla ricerca su ogni emittente di eventuali disallineamenti tra le varie obbligazioni possibilmente con scadenza non superiore al 2015.
VENDITE:
A 104,06 tutte le RBS 30 nov 2013 in carico a 101,26
A 99,32 un 1% di Goldman Sachs Borse Europee 31 marzo 2013 in carico a 90,25